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(27 Gennaio 2006)
Ieri 23 Gennaio, dopo oltre due mesi di mobilitazione dei lavoratori precari, il Consiglio Comunale ha messo fra i punti all'ordine del giorno, anche il problema del lavoro precario. In un paese normale una cosa del genere non farebbe neppure notizia, nel paese nel quale viviamo invece è una notizia quasi da prima pagina, infatti il problema del lavoro- non lavoro, sembra non essere al centro dell'interesse di molti politici sia "nostrali" che nazionali.
Quanto sopra premesso ci sentiamo in diritto/dovere esprimere alcune valutazioni sia sul comportamento di alcuni consiglieri, sia sulla qualità del dibattito, sia sul testo approvato al termine del dibattito stesso.
Siamo in primo luogo sconcertati dal fatto che Rappresentanti del Popolo eletti, in questo caso gli esponenti del Centrodestra abbandonino l'aula al momento della discussione su un tema così importante quale quello della precarietà del lavoro, probabilmente loro non vivono questo stato di disagio ed incertezza, alla faccia del milione di posti di lavoro promessi dal loro "Capo", unica eccezione il Consigliere Razzanelli che almeno due parole di solidarietà con i precari le ha espresse. Sconcertante altresì il
comportamento del Consigliere Barbaro (D.S.) che ha apostrofato i lavoratori precari come "provocatori", così come l'intervento della Consigliera Balata (Margherita) che ha definito i lavoratori " persone che vanno a fare chiasso in Consiglio Comunale".
Apprezziamo invece l'impegno mantenuto dalla 2° Commissione Consiliare che almeno un documento sulla situazione del precariato lo ha prodotto, anche se non ne condividiamo la sintesi.
Apprezziamo e ringraziamo infine i Consiglieri De Zordo, Nocentini, Pieri, Ontanetti e Varrasi per gli interventi ed il contributo positivo dato alla discussione.
Per quanto riguarda infine il documento approvato, noi riteniamo che lo stesso non vada oltre le enunciazioni di principio e che rimandi tutto "al miraggio" del dopo elezioni politiche della serie manifesti 6x6 "oggi precarietà domani lavoro".
Le problematiche sollevate da chi non ha un lavoro, sono problematiche serie, che si scontrano quotidianamente con il diritto ad una vita decente, con le bollette da pagare, la spesa da fare, l'affitto da pagare, con il diritto insomma ad avere un reddito che consenta a tutti/e una vita decente. Da qui parte la richiesta di stabilizzazione dei posti, a partire da quegli Enti o Amministrazioni dove il lavoratore precario contribuisce in modo anche determinante a mandare avanti servizi ed uffici, e che in cambio riceve solo il benservito alla scadenza del contratto.
La nostra lotta non si fermerà, ma andrà avanti e si allargherà fino all'apertura di una grande vertenza territoriale contro la precarietà della vita e del lavoro, per il diritto al reddito per tutti/e.
LUNEDÌ 30 GENNAIO la mobilitazione riparte, ci ritroveremo tutti/e
davanti a Palazzo Vecchio per un presidio di lotta dalle ore 15.00.
LAVORO, SALARIO, DIRITTI, DIGNITA'
BASTA SFRUTTAMENTO E PRECARIETA'
Coordinamento Lavoratori Precari RdB -CUB
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