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Con i piqueteros, contro il governo della fame e della repressione, per il potere dei lavoratori

(odg non presentato per mancanza di tempo)

(1 Agosto 2002)

Cari compagni, care compagne, questo testo sulla rivoluzione argentina che era stato preparato dalla presidenza dell'assemblea per essere votato come odg specifico al Seminario nazionale di Progetto comunista.
Per una pura questione di tempi ciò non è stato possibile.
Lo diffondiamo comunque come contributo: può essere usato come traccia per prese di posizione, volantini, odg da presentare in organismi del partito, sindacali, ecc.




Cari/e compagni/e del Partido Obrero e del Bloque Piquetero Nacional,

l'assemblea nazionale di Progetto comunista, area marxista rivoluzionaria nel Partito della Rifondazione Comunista, vi invia un caloroso saluto ed esprime la sua piena e convinta solidarietà con la vostra battaglia, con la lotta dei piqueteros e del popolo argentino contro il governo Duhalde, governo del FMI, governo della fame e della repressione, governo assassino dei piqueteros Dario Santillan e Maximiliano Kosteki. Vi chiediamo di portare le espressioni del nostro dolore e della nostra indignazione alle famiglie di Dario e Maximiliano e la nostra solidarietà militante a tutti i feriti e agli arrestati.

Nella nostra assemblea nazionale di un anno fa esprimemmo la nostra solidarietà ai piqueteros di Salta e General Mosconi, che fronteggiavano allora la repressione del governo De la Rua-Cavallo. Fu perciò con grande gioia e immensa soddisfazione politica che assistemmo nel dicembre scorso alla rivolta dei lavoratori e del popolo argentino: l'eroica lotta di Salta e General Mosconi e più in generale del movimento piquetero hanno fatto da battistrada alla rivolta della classe operaia, dei disoccupati, dei giovani, dei settori impoveriti di tutto il Paese che ha cacciato De la Rua-Cavallo, aperto una fase rivoluzionaria in Argentina, impresso un'accelerazione alla crisi del dominio capitalista in tutta l'America latina, conquistato il sostegno e l'attenzione dei rivoluzionari e dei settori più consapevoli delle masse in tutto il mondo.

Il governo Duhalde ha lavorato in questi mesi per cercare di sconfiggere l?ascesa delle lotte popolari, e in particolare del movimento piquetero che ne rappresenta l'avanguardia, come condizione per ristabilire il dominio della classe dominante e del vecchio sistema di potere e preservare nel contempo gli interessi dell?imperialismo. Ma questo sforzo è fallito: Duhalde non è riuscito a fermare la rivolta di coloro che stanno in basso e non è riuscito a risolvere la crisi di coloro che stanno in alto. Anche il tentativo di schiacciare con la repressione la parte più avanzata del movimento piquetero con la brutale aggressione del 26 giugno al Puente Pueyrredon e ad Avellaneda, con il brutale assassinio di Dario e Maximiliano, è stato sconfitto dalla imponente risposta di massa del 27 giugno, del 3 e del 9 luglio a Buenos Aires e in tutto il Paese. La stessa convocazione di elezioni anticipate esprime questo fallimento e il tentativo di deviare sul terreno della truffa elettorale la poderosa spinta rivoluzionaria di settori crescenti dei lavoratori e del popolo argentino che reclama oggi "Que se vayan todos" (che se ne vadano tutti) e "Fuera Duhalde y el FMI (via Duhalde e il FMI).

In questi mesi, il movimento piquetero, grazie all'impegno nelle sue file e alla lucidità dei marxisti rivoluzionari del Partido Obrero e alla capacità di unità e di organizzazione dispiegata dal Bloque Piquetero Nacional, è diventato l'avanguardia delle masse rivoluzionarie. La prima Assemblea nazionale dei lavoratori occupati e disoccupati, nel febbraio scorso, ha indicato la strada dell?unità del movimento operaio e fra il movimento operaio e gli atri settori del popolo argentino nella lotta contro la catastrofe economica provocata dal governo della borghesia e del FMI: "piquete e cacerola la lucha es una sola".

