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(20 Settembre 2024)
Lunedì prossimo, 23 settembre, si terranno due presidi di solidarietà con il Polo Obrero argentino messo sotto attacco politico e giudiziario dal governo ultra-reazionario di Milei, alla vigilia di una importante udienza giudiziaria che si terrà il giorno dopo a Buenos Aires, nel corso di un procedimento in cui Milei & Co. pretendono di arrivare a dichiarare il Polo Obrero, componente combattiva del movimento piquetero e protagonista da anni e anni di lotte sociali e politiche di primo rilievo, una “associazione illegale”.
I due presidi saranno a Milano, davanti al Consolato argentino, via Agnello 2, alle ore 18, e a Roma, davanti all’Ambasciata dell’Argentina, piazza dell’Esquilino 2, alle ore 15. Sono chiamati da SI Cobas, Movimento di lotta dei disoccupati 7 novembre, Tendenza internazionalista rivoluzionaria, Laboratorio politico Iskra, ma l’invito a parteciparvi e a dare forza a questi due presidi è rivolto a tutte le realtà aderenti alla Rete liberi/e di lotta – Fermiamo insieme il DDL 1660, e – naturalmente – a chi ha ritenuto di finora di non aderirvi, ma condivide la necessità di muoversi a sostegno di questi compagni di lotta, di tutti i compagni e le compagne di lotta che sono sotto attacco dei governi, degli stati, dei padroni.
Già stanno arrivando le prime adesioni, di cui daremo conto nei prossimi giorni.
Qui di seguito il link ad un articolo di Prensa Obrera che parla di questa solidarietà internazionale e internazionalista, e il testo con cui il presidio viene chiamato a Roma. (Red.)
https://prensaobrera.com/internacionales/el-23-y-24-movilizaciones-internacionales-por-el-cese-de-la-persecucion-al-polo-obrero-y-las-organizaciones-de-lucha
Al fianco del Polo Obrero argentino, sotto attacco del governo Milei!
Come realtà sindacali, politiche e sociali combattive e internazionaliste seguiamo con forte partecipazione le vicende in corso in Argentina, dove è in corso un duplice attacco da parte dell’ultra-reazionario governo Milei: da un lato una offensiva governativa e padronale contro i lavoratori e i proletari in generale, contro le loro condizioni di vita, i salari e le pensioni, in nome del dogma “deficit zero” e in un contesto che vede l’inflazione al 236,7% e il 55% della popolazione già sotto la soglia di povertà, dopo essere stata massacrata da anni di politiche “lacrime e sangue” sotto dettatura del FMI; dall’altro un attacco mirato contro le organizzazioni di classe e anticapitaliste, in particolare contro il Partido Obrero e il Polo Obrero, nel tentativo di impedire che il crescente disagio e malcontento sociale trovi la propria espressione politica nelle organizzazioni rivoluzionarie, e che queste possano divenire un intralcio ai piani del governo.
Per questo lo stesso Milei ha indicato nel movimento piquetero, e più in particolare nel Partido Obrero e nel Polo Obrero i principali avversari da eliminare, personalizzando l’attacco nella persona di Eduardo Belliboni; per questo magistratura e polizia si stanno accanendo contro queste organizzazioni con perquisizioni e sequestri, fino ad intentare un processo contro i compagni del Polo Obrero per le loro iniziative di massa che in questi anni hanno coinvolto decine di migliaia di disoccupati, a cui queste realtà di lotta hanno garantito senza scopo di lucro quei generi di prima necessità che Milei gli sta negando, stimolando allo stesso tempo il loro protagonismo e la coscienza di classe.
Il successo dell’assemblea del sindacalismo combattivo e classista tenutasi il 14 settembre a Buenos Aires ha segnato un ulteriore passo avanti nel processo di unificazione delle forze classiste e anticapitaliste, e ha sottratto crescenti settori del movimento operaio all’influenza dell’interclassismo peronista, che sta conducendo una politica di compromesso con il governo di Milei, barattando gli interessi proletari con i privilegi di una burocrazia sindacale.
La più grande difesa contro gli attacchi della classe capitalista e dei suoi governi è l’unità dei proletari su basi classiste e la loro determinazione a continuare ed estendere la lotta. La lotta dei movimenti argentini è la nostra lotta, per il semplice motivo che è la stessa che noi stiamo combattendo, con le nostre limitate forze in Italia.
Anche da noi infatti il reazionario governo Meloni sta varando con il pretesto della “sicurezza” nuove misure atte a colpire le lotte sociali e politiche in tutti i campi: dalla lotta sul terreno sindacale a quella per l’abitare e quelle per l’ambiente, accanendosi in particolare sugli immigrati irregolari e sui carcerati, criminalizzando e aumentando le pene per le diverse forme di lotta praticate dai movimenti, accrescendo poteri e arbitrio delle “forze dell’ordine”. Un salto di qualità nella repressione parallelo e funzionale alla crescente partecipazione del governo alla guerra nell’ambito NATO, in Ucraina come a fianco dell’aggressione israeliana su Gaza e tutta la Palestina, e alla militarizzazione dell’economia e della società.
Per questo siamo impegnati nella costruzione di una rete di opposizione alla nuova legge repressiva, la Rete Libere/i di lottare, fermiamo il ddl 1660 che riunisce il più ampio numero di organizzazioni e associazioni impegnate in tutti i campi della lotta sociale, trasformando l’attacco ai movimenti di lotta in collegamento e unione in una lotta comune contro il governo, di movimenti finora frammentati e scollegati.
Per questo motivo, in occasione dell’apertura il 24 settembre del processo contro 15 compagni del Polo Obrero, intendiamo portare la nostra protesta e solidarietà all’ambasciata argentina a Roma e al consolato argentino di Milano il 23 settembre.
Contro le politiche di rapina e macelleria sociale del governo Milei
Contro la guerra e l’economia di guerra
Solidarietà con i compagni del Polo Obrero e del movimento piquetero
Presidio lunedì ore 15,00 a Roma davanti all’ambasciata argentina
Piazza dell’Esquilino 2
SI Cobas
Movimento di lotta disoccupati 7 novembre
Tendenza Internazionalista Rivoluzionaria
Laboratorio Politico Iskra
Il pungolo rosso
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