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(12 Agosto 2011) Enzo Apicella

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Barcellona, 1-2 aprile 2023: comunicato e dichiarazione conclusiva e dell'incontro della Rete Sindacale Internazionale Solidarietà e Lotta

Sulle lotte in Francia e sulle riforme delle pensioni in Europa

(4 Aprile 2023)

Riunite a Barcellona, le organizzazioni sindacali di vari Paesi europei hanno condiviso la lotta portata avanti dai lavoratori e dalle lavoratrici francesi che da più di tre mesi si oppongono alla contro-riforma delle pensioni. Erano presenti UNICOBAS (Italia), TIE (Germania), Fédération syndicale SUD Vaud + SYNDIBASA (Svizzera), STASA (Portogallo), OZZ Inicjatywa Pracownicza (Polonia), IAC Intersindical Alternativa de Catalunya, Fronte di Lotta No Austerity FLNA (ndr Italia, dove è presente anche la Usi 1912), CUB (Italia), Coordinadora Jubillats i Pensiones de CGT Catalunya, Confederación Intersindical (Spagna), COBAS Sardegna, COBAS (Italia), Co.Bas (Spagna), CGT (Spagna), CATAC – CTS et Union Syndicale Solidaires (Francia).

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Gli scioperi, le manifestazioni e altre iniziative proposte dal movimento intersindacale consentono alla mobilitazione sociale di reggere dal 19 gennaio di quest’anno. L’unità sindacale delle organizzazioni francesi è un elemento importante nel rapporto di forza rispetto al governo che si mostra quale espressione diretta del padronato, degli azionisti e dei capitalisti.

L’azione diretta dei lavoratori e delle lavoratrici, salariati, pensionati, giovani apprendisti, disoccupati, consente di tenere testa ai capitalisti e al governo da ormai più di due mesi e ha provocato una situazione di crisi politica nel Paese, nonostante la repressione e le violenze poliziesche. Inoltre ha fatto sì che al centro della discussione tra i cittadini venissero messe le rivendicazioni della classe operaia, l’esigenza di uguaglianza dei diritti, l’aspirazione a una società libera dallo sfruttamento capitalista e dalle oppressioni. La mobilitazione sociale e le lotte hanno messo in evidenza la connotazione antisociale dell’estrema destra, contrariamente ai discorsi demagogici propagandati.

Le nostre organizzazioni riaffermano il proprio sostegno alla lotta condotta in Francia, contro la Legge promulgata che rimette in discussione il diritto alla pensione. Denunciamo altresì la violenza dello Stato contro coloro che lottano nel quadro della mobilitazione sociale per la pensione e nelle lotte femministe, in quelle dei lavoratori senza documenti o verso i manifestanti contro il progetto capitalista anti ecologista dei “mega bacini” idrici.

Contro la violenza poliziesca al servizio dei capitalisti, contro le leggi e gli accordi per la regressione sociale, per le rivendicazioni dei lavoratori, per l’emancipazione sociale, il sindacalismo di lotta deve rafforzare il coordinamento sul piano internazionale.
Quanto avviene oggi in Francia si ripercuote al di là dei suoi confini ed è allo stesso tempo connesso con quanto succede e succederà negli altri Paesi. Solidarietà sindacale internazionale con i lavoratori e le lavoratrici in lotta in Francia!

Dal documento conclusivo della riunione di Barcellona, emerge in particolare l’appoggio alla mobilitazione francese in corso, con la chiamata allo sciopero del 6 aprile. La partecipazione alla giornata “Mondiale della Salute”, di lotta contro la commercializzazione della sanità e la protezione sociale il 7 aprile. La condivisione dello sciopero del settore aereo in Italia il 21 aprile e della scuola il 5 maggio; in Portogallo invece il 25 aprile si festeggerà la rivoluzione dei garofani. In Germania altrettanto si attendono le date di diverse mobilitazioni e in Svizzera prosegue quella della funzione pubblica nel cantone di Vaud che conta più di nove giorni di sciopero a partire dallo scorso ottobre e che proseguirà.

Appoggiamo la lotta per il diritto a una vita dignitosa e insieme festeggeremo il 1 maggio, una festa storica per le nostre organizzazioni. Ricordiamo infine le lotte dei migranti ed esiliati in Europa, soprattutto quella dei lavoratori clandestini senza documenti di Chronopost e DPD nella regione parigina. La lotta delle donne per l’emancipazione nel mondo, in particolare ora in Iran e Kurdistan e solidarizziamo con UGTSARIO, che rivendica il diritto all’autodeterminazione del popolo saharaui

Traduzione a cura della CUB, riceve e rigira per informazione sindacale Usi 1912

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