">
Posizione: Home > Archivio notizie > Stato e istituzioni (Visualizza la Mappa del sito )
(6 Aprile 2006)
E' del tutto evidente che la proposta di Berlusconi di togliere l'ICI sulla prima casa , per come è stata annunciata, è innanzi tutto un messaggio propagandistico.
Ciò non significa che, una volta fatta, essa non vada presa sul serio. Innanzi tutto perchè non rappresenta una novità nel dibattito politico. Giacciono, infatti , da anni in Parlamento proposte di legge di Rifondazione Comunista che propongono analoga abolizione.
Esse sono state, però, ignorate sia dal centro-destra che dal centro-sinistra nonostante che tutti abbiano sempre riconosciuto , sin dalla sua introduzione come ISI, oltre 14 anni fa, che tale imposta, specie sulla prima casa è iniqua in quanto colpisce un diritto primario dei cittadini.
Essa avrebbe un senso solo in caso di tassa di scopo- e pertanto straordinaria e limitata nel tempo - destinata esclusivamente alla costruzione di nuovi alloggi sia pubblici a basso costo d'affitto o a canone sociale ovvero ad agevolazioni per chi sceglie la proprietà.
Il maggior onere per lo Stato a copertura dei minori introiti dei comuni, valutato in 2,5-3 miliardi di Euro non è tale da rendere impossibile l'abolizione dell'ICI sulla prima casa. Si tratta però di capire da dove verranno i fondi necessari per garantire ai comuni, già falcidiati dai tagli di questi anni, le risorse necessarie per realizzare i servizi di cui hanno bisogno i cittadini .Ed è anche questo aspetto, delle fonti di finanziamento dove c'è il buio più assoluto , che rende la proposta di Berlusconi improvvisata e al momento poco credibile.
A mio parere però ci sarebbe una fonte certa cui reperire le risorse necessarie. Basterebbe utilizzare il 20% delle spese militari, riducendo quelle delle nostre missioni all'estero( Iraq innanzi tutto) , le spese per il mantenimento delle basi americane nel suolo italiano e costruire qualche missile, nave, fregata, caccia o portaerei in meno. Ciò peraltro non sacrificherebbe il nostro diritto alla difesa visto che il bilancio della difesa è quello che è costantemente aumentato in questi anni di riduzione invece della spesa pubblica per il sociale, per la scuola , la sanità e la cultura. Su questo penso debba riflettere anche l'Unione qualora dovesse vincere le elezioni.
Penso infine che, qualora alle elezioni dovesse prevalere il centro-destra, i cittadini dovrebbero pretendere l'abolizione dell'ICI e visto che Berlusconi ha detto che i soldi che servono si trovano facilmente, pretendere che ciò avvenga da subito, prima del pagamento della prima rata del 2006.
E se non lo decidesse il governo, lo decidessero d'iniziativa gli stessi cittadini.
Lucio Costa
Cadoneghe
7610