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(26 Maggio 2010) Enzo Apicella
Varata la manovra economica da 24 miliardi di euro: sotto attacco gli stipendi e le pensioni.

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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Sprint decisivo per il contratto Agenzie Fiscali.

(22 Gennaio 2006)

Giovedì 26 gennaio l’Aran ha finalmente convocato in un incontro le organizzazioni sindacali per il rinnovo del biennio economico del contratto Agenzie Fiscali.
Mancano solo pochi giorni al 26 e urge quindi aumentare al massimo la mobilitazione negli uffici, dentro e fuori, per incidere sulla controparte, alquanto ostinata e uscire una buona volta sulla stampa diffusamente.

Tutte le forme di iniziativa sindacale saranno fondamentali, l’importante è far salire il termometro della lotta!

Pur partecipando a tutte le prossime agitazioni alziamo di nuovo la bandierina del dissenso rispetto alla “piattaforma” che tutti i sindacati stanno sbandierando.

Pur ritenendo obiettivi da raggiungere l’incremento dei buoni pasto, l’indennità di agenzia nella liquidazione e il recupero della decurtazione salariale della malattia sotto i 15 giorni, siamo in forte disaccordo e lontanissimi dalla richiesta salariale di 116 euro lordi, posizione ex B3.

Questa richiesta salariale, il cui ritorno in paga base è sicuramente inferiore perché gonfiata dalla produttività inclusa (lo 0,5%), è figlia del famigerato accordo di fine maggio 2005 che ha stabilito una percentuale di aumento del 4,31% molto al di sotto di un recupero dignitoso degli stipendi rispetto all’inflazione reale, per di più con un ritardo, ad oggi, di ben 25 mesi.

Non basta alzare la canizza rivendicando solo:
Vogliamo “questo” contratto!
Come Cobas, ribadiamo che il diritto al contratto è una questione di dignità, ma la dignità dei lavoratori passa attraverso aumenti salariali adeguati al costo reale della vita.

Siamo alla stretta finale e giovedì 26 all’Aran i giochi si scopriranno.
Vedremo se alla fine l’amministrazione allargherà i cordoni della borsa e se troverà l’approvazione delle organizzazioni sindacali, sia firmatarie che non firmatarie dell’accordo del 27 maggio 2005, che oggi sono insieme, tutte unite!
Dal canto nostro sin da adesso ribadiamo che qualsiasi contratto esca dalle “urne” dovrà essere approvato dai lavoratori, possibilmente con un REFERENDUN decisionale.

Come faranno democraticamente i metalmeccanici con il loro!

COBAS Pubblico Impiego
Finanze e Agenzie Fiscali
aderente alla Confederazione COBAS

Fonte

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