Questa strada, rifiutando le illusioni del cosiddetto dialogo nazionale e ogni tregua col governo, è seguita da settori crescenti delle masse: dei disoccupati che lottano per posti di lavoro veri, dei lavoratori che si oppongono alle privatizzazioni e alla chiusura delle fabbriche con l'occupazione e la riattivazione delle stesse sotto il proprio controllo e la propria gestione, seguendo l'esempio delle fabbriche Brukman e Zanon, degli insegnanti e degli studenti in lotta per difendere l?istruzione statale, dei lavoratori della sanità che difendono il posto di lavoro e il diritto alla salute per tutti, delle assemblee popolari che organizzano nei quartieri la lotta contro la disorganizzazione economica, per il diritto alla casa, contro la repressione poliziesca, ecc.

A tutti costoro, la seconda Assemblea nazionale dei lavoratori del giugno scorso ha indicato il programma dell?unica via di uscita possibile a vantaggio dei lavoratori e delle masse sfruttate: la strada dell?autorganizzazione, di un nuovo "argentinazo", "que gobiernen los trabajadores y el pueblo" (di un governo dei lavoratori e del popolo).

Questi sviluppi allarmano la classe dominante e l'imperialismo e spingono il governo a tentare la carta della repressione contro le avanguardie piquetere. Di qui l'attacco brutale del 26 giugno e l'assassinio di Dario e Maximiliano. Ma questo tentativo è stato respinto.

Lo sviluppo delle lotte, l'attacco repressivo, la risposta popolare, le elezioni anticipate annunciate dal governo, mettono oggi chiaramente all'ordine del giorno la questione centrale della rivoluzione: il problema del potere. Compiti quanto mai impegnativi si pongono a tutti i lottatori classisti e a tutti i rivoluzionari, in Argentina e nel mondo.

Cari/e compagni/e,

Progetto comunista è al vostro fianco in questa battaglia ardua ed esaltante. La vostra esperienza è preziosa per tutti coloro che nel mondo sono impegnati nella lotta contro il capitalismo e l?imperialismo e nel progetto di rovesciare il presente ingiusto stato di cose e costruire un nuovo mondo il cui sia abolito lo sfruttamento e l'oppressione: il socialismo. La vostra lotta è la nostra lotta.

Assistiamo oggi a una nuova acutizzazione della crisi capitalistica internazionale, a attacchi incessanti alle condizioni di vita e ai diritti dei lavoratori e delle masse, a ripetute minacce di guerra e di barbarie che incombono sui popoli sotto tutte le latitudini. Contemporaneamente, però, siamo in presenza di una nuova impetuosa ascesa delle lotte e all?emergere di una nuova generazione rivoluzionaria, in America latina e nel mondo. In questo scenario, sentiamo sempre più attuale ed urgente il compito di ricostruire l'unità internazionale dei lavoratori e di lavorare per rifondare lo strumento essenziale capace di guidare queste lotte al loro sbocco coerente, il potere dei lavoratori, ossia la costruzione dell?Internazionale rivoluzionaria. E? un compito che vogliamo condividere con voi, con l?obiettivo di proporlo a tutti i settori onesti che riscoprono oggi nel mondo l'attualità del programma e dell?obiettivo strategico del marxismo rivoluzionario: il potere dei lavoratori, il rovesciamento del capitalismo, la costruzione del socialismo internazionale.

Solidarietà con i piqueteros e la rivoluzione argentina
Libertà per tutti gli arrestati
Via Duhalde e il FMI
Per il potere dei lavoratori
Per l'Internazionale rivoluzionaria dei lavoratori
Hasta la victoria

Marina di Massa, 20 luglio 2002

Progetto comunista - Area marxista rivoluzionaria del PRC

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