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Madrid - Roma

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(30 Settembre 2012) Enzo Apicella
A Madrid assedio del Parlamento, a Roma assedio dei negozi Apple

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UNIVERSITA' DI ROMA: 3 ACCESSI LIMITATI O VIETATI AI "NON PAGANTI"

Come si aggirano la Costituzione e le leggi, con tanto di richiesta al personale di Coop Sociali di trasformare il proprio status

(24 Aprile 2023)

Noi ai guardiani sociali, così non va

comunicatousi

ATENEO DEGLI STUDI DI ROMA 3: UNA VOLTA UNIVERSITA’ PUBBLICA STATALE APERTA, ADESSO ACCESSI LIMITATI E VIETATI AI “NON PAGANTI”, PROCEDURE DI CONTROLLO AGLI ACCESSI E PROCEDURE OPERATIVE PER IL PERSONALE DELLE COOPERATIVE IN APPALTO ADERENTI A C.N.S. (134 E COPURA Ccnl Coop Sociali), CON AVALLO E RICHIESTA DA RETTORATO E DIRIGENZA GENERALE DELL’ATENEO.

OVVERO: COME SI AGGIRA LA COSTITUZIONE REPUBBLICANA E ANTIFASCISTA (art. 2, 3, 16, 17, 33, 34) in nome di presunti ”…rischi derivanti dall’ingresso di soggetti non autorizzati”, in ottica SECURITARIA E DI LIMITAZIONE ALL’ACCESSO DI UN LUOGO DI CULTURA COME UNA UNIVERSITA’ PUBBLICA STATALE…alla cittadinanza, ANCHE PER SEGUIRE UNA LEZIONE UNIVERSITARIA, anche se non si è iscritti ad un corso di laurea ufficiale o utilizzare in modo pacifico gli spazi pubblici di una UNIVERSITA’ STATALE PUBBLICA E APERTA, negli orari di apertura al pubblico dell’Ateneo.
QUANDO OPERATORI-TRICI SOCIALI di cooperative, SI VOGLIONO TRASFORMARE IN “GUARDIANI SOCIALI”, una via di mezzo tra guardie giurate per la vigilanza e sicurezza degli impianti (art. 2 L. 300 1970, che richiede apposite procedure autorizzative da UTG –Min. Interno) e una NON RICONOSCIUTA QUALIFICA DI “pubblico ufficiale” (non sono dipendenti pubblici e nemmeno ne hanno retribzione e inquadramento giuridico).


STUDENTESSE E STUDENTI DI ROMA 3, DOCENTI E DIPENDENTI DELL’ATENEO PUBBLICO E COLORO CHE LAVORANO IN APPALTO, CITTADINANZA DI ROMA CAPITALE, ALLA VIGILIA PURE DEL 25 APRILE DI LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO E DALLA SUA SUB CULTURA (che limitava o negava, dal 1938 l’accesso a scuole e università a persone non gradite), non lasciamo che tale modalità basta su censo/iscrizione pagante ai corsi, possesso di uno status o di documenti “probanti”, LIMITI L’USO E L’ACCESSO DEGLI SPAZI di questa UNIVERSITA’ STATALE E PUBBLICA, per assemblee e riunioni pacifiche o solo per seguire lezioni e corsi (si pensi a pensionati, casalinghe, disoccupati-e…) per acquisire strumenti di CULTURA E CONOSCENZA. UN APPELLO DI …LIBERAZIONE…

