">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Il sogno

Il sogno

(15 Ottobre 2010) Enzo Apicella
Il 16 ottobre manifestazione nazionale dei metalmeccanici Fiom contro la "medicina Marchionne"

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Contratto Metalmeccanici)

Metalmeccanici, si allontana l'accordo sul contratto

Passi indietro degli industriali nella trattativa. Cremaschi (Fiom): intensificheremo la lotta

(12 Gennaio 2006)

Blocchi stradali, fabbriche chiuse, cortei e presìdi di protesta in tutta Italia. Dopo un anno di attesa di un contratto che non arriva e 50 ore di sciopero già effettuate, la vertenza dei metalmeccanici sta entrando nella fase più calda. L'episodio più clamoroso si è verificato ieri mattina a Jesi, in provincia di Ancona, quando i lavoratori della Nuova Maip Pieralisi hanno tentato di bloccare la fiamma olimpica, ossia l'autobus con a bordo i tedofori tra cui la campionessa olimpionica di scherma Valentina Vezzali. Il gesto testimonia una esasperazione delle tute blu più che comprensibile.

«Siamo al limite della tenuta sociale», avverte il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani, sottolineando subito dopo che la colpa di questa situazione sta nel permanere di «una rigidità di Federmeccanica che non ha più fondamento».

Anche ieri gli industriali non hanno dato segni di volere fare il contratto. Il confronto con Fim, Fiom e Uilm è stato sull'apprendistato. Federmeccanica vorrebbe utilizzare questo tipo di contratto per ridurre il costo del lavoro, i sindacati invece chiedono che diventi uno strumento per qualificare davvero i lavoratori. La trattativa su questo tema, a giudizio di Fim e Uilm, ha fatto segnare timidi passi in avanti, ma secondo la Fiom il bicchiere è mezzo vuoto: «C'è un clima non positivo - commenta Giorgio Cremaschi - in particolare, per quanto riguarda l'apprendistato i tempi sono troppo lunghi per le qualifiche più basse, 42 mesi per diventare operai di terzo livello - osserva il segretario nazionale della Fiom - sono veramente troppi». Soprattutto, sottolinea il segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini, ci sono «continui cambiamenti di posizione», da parte di Federmeccanica, che «allontanano le possibilità di arrivare a un accordo». Ad esempio gli industriali ieri hanno ribadito di essere contrari a fissare delle percentuali per i contratti a tempo determinato persino a livello aziendale, mentre pretendono la flessibilità degli orari. «Il sindacato vuole cancellare del tutto la legge 30, è possibile che i metalmeccanici siano una categoria a sé?», domanda provocatoriamente Roberto Santarelli, direttore generale di Federmeccanica.

Scuote la testa il leader della Fim Cisl, Giorgio Caprioli, secondo cui la delegazione di Federmeccanica mostra «un approccio ideologico ed è inspiegabilmente rigida visto che è un anno che si tratta». Gli industriali, nota ancora Cremaschi, «stanno tornando indietro anche rispetto alle pallide aperture di questi giorni e c'è il rischio della fallimento della trattativa. A questo punto intensificheremo la lotta ovunque».

Elemento centrale del negoziato resta però la discussione sugli adeguamenti retributivi, che riprenderà oggi. L'ultima offerta dei padroni (94,5 euro in cambio dello slittamento di sette mesi della durata del contratto) è stata rigettata due giorni fa dai sindacati come «una presa in giro». Il motivo è semplice: se si calcola che ogni mese di prolungamento del contratto vale 2,5 euro, la proposta effettiva è di 77 euro. Fim, Fiom e Uilm chiedono invece un aumento tra i 100 e i 105 euro più 25 euro per i dipendenti delle aziende dove non si fa contrattazione integrativa. Le distanze diventano addirittura siderali sull'entità della "una tantum" a copertura della vacanza contrattuale: i 200-250 euro messi sul tavolo da Federmeccanica sono praticamente la metà di quelli chiesti dai sindacati che puntano ad una copertura pari a 450-500 euro.

Si spiega così perché nelle fabbriche la temperatura è altissima. Ieri le tute blu di Monfalcone hanno formato un corteo lungo la A4 e lungo la statale che porta a Trieste. A La Spezia i lavoratori delle aziende Finmeccanica (Oto Melara, Alenia Marconi Systems e Mbda) sono usciti dai loro rispettivi stabilimenti formando un corteo lungo la via Aurelia. Brutto episodio alla Ferrari di Maranello, dove si è svolto un presidio nell'ambito di uno sciopero di 8 ore che ha coinvolto le fabbriche della provincia di Modena: un delegato che si trovava in saletta sindacale nei pressi della mensa è stato aggredito da un altro dipendente dell'azienda. Scioperi con alta partecipazione anche in Lombardia. E oggi scenderanno in campo i metalmeccanici della provincia di Milano. A Pontedera (Pisa) i lavoratori della Piaggio hanno bloccato la superstrada Firenze-Pisa-Livorno
Brutte notizie infine ancora dalla Fiat. Mentre prosegue lo scaricabarile con il governo sui mille lavoratori da collocare in mobilità lunga, ieri il Lingotto ha annunciato una settimana di cassa integrazione, dal 6 al 12 febbraio, per un centinaio di operai delle Presse dello stabilimento torinese di Mirafiori, addetti alla costruzione di alcune parti della Stilo. La cig è collegata alla contemporanea fermata produttiva dello stabilimento di Cassino dove viene assemblata la vettura.

Roberto Farneti (Liberazione 12/01/06)

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Contratto Metalmeccanici»

Ultime notizie dell'autore «Liberazione»

6991