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Napoli - ospedale Cardarelli: con le società miste si privatizza anche l'aria

Richiesta di sospensione delibera istituente la “Alpi s.p.a.”

(3 Dicembre 2005)

Oggi 24.11.05 si è tenuta una tavola rotonda sull’attuale condizione dell’Ospedale Cardarelli.

Erano presenti rappresentanti istituzionali del Partito della rifondazione e dei Verdi, rappresentanti del Cobas,lavoratori, rappresentanti degli organi di informazione .

E’stata presentata la costituenda Onlus- Art.32 Diritto alla Salute,le cui finalità, si è tenuto a precisare, saranno quelle di informare i cittadini sui loro diritti, proporre iniziative in difesa del diritto alla Salute e contrastare l’attuale uso distorto della libera professione nelle strutture pubbliche.

Si è discusso, con particolar riguardo, sulla delibera che l’AORN “A. Cardarelli” sta attuando consistente nella creazione di una società mista pubblico/privato per la gestione dell’attività intramoenia.

Tale atto è stato giudicato non conforme a legge e controproducente per la collettività.poiché destinerebbe fondi e professionalità della sanità pubblica verso il privato ed invece di abbattere le liste d’attesa,come nel dettato legislativo della 229/99, creerebbe un circuito parallelo del tutto incontrollabile all’interno dell’attività intramuraria che proprio nel grande nosocomio napoletano ha creato lo scorso anno un clamoroso scandalo ed un’indagine della magistratura.

Si è affrontato il tema della formazione del personale, fonte di entrate per l’azienda, che è sottoposta ad un chiaro tentativo di esternalizzazione .

Tale tentativo è stato ritenuto inaccettabile e da respingere poiché non darebbe garanzie sui livelli di qualità e si presterebbe a manovre speculative che vedono interessati settori interni anche al mondo sindacale .

Tutti hanno convenuto sulla richiesta urgente di sospensva della delibera che istituisce la “Alpi spa” considerato che a livello regionale si sta legiferando sul piano sanitario. I rappresentanti politici ed il consigliere regionale Nocera si faranno promotori di una interrogazione in sede di consiglio regionale e della richiesta di sospensione immediata del decreto.

Tutti i presenti sugli altri temi affrontati si sono detti concordi nel richiedere una commissione d’inchiesta regionale sulle vicende denunciate e per far luce sui numerosi elementi di ambiguità che caratterizzano l’attuale gestione del più grande polo d’emergenza della regione

PRC SANITA' CAMPANA RAFFFAELE SALINAS

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