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La dura e coraggiosa lotta dei lavoratori Getronics

Un nuovo documento dei lavoratori della Getronics. Martedì prossimo sciopero generale. L'assessore al lavoro della Regione Campania Corrado Gabriele sostiene la lotta e si autoconvoca al Ministero delle Attività Produttive

(11 Marzo 2006)

Una lotta senza tregua. Una lotta coraggiosa. I lavoratori e le lavoratrici della Getronics Italia preparano la manifestazione del 14 marzo a Roma e diffondono documenti, inchieste mirate. Coinvolgono e sensibilizzano le istituzioni locali. Significativa l'iniziativa dell'assessore al lavoro della Regione Campania che insieme ai suoi compagni della Regione Puglia hanno deciso di autoconvocarsi a Roma il 14 Marzo prossimo presentandosi al Ministero. L'informazione efficace e sistematica la sta facendo da padrone. Un blog, www.bloggers.it/lavoratorigetronics, aiuta nel costruire compattezza, forza, ottimismo e determinazione nella lotta per difendere i propri diritti:informazione e lotta in piazza nonostante la completa censura sulla vertenza da parte della carta stampa e della stragrande maggioranza delle emittenti televisive. Pubblichiamo un nuovo documento firmato dai "lavoratori della Getronics":

Board of Management di Getronics NV:

sulle agenzie di stampa internazionali (l’ultima in allegato), il nostro Chairman and CEO di Getronics Klaas Wagenaar sostiene che il mangement italiano ha imbrogliato sui bilanci e sulle previsioni commerciali, provocando un danno alla corporate tale da giustificare una significativa riduzione del capitale sociale della Getronics Italia S.p.A. e la successiva intenzione di vendita.

Evidentemente l’abilità di Schisano per aver ridotto l’organico da 3000 dipendenti a 1700, fatto crollare il fatturato da 500 milioni di euro a 200 milioni di euro e causato perdite nel triennio di 200 milioni di euro non è stata ancora del tutto apprezzata. Tutto sommato rimangono ancora 1700 lavoratori da sistemare e 200 milioni di fatturato da distribuire secondo le logiche contenute nel documento dei lavoratori.

Infatti, dopo le dimissioni di Roberto Schisano e del Direttore Finanziario, decisioni come l’ultima organizzazione aziendale, sempre la stessa perché squadra che vince non si cambia, ed il reintegro di Schisano come consulente, lasciano prevedere un fausto avvenire per i reduci del piano industriale triennale del nostro illustre manager.

Sembra che anche la Compagnia delle Opere sia intervenuta nelle disposizioni organizzative a nome della Santa Sede ed abbia raffreddato i numerosi consulenti e managers, made in CdO, che asseriscono di aver visto Wagenaar lacrimare al pensiero del destino dei lavoratori per i brillanti risultati conseguiti da Schisano. Come è noto la Chiesa è molto cauta su questi fenomeni, molto spesso frutto della suggestione dei fedeli. Comunque, se i fatti verranno comprovati, è certo che il Santo Padre non si opporrà all'istruzione della pratica per la beatificazione.

E comunque è fisiologico che in ogni Azienda vi sia una piccolissima e sparuta minoranza di 1700 lavoratori , oltre ai 1300 espulsi che si fregiano del titolo nobiliare di esser precari in questa Italia,
al punto da non rientrare in nessuna statistica dei risultati del nostro buon Governo della romantica casa delle libertà degli italiani. Hanno compreso finalmente appieno il concetto della libertà folgorati da Schisano, molto noto in Italia, manca solo la foto segnaletica, e sembra addirittura che Attila sia un po’ incavolato della sua ormai sbiadita immagine davanti a cotanto personaggio.

Sicuramente i 300 milioni di fatturato andati in fumo, insieme ai diversi milioni di euro devoluti a Schisano, ai suoi costosi consulenti ed alle società collegate ai suoi attuali managers, devono essere, considerati i risultati, opportunamente giustificati a tutti i soggetti interessati diretti ed indiretti.

Qualcuno dovrà spiegare e chiarire perché non è intervenuto dai primi chiari segnali di malagestio per orientare la conduzione dell’Azienda a favore di managers meno tristemente noti di Schisano e perché non si è proceduto alla sostituzione del titolare dello sviluppo business, al secolo Piero Serra, manifesto ciambellano del nulla ed avanzo di segreteria.

Ma alla costruzione di uno stato competitivo e moderno bisogna pure contribuire, anche i lavoratori specializzati del settore ICT devono pagare il pegno per un futuro del Paese che ignora l’informatica, una fonte primaria di energia in altri Paesi del terzo Mondo, per preferire il riciclaggio dei rifiuti.

E’ il momento del bilancio dei lavoratori ex-Olivetti, non più rinviabile e dell’analisi di una paradossale situazione che ha mortificato la storia e la cultura che ha fatto scuola in tutto il mondo e che qualcuno pensa di aver comprato solo per potersi fregiare di diventare una multinazionale.

Signor Wagenaar abbiamo lottato e siamo venuti in Olanda un anno fa, con i nostri sudati soldi, per chiarirle i risultati fallimentari del 2004 ed anticiparle quelli del 2005, ma lei dall’alto della sua visione strategica del business ha continuato rafforzando l’attuale management italiano.

Adesso, dimostri la sua qualità di manager alle istituzioni in copia ed a noi, che abbiamo con largo anticipo previsto situazioni puntualmente avvenute.

Pensiamo di avere idee più chiare per il nostro futuro, in virtù anche di un passato illustre, ma abbia almeno l’umiltà di assumersi le proprie colpe senza cercare di pulirle scaricandoci ancora una volta alle amorevoli cure del suo inqualificabile complice.

Questa volta non dovranno essere i lavoratori a pagare, ma chi con complicità ed omertà ha assistito a questo scempio.

Vi chiediamo di chiarire i vostri piani di rilancio ai rappresentanti istituzionali con la seguenti e doverose premesse per inquadrare meglio la situazione:

1- Avete rilevato gratuitamente la più grande rete di laboratori di Ricerca al Sud a valle di un finanziamento statale di 800 miliardi. Quando tutti ragionevolmente aspettavano una ricaduta industriale ed occupazionale voi avete adottato lo sterminio chiudendo la ricerca e riducendo l’occupazione al Sud da 800 unità a circa 200.

2- Avete ricevuto un prestito di 200 milioni di euro dalla consociata italiana e ci piacerebbe sapere come li avete spesi con Schisano e quanto eventualmente ci rimane come credito. Vogliamo che alle nostre Istituzioni finora latitanti, vedi interpellanze allegate, spiegaste le vostre strategie..

Cari Presidente del Consiglio e Presidenti di Camera e Senato Vi invitiamo al confronto il 14 Aprile al Ministero delle Attività produttive dove per l’ennesima volta spieghiamo le nostre ragioni e per capire una volta per tutte se siete dalla parte di chi vive lavorando o di quelli che rubano vivendo! Se per impegni istituzionali siete impossibilitati magari possiamo confrontarci pubblicamente in qualche rete televisiva che vivaddio non mancano come i supermercati.

Caro Presidente della Repubblica, confidiamo molto in lei persona seria di sani principi e che ama come noi il nostro Paese, pensiamo però che anche lei debba dare il suo contributo spiegando ai Prefetti quali siano i veri attentatori dell’ordine pubblico,

I lavoratori Getronics Italia (Ex Olivetti)

NINO STELLA

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