Finita la chiusura e le limitazioni a causa della pandemia, all’Università degli Studi di Roma 3, uno degli Atenei pubblici statali con maggiore espansione edilizia e progressivo aumento del numero di iscritti-e, di sedi sul territorio, il ritorno alla “normalità” riporta indietro di tantissimi anni, per quanto riguarda l’accesso al luogo di cultura, un ateneo, da parte della cittadinanza “non pagante” tasse e oneri di iscrizione e la limitazione con il controllo dell’accesso nelle sedi universitarie, richiesto al personale delle cooperative aggiudicatarie dl 2021 dell’appalto, la 134 (cooperativa sociale di tipo B, finalizzata all’inserimento occupazionale e lavorativo di persone con disabilità o con condizioni di svantaggio sociale) e la Copura, provenienti dall’Emilia Romagna e aderenti entrambe alla C.N.S. (Consorzio Nazionale Servizi), le quali si sono attivate su espressa richiesta della dirigenza dell’Università degli Studi di Roma 3.
Si utilizza il “regolamento per l’accesso alle sedi dell’Università degli Studi Roma Tre”, allegato 2 e parte integrante del CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE DI APPALTO dei servizi di gestione immobiliare e dei servizi di portineria, accoglienza e altri servizi di ausiliariato, manutenzione e vigilanza in vigore per Roma 3, a seguito del cambio di appalto e della gestione, per 36 mesi rinnovabile per altri 36, dell’appalto di servizi e attività.
Negli articoli da 1 a 4 di tale Regolamento, formalmente valido e con pretesa obbligatoria per le cooperative aggiudicatarie e al personale dipendente/socio lavoratore (in costante diminuzione rispetto ai numeri degli anni passati, tra pensionamenti e riduzioni, oramai siamo a circa 110 persone in totale compresi i manutentori, con età anagrafica media elevata), si richiede che il personale addetto ai servizi di portineria e di accoglienza (!?!), verifichi giornalmente la…”legittimazione all’accesso….”, che è limitata (art 2) “a…studenti (e immaginiamo anche studentesse, non citate e tale linguaggio non ci pare casuale) …personale docente… personale TAB (tecnico, amministrativo e bibliotecario) dell’ateneo…soggetti terzi il cui accesso sia finalizzato allo svolgimento di attività strettamente connesse…alle attività istituzionali dell’Ateneo (fornitori, manutentori, personale dei vari servizi appaltanti non dipendenti dell’Università, partecipanti a convegno o sedute di laurea….). All’articolo 3 del regolamento e del CSDP di appalto, quindi l’ACCESSO ALL’ATENEO E ALLE SUE SEDI E’ CONSENTITO SOLO ED ESCLUSIVAMENTE PREVIA ESIBIZIONE (e con controllo del personale addetto a portinerie e all’accoglienza…ma forse la disposizione è tratta dal regolamento penitenziario….non di una UNIVERSITA’ PUBBLICA E STATALE, QUINDI UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PREPOSTA ALLA CULTURA E ALL’ACCESSO AL SAPERE E ALLA CONOSCENZA) DEI DOCUMENTI ATTESTANTI LO STATUS DELLE FIGURE SOPRA MENZIONATE, con procedura operativa e indicazioni al personale delle cooperative esternalizzate, di dare indicazione con ALLONTANAMENTO DELLE PERSONE “NON GRADITE”, avvisando Uffici di coordinamento interni e nei casi di “resistenza” all’intimazione di allontanamento, anche con l’uso delle forze dell’ordine…

