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(23 Marzo 2002)
Questa mattina, sabato 23 marzo, alle ore 8.00, puntuali come sempre, polizia e carabinieri, alla presenza del caro sindaco, hanno provveduto al sequestro e alla muratura dello stabile.
Dopo mesi di minacce, di articoli sui giornali, di perquisizioni e denunce ai compagni, si compie l1ultimo atto della guerra ingaggiata dal Comune e dalle forze dell1ordine contro gli occupanti dello Stella Rossa.
Forte è stata la pressione esercitata dalla componente più fascista della giunta comunale (AN) per ottenere l1eliminazione fisica di uno dei luoghi dove si esprime il dissenso (avallata dal resto della amministrazione comunale), così la questione è stata affrontata in termini di ordine pubblico, unico modo che loro hanno di dialogare.
Il sequestro si inserisce in un clima particolarmente pesante:
- dalle dichiarazioni di Maroni in merito alla manifestazione dei lavoratori a Roma per la difesa dell1articolo 18, che attaccano i Centri Sociali e tutte le strutture del movimento di lotta, etichettandoli come fiancheggiatori del "terrorismo"
- alla repressione generalizzata di tutte le proteste contro la globalizzazione dello sfruttamento capitalista; alle politiche antipopolari portate avanti dalle strutture di governo nazionali ed europee La settimana scorsa è uscita (pubblicata anche sul Giornale di Vicenza) una nostra lettera aperta al Comune e alla cittadinanza, in cui chiedevamo spiegazioni in merito ad un presunto dialogo aperto dall1assessore alla cultura Pegoraro nei nostri confronti.
L1azione poliziesca di oggi è la loro risposta!
CONTRO GLI SGOMBERI E LA REPRESSIONE CONTINIUAMO LA LOTTA
CENTRO SOCIALE STELLA ROSSA
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