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(11 Gennaio 2006)
La forbice sul salario Le distanze più forti sugli aumenti: i sindacati chiedono 105 euro, più 25 di produttività. Federmeccanica offre solo 77 euro
Si è riavviata nel pomeriggio di ieri la trattativa per il rinnovo del biennio economico dei metalmeccanici, scaduto da oltre un anno (il 31 dicembre 2004). Federmeccanica e Fim-Fiom-Uilm si sono incontrati a delegazioni ristrette (6 per parte), modalità tipica delle no-stop per chiudere. Le distanze maggiori si sono misurate sull'aumento: i sindacati chiedono infatti 105 euro base più 25 di produttività per tutti i lavoratori che non godono di integrativo; le imprese hanno alzato l'offerta di solo un euro, da 76 a 77, e soprattutto vorrebbero ridurre l'area di beneficiari dell'integrativo «sostitutivo». Usciti dopo un primo faccia a faccia (svoltosi dalle 16,30 alle 19), i sindacati hanno affermato che «le posizioni sono ancora molto distanti»: «Siamo ancora molto lontani su tutte le questioni, non mi pare che siamo vicini a una stretta - ha detto il segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini - Gli scioperi stanno andando bene, io penso che vadano intensificati nelle prossime ore» (come riferiamo sotto nel dettaglio, i sindacati hanno indetto una settimana di scioperi a sostegno della trattativa, ndr). Comunque le parti non parevano indirizzate verso una rottura, ma sin dalle prime ore si capiva che l'accordo non sarebbe stato raggiunto in serata. E infatti, poco dopo le 20,30 si è deciso di riaggiornare a oggi.
«Fim, Fiom e Uilm - ha riferito il segretario Fim Giorgio Caprioli - hanno presentato le loro proposte ma Federmeccanica deve dare una risposta su tutto. Per ora abbiamo parlato solo della parte salariale». I sindacati affermano di aver mostrato «disponibilità al prolungamento di alcuni mesi» della durata del contratto e di aver presentato una nuova proposta in merito all'aumento per i lavoratori che non hanno la contrattazione aziendale: «Vogliamo una risposta precisa - hanno aggiunto - devono metterci del loro».
Quanto ai 25 euro di produttività, Federmeccanica sarebbe disponibile a concedere l'aumento solo ai lavoratori che hanno il minimo tabellare. Gli unici numeri vengono fuori sull'una tantum per vacanza contrattuale: ai 450-500 euro chiesti dai sindacati, Federmeccanica avrebbe risposto con 250 euro; «cifra assolutamente insufficiente» per Fim, Fiom e Uilm.
E da ieri, come abbiamo anticipato, si è avviata una nuova tornata di scioperi articolati: si tratta del pacchetto di 8 ore deciso il 29 dicembre scorso, e valido per tutta questa settimana. Due ore di sciopero per turno sono state attuate nelle aziende della provincia di Torino: rapide manifestazioni alla Fiat Mirafiori; a Grugliasco, i lavoratori della Lear hanno manifestato lungo corso Allamano, mentre quelli della Itca hanno sostato davanti al centro commerciale «Le Gru».
Sempre in Piemonte, scioperi di 2 ore nelle province di Asti, Alessandria, Cuneo e Vercelli, e di 2-3 ore in provincia di Novara. A Bergamo hanno scioperato per 4 ore i lavoratori della Scame. Scioperi articolati anche alla Fondermetal, alla Indesit Merloni e alla Necta Vending. Infine, assemblea alla Marcegaglia. A Bologna un'ora di sciopero con assemblea in tutte le aziende.
A Livorno, scioperi di due ore per turno nella componentistica auto (Trw, Delphi e Pierburg), e volantinaggi lungo l'Aurelia. Passando al Sud, sciopero di 8 ore per turno nell'area industriale di Termini Imerese: bloccati la Fiat e l'indotto. Scioperi a Siracusa, con adesione totale dei 3.500 lavoratori dell'area industriale, e un volantinaggio lungo la Statale 114. Anche a Catania adesione totale: sale vuote alla St Microelectronics (partecipazione al 90%). In provincia di Messina, scioperi alla Sielte, nelle acciaierie e negli appalti della Raffineria di Milazzo.
Fermate di 2 ore per turno nei cantieri navali del gruppo Fincantieri. A Bari, sciopero di 3 ore all'Isotta Fraschini, con adesione totale. Da oggi, l'iniziativa articolata di lotta si amplierà ad altre zone del paese.
AN. SCI. (IL Manifesto 10 Gennaio 2006)
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