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(26 Febbraio 2006)
Il collegio Nazionale di garanzia ha dichiarato illegittimo il CPN organizzato a mezzo telefono ed altro in base al quale ha escluso il compagno Ferrando dalla lista dei candidati-eleggibili del PRC. La maggioranza (bertinottiana) del collegio ha poi ri- stabilito che gli organi esecutivi in caso di comprovata urgenza e rischio di danno irreparabile per il Partito possa compiere atti spettanti ad altro organismo , salvo riferire del loro operato allo stesso alla prima occasione utile.
A mio parere, dal punto di vista della legittimità è indubbio che la decisione della segreteria è nulla. Quindi, eventualmente, il provvedimento di revoca della candidatura deve essere riformulato. Ma in questo caso deve essere dimostrato chiaramente il carattere d'urgenza del provvedimento e l'esistenza di un rischio di danno irreparabile per il partito.
A me non pare ci sia alcuno di questi requisiti a meno che non ci si voglia arrampicare sugli specchi. Si sa che riconoscere di aver sbagliato è difficile perchè ci vuole onestà e purtroppo non credo che questa sia una caratteristica della segreteria bertinottiana.
Sul piano politico poi, scontato il servilismo dimostrato nei confronti dei Prodi, Rutelli e Fassino con gravi ripercussioni sulla dignità del partito ( questo sì che è un danno irreparabile) va rilevato come con questa riconfermata esclusionesi sia di fatto messo sullo stesso piano il compagno Ferrando con l'ex ministro lego- nazi- razzista Calderoli. E questo è davvero una indecenza di cui vergognarsi.
PS. Chi paga le spese di telefono del finto CPN?
Lucio Costa
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