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(5 Dicembre 2005)
Ieri 3 DICEMBRE con 31 voti contrari e 24 favorevoli è stata respinta una mozione che avrebbe impegnato il PRC fed. di Grosseto a ritornare indietro dalla decisione di appoggiare la proposta del centrosinistra inerente all' inceneritore di Scarlino ( praticamente periferia di Follonica nel quartiere Cassarello ), proposta che prevede l'ingresso di privati nella sua gestione, la lunghissima transitorietà e la certezza che per essere produttivo l'inceneritore dovrà bruciare anche rifiuti di altre provincie (Siena e Livorno).
Adesione che il PRC ha dato sia senza preliminare consultazione della sua base sia col parere estremamente sfavorevole dei circoli della zona interessata e del responsabile Ambiente provinciale ( oltre che in palese contraddizione con la linea del partito a qualsiasi livello ).
La mozione di condanna - che avrebbe previsto anche il mandato per i 2 Consiglieri PRC in provincia di votare contro - è stata sostenuta da tutti i rappresentanti eletti nel CPF grossetano facenti parte delle mozioni congressuali 3 e 4 ( Progetto Comunista-Sinistra Prc ed ERRE ) oltre ai rappresentanti di tutti i circoli della zona nord ( Follonica, Gavorrano, Scarlino,Massa marittima, Montieri e Monterotondo marittimo con la sola astensione di 2 componenti ).
Gli iscritti PRC "perdenti" continuano - al fianco dei movimenti - comunque la loro lotta contro l'inceneritore, gli avvelenatori che non bonificano e per quanto riguarda coloro che si riconoscono nelle posizioni di Progetto Comunista anche contro la svolta governista di cui è figlia questa scelta antidemocratica.
Per la difesa del diritto alla salute e dei posti di lavoro degli operai ENI (sfruttati ed avvelenati), le prime vittime dell' inceneritore.
Aldo
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