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Villafranca (VR): bocciata mozione omofoba della lega

Una bella lezione per tutti, Verona impara

(6 Marzo 2006)

Ieri mattina, sabato 4 marzo 2006, è andata in votazione una mozione contro i PACS presso il Consiglio Comunale di Villafranca, mozione proposta dal consigliere Zorzi della Lega Nord.

La Mozione è stata respinta con 11 voti contro e 4 a favore. Anche il Sindaco Luciano Zanolli ha votato contro. Nei fatti la mozione della Lega è stata ritirata a favore di una mozione proposta da Forza Italia che fa parte della maggioranza di centrosinistra, mozione che toglieva i riferimenti ai Pacs, giudicandoli strumentali, ma che era diventata un elogio alla famiglia cattolica tradizionale.... ma anche questo tentativo è stato bocciato proprio dal voto compatto del resto della maggioranza.

Il dibattito è stato molto corretto e puntuale nel rispondere sia alla Lega che a Forza Italia e il Consiglio Comunale di Villafranca non si è fatto abbindolare da una Mozione come quella della Lega palesemente razzista ed omofoba nei confronti delle persone omosessuali e transessuali che in un imminente futuro vedranno riconosciuti i Pacs anche in Italia.

Una Lezione di civilta e di laicità dello stato e delle istituzioni ribadita da tutti i consiglieri comunali della sinistra che hanno preso la parola. Teniamo a precisare fra le cose positive emerse la messa agli atti dell'ordine del giorno anche l'ultima risoluzione del Parlamento Europeo del 18 febbraio che invita gli stati membri ad adoperarsi per bloccare tutti gli atti di omofobia nei confronti delle persone omosessuali e transessuali.

Pensiano che la risposta del Consiglio Comunale di Villafranca sia un esempio di democrazia in linea proprio con la Risoluzione del Parlamento di Strasburgo, la miglior risposta alla politica razzista della Lega che ha invaso la provincia con manifesti razzisti contro omosessuali e immigrati, la solita politica preelettorale che fa leva solo sulle paure della gente.

Crediamo che respingere la mozione della Lega prima e quella di Forza Italia dopo sia anche una risposta che ci sentiamo di segnalare al Comune di Verona e alla giunta Zanotto ricordando che mozioni simili sono state approvate nel 1995 e sono ancora li nonostante ci sia una giunta di centro sinistra che governa la città da anni, ma evidentemente per la giunta Zanotto i diritti vengono dopo il PAT.

L'aver respinto queste mozioni lesive dei diritti e della dignità di gay, lesbiche e transessuali, e di quanti convivono al di fuori della 'forma famiglia tradizionale cattolica' riporta le istituzioni di Villafranca in Europa. Tutto ciò ripristina una condizione di laicità e di apertura culturale che a partire dai diritti e non dai privilegi di santa romana chiesa conferma che i tempi stanno cambiando ma soprattutto diventa garanzia per la piena cittadinanza di tutte quelle persone che vivono, attraversano il comune indipendentemente dalle loro scelte sessuali o dalla loro origine.

Auspichiamo che quanto successo a Villafranca diventi un riferimento in positivo per gli altri comuni della Provincia.

Il circolo pink