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Solito rinnovo al ribasso del biennio economico del contratto Agenzie Fiscali.

(31 Gennaio 2006)

Si è concluso nella serata del 26 gennaio la trattativa con il solito, desolante rinnovo al ribasso, del biennio economico del contratto Agenzie Fiscali.

Aumenti medi lordi a 115 euro, buono pasto a 7 euro (ora tassato) e tutta l’indennità di agenzia (ora indennità di amministrazione) conteggiata sulla liquidazione. Il recupero della detrazione sulla malattia non è stata concessa.

Non diciamo nulla di nuovo, lo avevamo detto in tempi non sospetti, questo contratto non ci piaceva per niente nelle premesse e non ci è piaciuto per niente alla fine. L’aumento salariale “conquistato” è molto al di sotto dell’ inflazione reale o programmata o qualsivoglia.

Aumento che ha 2 decorrenze (01-01-2004 e 01-02-2005) e contiene inoltre 11 euro di salario per la produttività, che non è di tutti e scatenerà i normali conflitti tra lavoratori, e una parte inserita nell’’indennità di amministrazione (la cui ultima tranche dal 31 dicembre 2005).

Per fare un esempio:
gli aumenti parametrati sulla terza area F1 comprensivi dell'indennità ammontano a 110 euro lordi;
lo spezzettamento degli aumenti in due tranches, per quel che riguarda gli arretrati, comporta un’ incredibile perdita di potere d’acquisto del salario perchè tali aumenti ammontano sempre per la 3 area F1 dal 1 gennaio 2004, a circa euro 46 lordi comprensivi dell'indennità, e ad euro 63 circa lordi dal 1 febbraio 2005.

Inoltre il fatto ancora più assurdo è che gli arretrati non vengono corrisposti interamente, per cui amministrazione e governo sono 2 volte inadempienti: non rinnovano il contratto per tempo ed in più portano a casa una decurtazione salariale notevole così forzano la contrattazione ed erodono ulteriormente gli stipendi.

Insomma con questo ritardo il governo incassa di fatto l'azzeramento del biennio economico, mentre già sono ricominciati a decorrere i termini (dal 1/1/06) per il nuovo rinnovo contrattuale.

Col primo contratto Agenzie Fiscali ci avevano “imbottito” di chiacchiere sulla stabilizzazione di una parte del salario accessorio sullo stipendio. Lo avevamo detto: era solo un travaso - trucco contabile! Oggi infatti, solo oggi, si arriva al calcolo della parte stabilizzata dell’indennità di agenzia sulla liquidazione e “si scopre” che non viene conteggiata sulla tredicesima e sulla pensione.

Il rinnovo di questo biennio economico, siglato dai confederali, è la logica applicazione del becero accordo del 27 maggio del 2005 che di fatto aveva stabilito risorse e modalità, e si colloca nel solco del primo scadente contratto delle Agenzie Fiscali, firmato da tutte le OO.SS.
La cosa non ci stupisce affatto!

La cosa che invece ci ha sconcertato è che la gestione ed i contenuti della mobilitazione sono stati totalmente appiattiti sulla triplice confederale e sindacati autonomi. La scelta anomala delle RdB di accodarsi a loro, in maniera indistinta, addirittura col proclama e la mozione nazionale - Vogliamo “questo” contratto – ha di fatto tirato la volata a chi in questi anni ha avallato e accettato il disastro delle Agenzie Fiscali con tutto il bagaglio di precarietà, sottosalario, carichi di lavoro insopportabili e aspettative di carriera deluse, sino ad arrivare all’epilogo finale odierno.

La mobilitazione di questi due mesi, abbastanza partecipata è stata una occasione persa per provare a forzare sulla questione salariale e gettare le basi per la battaglia sul nuovo rinnovo contrattuale 2006/2009.

Né tanto meno la non sottoscrizione del contratto da parte delle RdB, riscatta una mobilitazione, condotta anche da loro, con un profilo basso, dicendo molto poco sull'accordo di maggio e sperando poi di recuperare con qualche volantino quando oramai il contratto, con la sua miseria salariale annunciata (116 euro), era in dirittura di arrivo.

Naturalmente, nonostante l’ennesimo bidone è da valorizzare la mobilitazione del personale di questi mesi che deve essere messa in relazione con quella del precedente contratto. Il dato positivo è ormai una certa consolidata reattività da parte della categoria ma che va indirizzata verso un'altra piattaforma e immediatamente bisogna tenere alta la guardia sul prossimo contratto scaduto. Senza indugi chiediamo che in tutti gli uffici si apra da subito, su questa “bufala” evidente, una consultazione vera con i lavoratori, con la richiesta forte del REFERENDUM sul CONTRATTO!

Per un vero sindacato di base,
fuori da pastoie e ingessamenti,
organizziamoci con i Cobas!

COBAS Pubblico Impiego
Finanze e Agenzie Fiscali
aderente alla Confederazione COBAS

Fonte

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