Come se la presenza di cittadini-e, anche se non studenti-esse regolarmente iscritti ai corsi o non rientranti nel personale di ateneo, IN ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO DI UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DI UN ATENEO (che non è una scuola dell’infanzia o un liceo, dove ci sono minori con relative specifiche responsabilità di tutela e custodia durante le lezioni o frequenza…), diventasse un fattore di pericolo che metta costantemente a repentaglio il regolare svolgimento dell’attività accademica, la sicurezza delle persone, degli impianti o delle attrezzature, del flusso di dati e informazioni gestiti e tenuti negli uffici interni, (dove di solito l’accesso è difficoltoso anche senza tali disposizioni limitative e anticostituzionali)….come se i cittadini-e che non possono permettersi di pagare l’scrizione ad un intero ciclo di studi, ABBIA NEGATO L’ACCESSO A SEGUIRE UN CORSO O UNA LEZIONE PER APPRENDERE…pure se “non pagante” o SEMPLICEMENTE UTILIZZARE GLI SPAZI PUBBLICI DELL’ATENEO, SENZA OVVIAMENTE RECARE DISTURBO A NESSUNO-A, o socializzare con coetanei o con generazioni più giovani (si pensi ai pensionati o ad esponenti “diversamente giovani” rispetto all’età media anagrafica di una università)….in presenza.
A meno che gli estensori di tali disposizioni, in nome di PRESUNTI FATTORI DI PERICOLO E DI ECCESSO DI LOGICA SECURITARIA, non pensino che chi non fa parte delle ristretta cerchia di una comunità studentesca e lavorativa, debba tenere distanti le persone che non hanno lo stesso status, trattandoli alla stessa stregua di mendicanti, questuanti, venditori di qualche prodotto (magari chi ti vende fazzoletti di carta o calzini, in Italia o nel suo Paese di origine, ha frequentato l’università o ha conseguito laurea in… fisica, biologia, ingegneria, storia e che magari solo quello per vicissitudini della vita, ha trovato come pseudo lavoro …), sedicenti nullafacenti, come se durante le ore di lavoro in Ateneo o di frequenza a lezioni, corsi, laboratori, si pretendesse di LASCIARE INCONTAMINATA E “PURA” LA COMUNITA’ STUDENTESCA COSI’ SELEZIONATA, DAL RESTO DEL MONDO ESTERNO…con le sue contraddizioni ma anche con un bagaglio di esperienze e di storie di vita vissuta e di percorsi anch’essi facenti parte dell’ISTRUZIONE, DELL’EDUCAZIONE…o in cerca di ACQUISIZIONE DI MIGLIORAMENTI FORMATIVI E DI CONOSCENZA, anche in età avanzata seguendo singole lezioni con docenti qualificati.

