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(11 Novembre 2011) Enzo Apicella

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(Flessibili, precari, esternalizzati)

Contratto di Servizi ridotto? Il bilancio di Risorse per Roma SpA lo scrivono le lavoratrici e i lavoratori!

Riprendiamo la parola e il confronto...

(14 Marzo 2023)

risorse per Roma 2

…e dopo le elezioni regionali arrivò il bilancio di previsione di Roma Capitale (2023-2025), con i suoi tagli verticali su servizi, verde, sociale, lavori pubblici, cultura. E naturalmente sulle società partecipate del Gruppo Roma Capitale, tra le quali Risorse per Roma S.p.A., per la quale il taglio previsto per il 2023 ammonta a circa 3 milioni di euro. La previsione per il futuro biennio è anche più fosca, con tagli all’importo complessivo del Contratto di Servizio tra il 20 e il 25%.
Con largo anticipo sull’agenda capitolina, a ottobre del 2022 i lavoratori dell’Ufficio Condono avevano già lanciato l’allarme sul Piano Operativo Strategico (POS) che a detta dell’AU avrebbe dovuto garantire il rilancio di Risorse per Roma a colpi di esternalizzazioni dei servizi di staff e nuovi contratti di consulenza (cfr. Comunicato 1).

Ma se il POS resta in attesa di approvazione da parte di Roma Capitale, che non ha mancato di evidenziarne le criticità, il richiamo all’esternalizzazione di parte delle attività, sta già raggiungendo un primo infelice risultato: rompere il tabù dell’integrità aziendale e dell’unitarietà dei lavoratori e delle lavoratrici di Risorse per Roma.

Negli stessi giorni in cui il Socio unico chiedeva all’Azienda di rivedere il POS, prendeva infatti piede nelle aule capitoline un’altra proposta di “rilancio” di Risorse per Roma: destinare ad altre aziende partecipate quel personale "non in linea con la storica mission aziendale”, ovvero i lavoratori del Condono e quelli del portierato che a detta dei promotori di questa soluzione troverebbero una migliore valorizzazione della loro professionalità rispettivamente a AEqua Roma e a Zètema o Ama.
Non sappiamo a che titolo questa proposta sia stata affidata ad alcuni (crediamo ignari) consiglieri comunali e amministratori, ma prima che possa trovare una più ampia diffusione vogliamo dire con chiarezza che:

1. a Risorse per Roma non ci sono lavoratori di serie A e lavoratori di serie B, da una parte “figure tecnico-amministrative ad alta professionalità”, dall’altra non meglio definiti “profili professionali diversi”. C’è invece un’incomprensibile politica del personale che ha trasformato l’Ufficio Condono in un reparto confino al quale viene assegnata ogni professionalità (tecnica e/o amministrativa) sgradita ai vertici aziendali (di norma lavoratori assorbiti a seguito di vertenze di lavoro, collettive o individuali). Per questo personale, come per i colleghi del portierato e di gran parte delle sedi periferiche, l’art. 2087 del c.c. sulla tutela dell’integrità fisica e della personalità morale dei lavoratori e delle lavoratici, non trova alcuna applicazione, così come il diritto alla formazione e a un adeguato riconoscimento professionale e retributivo. Per questi lavoratori resta solo la strada del contenzioso, che ammonta ormai al 30% del personale (cfr. POS)
2. nessuna delle ultime assemblee dei lavoratori e lavoratrici di Risorse per Roma, ha affrontato il tema dell’esternalizzazione del Condono o dei servizi di portierato e nessun rappresentante dei lavoratori ha mai chiesto ai lavoratori stessi cosa ne pensino di migrare per l’ennesima volta in un’altra azienda, magari a pochi anni dalla pensione. Ricordiamo infatti che la maggior parte dei lavoratori dell’Ufficio Condono (e di molti colleghi del IX Dipartimento, del Patrimonio, del CSIMU) provengono da un travagliato percorso di lotte sociali per la conquista e la difesa del posto di lavoro, prima come LSU, poi a GEMMA, infine a Risorse per Roma, passando per lunghi periodi di cassa integrazione e disoccupazione
3. chiunque abbia suggerito queste soluzioni lo ha fatto a titolo esclusivamente personale: e non potrebbe essere altrimenti, dacché le nostre RSU - elette nel 2017 - sono scadute nel 2020 (cf. accordi pattizi del 2014) e restano in esercizio esclusivamente al fine di organizzare le prossime elezioni (a meno che non vogliano ripristinare la RSA originaria e continuare a rappresentare i loro tesserati). Qualsiasi iniziativa che esuli da questo tracciato va necessariamente condivisa con i lavoratori, preferibilmente presso le diverse sedi distaccate dove prestano servizio i lavoratori interessati da tali proposte.

Ai consiglieri e consigliere comunali, che si chiedano quali siano le ragioni degli scostamenti tra gli obiettivi del Contratto di servizio e i risultati raggiunti (in particolare per l’Area Condono) suggeriamo di promuovere iniziative di natura conoscitiva e se occorre ispettiva:
- sullo stato di fatiscenza dell’immobile di via di Decima e le condizioni microclimatiche, entrambe in contrasto evidente contrasto con il D.Lgs. 81/2008 su SALUTE E SICUREZZA. Occorre verificare infatti se l’alto tasso di assenze per malattia sia o meno in rapporto diretto con l’insalubrità degli ambienti e abbia un inevitabile impatto sulla produttività dell’ufficio
- sui malfunzionamenti della piattaforma informatica SICER on line dedicata alle procedure di condono, in particolare sui rischi per la sicurezza degli operatori e per l’integrità dei procedimenti, in particolare di quelli di natura contabile
- sull’adeguatezza del modello gestionale adottato, risalente agli anni Novanta e mai aggiornato nonostante la decimazione del personale e la digitalizzazione delle procedure di condono
- sulla coerenza tra le disposizioni aziendali (Comunicazioni Interne) e le prescrizioni del PTPCT, in particolare per quanto attiene le attività di informazione al pubblico in presenza (sportello TuPassi)
- sulla produttività dei singoli reparti (Condono in primis) durante l’emergenza pandemica e poi in regime di SW e lavoro agile, confrontandola con quella attuale.

Su questi e altri temi che interessano i lavoratori e le lavoratrici di tutte le sedi, invitiamo sin da ora i consiglieri e le consigliere, gli assessori interessati, la segreteria generale, la direzione generale, il capo di gabinetto e se lo desidera anche il Sindaco, a incontrare idipendenti di Risorse per Roma, in una sede inclusiva, assembleare e soprattutto a porte aperte.
In quella sede spiegheremo perché siamo contrari a ogni proposta di esternalizzazione dei servizi, sia quelli di staff che di linea, da qualunque parte provengano (azienda o altri soggetti più o meno accreditati).
Crediamo che solo ascoltando la viva voce dei lavoratori e delle lavoratrici, è possibile programmare non solo il rilancio aziendale (che deve andare di pari passo con la valorizzazione di tutto il personale, senza esclusioni) ma anche il miglioramento della qualità dei servizi che ogni giorno e in condizioni proibitive offriamo alla città. SALARIO ADEGUATO, SALUTE E SICUREZZA, DIGNITA’, A UN BUON LAVORO CORRISPONDE UN BUON SERVIZIO!


L’assemblea permanente dei lavoratori
e delle lavoratrici dell’Ufficio Condono
assemblealavoratoricondono@gmail.com


RSA USI RpR
USI fondata nel 1912
rsausi1912rpr@gmail.com

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