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    A Sinistra per Savona: tra movimento, lobby, soggetto politico

    (7 Marzo 2006)

    Dopo aver tentato di rispondere, nei giorni scorsi, ad un interrogativo che ci è stato sollevato da più parti circa la nostra collocazione al riguardo delle prossime elezioni politiche, tentiamo oggi di definire un altro importante aspetto dell'identità che intendiamo assegnare alla nostra Associazione, proprio nel momento delicato in cui da essa è scaturita una volontà di partecipazione politica concretizzatasi nella formazione della lista, che si sta preparando a competere nelle prossime elezioni comunali di Savona.

    La domanda che ci viene rivolta, incontrando i cittadini nelle più svariate occasioni è, nella sostanza, così riassumibile: cosa siete, alla fine, un movimento, un gruppo di pressione, un partito?

    Rivolto così il quesito, è davvero difficile fornire una risposta “tranchant”, ma tentiamo lo stesso di elaborare una definizione sufficientemente chiara.

    Prima di tutto si tratta di ricercare una definizione, per così dire “teorica”, delle tre accezioni appena riportate, per poi verificare quale può avvicinarsi maggiormente al tipo di soggettività che stiamo costruendo.

    Un movimento è, normalmente, una aggregazione strutturata vicina, contigua, alla società civile e lontana, di conseguenza, al sistema politico, con una sua capacità d'espressione sostanzialmente “debole”, perché relativa – di norma – ad alcune specifiche “issues” che lo rendono, mutevole e transitorio.

    D'altro canto il movimento è diverso dalla lobby, che esprime la sua capacità d'espressione non esclusivamente attraverso la mobilitazione sociale (che è caratteristica peculiare, appunto, dei movimenti) ma anche attraverso diversi strumenti di pressione (senza voler assegnare a questo fatto, necessariamente, una dimensione negativa, di border – line rispetto ai meccanismi della corruzione politica, come pare essere, invece, di intendimento comune).

    Un partito, invece, pur collegato alla società è più vicino al sistema politico, avendo il compito (sul piano teorico, beninteso) di aggregare gli interessi più diversi all'interno di una visione generale, favorendone la rappresentanza a livello istituzionale.

    E' stata proprio la natura e la collocazione, sociale e politica, del partito quella che è maggiormente mutata nel corso degli ultimi anni, con l'assunzione da parte dei partiti, di una funzione specifica e pressoché esaustiva di “comitato elettorale” rivolto a promuovere (e soprattuto a conservare) una ristretta élite di professionisti della politica.

    Da questa sommaria esposizione si ravvede la peculiarità, vorrei dire l'anomalia, dell'aggregazione che “ A Sinistra per Savona” rappresenta.

    Pur essendo nata su temi di carattere locale la nostra Associazione non può essere certo definita una lobby o un gruppo di pressione: sia per la metodologia scelta nell'espressione delle proprie istanze, sia per la natura delle questioni sollevate, sia pure a livello cittadino, che oltrepassano di gran lunga il localismo, perché si tenta, sempre, di coniugare le tematiche specifiche ad una visione politica generale, chiaramente riferita ad una ispirazione complessiva che sta anche nella nostra, stessa, denominazione sociale.

    Non siamo un Partito, proprio perché rifiutiamo seccamente ciò che i partiti sono oggi, nella dimensione tutta interna all'elettoralismo e alla governabilità che ho cercato di descrivere appena sopra: pur tuttavia va riconosciuto che noi consideriamo le elezioni, e la possibile presenza istituzionale che dalla partecipazione alle elezioni potrebbe derivare, uno strumento importante della nostra battaglia, non certo per limitarci alla testimonianza, bensì per poter essere posti nella condizione ottimale per esprimere un progetto alternativo, nel nostro caso di governo della Città, del tutto alternativo a quello che esprimono i settori dominanti.

    Come possiamo, allora, sciogliere, sia pure provvisoriamente, il nodo della nostra ricerca d'identità?: la prima approssimazione che mi viene alla mente, sotto questo aspetto, riguarda la definizione di “soggetto politico”.

    Ecco: “A Sinistra per Savona” è un soggetto politico.

    Un soggetto politico che tenta di rappresentare un momento di intermediazione tra società civile e sistema politico (nel nostro caso il sistema politico savonese, ma pensiamo possa essere possibile partire da lì per crescere, anche dal punto di vista dei riferimenti geografici), usando anche le armi tipiche dei partiti, sotto l'aspetto dell'aggregazione della domanda sociale e della capacità di esprimere rappresentanza, sia sul piano politico, sia sul piano istituzionale.

    Perché pensiamo di poter rappresentare tutto ciò? Perché pensiamo di poter agire su due terreni che i partiti hanno ormai abbandonato e che, invece, è necessario continuare a perseguire: lavorare per risocializzare la politica e tentare un'opera di acculturazione politica; presentare programmi di governo, provvisti di una loro coerenza e di una loro ispirazione ideale, partendo dal concreto dei bisogni di massa.

    Questi due punti ci distinguono dai “partiti – comitati elettorali”, mentre il progetto di continuità d'azione sul piano temporale ci distingue dai movimenti: cercheremo, infatti, di dotarci di un assetto e di una capacità stabile di strumentazione politico – organizzativa, anche allo scopo di fornire un modesto, ma significativo, contributo ad una opera di riqualificazione della sinistra italiana che ci appare, nel dopo elezioni, quantomai necessaria ed urgente.

    Noi non pensiamo globalmente ed agiamo localmente, come indicava uno slogan in voga qualche anno fa, ma pensiamo ed agiamo assieme, cercando le ragioni di precise soggettività sociali, tentando di fornire loro una prospettiva di progetto e di rappresentanza politica: insomma, stiamo chiaramente da una certa parte della barricata, senza compromessi, ricercando una nostra chiara identità di lotta politica, nella società, fuori e dentro le istituzioni.

    Savona, li 6 Marzo 2006

    Franco Astengo

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