PER NON PARLARE DELLE DIFFICOLTA’ PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA’ POLITICA O SINDACALE, NELLA UNIVERSITA’ DI ROMA 3, COME ORGANIZZAZIONE DI ASSEMBLEE, CONVEGNI, PRESIDI E PROTESTE…pur rispettando le disposizioni del T.U.L.P.S.
SONO DISPOSIZIONI LIMITATIVE DELLE LIBERTA’ E DEI DIRITTI COSTITUZIONALI, che richiamano provvedimenti securitari di regimi totalitari e restrittivi, che vanno contrastati e resi non esecutivi, perché costituiscono un DANNO EVIDENTE ALLE FUNZIONI STORICHE DELLE UNIVERSITA’ COME LUOGHI DI CULTURA, DI SAPERE, DI CONOSCENZA E DELLA LORO DIFFUSIONE NON A RISTRETTE ELITE, MA PER LA LORO DIVULGAZIONE DIFFUSA.
Senza contare che il personale delle due cooperative sociali, 134 e Copura, NON HANNO LA FUNZIONE DI ESSERE USATI COME SURROGATI DELLA VIGILANZA NON ARMATA O DELLE GUARDIE GIURATE, NE’ VIENE LORO ATTRBUITA LA QUALIFICA DI ”PUBBLICO UFFICIALE”, avendo tra le mansioni ORDINARIE, altri compiti e mansioni; le attività di portineria comprendono la guardiania, il controllo delle sedi, l’assistenza al personale docente e non docente anche per l’uso dei materiali, le attività di accoglienza prevedono funzioni di assistenza agli utenti-studenti, ausilio per uso di apparecchiature tecniche nelle aule, prima informazione su corsi, lezioni, sedute di laurea, grandi eventi, gestione della posta in entrata e uscita, semplice fattorinaggio nella sede assegnata, verifica e controllo operazioni di apertura e chiusure delle sedi di ateneo, coordinamento e vigilanza con altre attività esternalizzate (pulizie, manutenzione) e altre ancora. Inoltre sarebbe oltremodo difficoltoso svolgere funzioni trasformati in “GUARDIANI SOCIALI”, pur concorrendo alla verifica del regolare svolgimento e buon andamento delle attività normali nelle sedi di ateneo, circa un trentina sparpagliate in diversi quartieri della città, compresi gli spazi sportivi come lo STADIO BERRA, ex stadio degli Eucalipti, dove in passato anche l’Usi intervenne per il ripristino a condizioni di agibilità del gabbiotto fatiscente del 2002, da adibirsi per questo Anno Accademico a “portineria”, che dopo segnalazione ufficiale, ha prodotto alcuni interventi migliorativi delle condizioni interne, delle cooperative aggiudicatarie su indicazione dell’Ateneo. IL PERSONALE ANCORA ATTENDE DISPOSIZIONI SCRITTE PER USO quando necessita, nei LOCALI RISTRUTTURATI di foresteria e spogliatoi, dei servizi igienici nei turni di servizio del personale addetto alo stadio e al gabbiotto che ne è sprovvisto… Così come si attende ancora il confronto periodico sul DVR per le sedi universitarie, di concerto con il DUVRI come impongono le norme su salute e sicurezza (D. Lgs. 81 2008 artt. 28 e 35), per la verifica delle varie criticità segnalate dal personale o dalle organizzazioni sindacali, come si è in attesa dei preannunciati e sbandierati corsi, da parte del Direttore Generale e del suo staff, per PERCORSI DI FORMAZIONE SPECIFICA CONNESSA ALLE PROCEDURE DI INFORMATIZZAZIONE E DIGITALIZZAZIONE DI ALCUNI PROCESSI, facenti parte delle normali mansioni di addetti a portinerie e accoglienza…
L’Ateneo di Roma 3 e le cooperative aggiudicatarie, possono chiedere anche tale attività di controllo e verifica, ma nei limiti di legge e delle normali mansioni e competenze, senza eccessi SECURITARI O DI SOSTITUZIONE DI ALTRE FIGURE E MANSIONI PROFESSIONALI NON RIENTRANTI TRA QUELLE DI LORO SPETTANZA, senza che questo vada a discapito né delle normali attività e buon andamento dell’appalto e NON DI AGGIRAMENTO DI LIBERTA’ E DIRITTI UNIVERSALI, DI FONTE COSTITUZIONALE.
Usi1 912 fa appallo alle forze politiche, sindacali, associative, alle rappresentanze studentesche ad intervenire affinchè tali disposizioni siano ricondotte alla loro subordinazione alle superiori disposizioni imperative di legge e dei principi costituzionali, per la forza lavoro al rispetto di quanto è gà previsto, disciplinato e garantito dall’articolo 2087 del codice civile, della Legge 300/1970 e delle disposizioni a tutela della salute, della sicurezza sul lavoro e nei luoghi di lavoro. Anche questa è attività di…LIBERAZIONE….

SI A OPERATORI-TRICI SOCIALI ADDETTI A PORTINERIE/ACCOGLIENZA NELLE SEDI DI ROMA 3 CON ACQUISIZIONE DI PROFESSIONALITA’ ULTERIORE E STABILITA’ LAVORATIVA, NO A FARLI DIVENTARE GUARDIANI SOCIALI O SURROGATI DI VIGILANTES DISARMATI, CHE NON FA PARTE DELLE REGOLE DELLESECUZIONE DI QUESTO APPALTO, utilizzando in modo pretestuoso e improprio mansioni residue e distogliendo il personale di portineria e accoglienza dalle normali attività e compiti “istituzionali”.

UNIONE SINDACALE ITALIANA fondata nel 1912 e Rsa USI interna appalto portinerie e servizi ausiliari dell’Ateneo di Roma 3 – segreteria intercategoriale locale Roma

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