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30 anni dal golpe fascista in Argentina

24 marzo 1976 - 24 marzo 2006: 30.000 presentes - ahora y sempre - no al imperialismo

(26 Marzo 2006)

Nella notte del 24 marzo 76 in Argentina un golpe fascista capeggiato da Agosti (capo dell'Areonautica), Videla (capo delle forze armate), Masera (capo della Marina) poneva fine al governo di Isabelita Peron ed avviava il cosiddetto Piano di Rinascita Nazionale.

Alla vigilia del golpe l'Argentina viveva una situazione sociale esplosiva.
Da un lato, la crisi economica e l’altissimo grado di corruzione politica; dall'altro, la nascita e la crescita di movimenti di lotta, armati e non, in tutto il paese.

Di fronte a questa situazione il capitalismo internazionale aveva la necessità di imporre una stretta repressiva per riuscire a garantire i propri investimenti e i propri profitti. A questo proposito basti pensare al ruolo di appoggio alla dittatura esercitato non solo dal FMI, dalla BM e dall'imperialismo USA, ma anche dall'imperialismo italiano (Fiat in testa).

Furono anni di violenza e repressione di stato che si svolsero sotto lo sguardo compiacente dei governi occidentali occupati a far finta di non vedere.
Con quella repressione brutale lo Stato fece sparire nel nulla 30.000 militanti, attivisti e semplici simpatizzanti, ne costrinse milioni alla fuga e all'esilio, sequestrò i bambini dei desparecidos e li “regalò” alle famiglie dei militari quale ricompensa del loro sporco lavoro.

Cancellò, di fatto, una intera generazione di lottatori sociali.
Questo immenso campo di sterminio fu reso possibile anche grazie a coloro che per non avere guai nascosero la testa sotto la sabbia durante gli anni della dittatura e che, successivamente, acconsentirono alla concessione dell'amnistia e dell’impunità tramite le cosiddette leggi “del punto final” e della “obedienca debida”.

Oggi rendiamo omaggio a quella valorosa parte del popolo argentino che non abbassò la testa di fronte al fascismo e all'imperialismo.
A questa generazione di lottatori che ci è stata di esempio per il suo coraggio e la sua voglia di vivere va il nostro ricordo e il nostro impegno a proseguire sulla stessa strada, cioè sulla strada della lotta contro ogni ingiustizia, contro ogni oppressione, per la liberazione.

Comitato di Solidarietà con i Popoli dell'America Latina (CSPAL)

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