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(6 Novembre 2010) Enzo Apicella
Esplode la Eureco di Paderno Dugnano: sette operai feriti, quattro rischiano la vita. In Puglia tre morti sul lavoro nell'ultima settimana

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Giustizia per Adil Belakhdim, ucciso dal profitto

(4 Maggio 2023)

giustizia per adil belakhdim

18 giugno 2021: ai cancelli della Lidl di Biandrate gli operai organizzati nel SICOBAS sono in sciopero contro i licenziamenti e le violenze delle guardie giurate ingaggiate dalla FedExTnt, multinazionale della logistica.
I cancelli sono aperti e i camion sono in attesa della fine della protesta. All’improvviso un Tir scavalca quelli in coda ed esce contromano per aggirare il picchetto operaio.
Adil Belakhdim, giovane operaio e delegato di 37 anni, si para davanti al Tir, che continua a accelerare e frenare per intimidire i lavoratori e forzarli a spostarsi. Poi riparte agganciando Adil e trascinandolo per una decina di metri.
Così muore un operaio combattivo, non più disposto ad essere trattato come uno schiavo.

Adil lascia una moglie e due bambini piccoli. Il suo assassino (pedina più o meno consapevole di un sistema che si può definire solo come “schiavistico”, altro che modernità…), oltre ad essere libero come l’aria, non rischia molto: secondo il tribunale si tratta di “omicidio stradale”, un semplice incidente come ne accadono tanti sulle strade.

Adil Belakhdim è un morto nostro: una vittima in più tra i 1.500 lavoratori che ogni anno perdono la vita per il profitto dei padroni, unica legge riconosciuta davvero nel nostro “moderno” paese capitalistico.
E’ un’altra vittima della faccia più brutale - ma sincera -dei padroni, che ogni giorno ci dicono quanto vale la nostra vita: niente; siamo la carne da macello immolata sull’altare del profitto dei capitalisti.

Domani 5 maggio i suoi compagni di lavoro saranno in sciopero e, insieme al loro sindacato, invitano tutti a ritrovarsi alla stazione di Novara alle ore 11, per poi sfilare fino al tribunale, dove si terrà l’ultima udienza del processo.

Siamo stanchi di morire per il profitto di pochi. Basta morti di lavoro, basta impunità per i padroni e i loro servi.

Alla famiglia spezzata di Adil, a tutti quei lavoratori che rifiutano di essere schiavi, che lottano ogni giorno per i diritti di tutti, vada il nostro sostegno e abbraccio. La loro lotta è la nostra.

Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli” - Sesto S.Giovanni

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