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Uno dei due ha la dentiera

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(30 Luglio 2012) Enzo Apicella

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(Il saccheggio del territorio)

Genova: Acquasola senza fine

(8 Aprile 2006)

A marzo è ripartita la campagna mediatica sull’Acquasola, ovviamente per pubblicizzare gli obbiettivi “irrinunciabili” del Sindaco Pericu, dell’assessore all’urbanistica Gabrielli e di tutti i loro accoliti che all’interno dell’Amministrazione comunale sostengono la subordinazione dei parchi e in generale degli spazi pubblici alle esigenze degli affari, disegnando una città sempre meno vivibile. Insieme è partita la campagna postale della Genova Parcheggi, che, mandando a casa ai cittadini depliants multicolori tenta di spacciare il progetto del parcheggio dell’Acquasola come cosa fatta mentre l’Ansaldo ha ripreso a costruire le sue recinzioni illegali, questa volta nottetempo.

Che l’Assessore Gabrielli sia mortalmente offeso e allibito per le accuse di conflitto di interesse rivoltegli giovedì in Giunta è ben poca cosa di fronte ai sentimenti di noi cittadini che siamo costretti a subire lo scippo della nostra città proprio sotto i nostri occhi. Noi, sì, siamo allibiti che una Giunta “di sinistra” (che dovremmo votare alle prossime elezioni perché in teoria dovrebbe garantirci una città a misura d’uomo) ci spacci come condizione necessaria e imprescindibile per la pedonalizzazione del Centro, la costruzione di parcheggi sotto il Parco. Invece di parcheggi a corona fuori dal centro parcheggi a corona ma in pieno centro. E siamo, si, anche allibiti e scandalizzati che in tutti questi anni, invece di preservare, ripristinare e migliorare la rete ferroviaria cittadina, il servizio dei mezzi di trasporto pubblico, il verde, questa giunta si sia buttata a capofitto in “grandi opere” assolutamente inutili e che fanno della nostra città un eterno cantiere. Che senso ha una fermata della metro a Corvetto quando già c’è a De Ferrari e dove si troveranno i soldi se già ora si inventano tutte le acrobazie possibili pur di effettuare continui prelievi dalle nostre tasche (vedi l’Ici) ?! Si cementifici con infinito disprezzo e incuria in un’ottica di sfruttamento irresponsabile il poco verde di cui la nostra città dispone per privilegiare la seconda e la terza macchina dei cittadini residenti a scapito di chi non ne ha, o ne ha una sola o la tiene per lavoro e si ritrova a pagare alla fine della giornata, costi esorbitanti solo per posteggiarla.

Noi cittadini, oltre che allibiti e scandalizzati siamo anche mortalmente offesi, proprio come l’Assessore Gabrielli, ma ovviamente per altre ragioni. Pin particolare per come ci si prende continuamente per il sedere… Devo dire che con i finanziamenti per il G8 i nostri amministratori si sono proprio sbizzarriti. Certo, qualche miglioria era impossibile non farla, ma a parte il rifacimento di alcune facciate e di alcuni manti stradali hanno privilegiato gli angoli della città-vetrina a beneficio dei commercianti e a discapito di tanti vicoli e passaggi non troppo visibili, che naturalmente si sono ben guardati dal restaurare.

Dopo il G8 e prima delle elezioni il nostro Sindaco Pericu è volato a Porto Alegre e lì deve aver avuto un a strana illuminazione, perché, al suo ritorno, si è lanciato nella privatizzazione di spazi importanti. Ad esempio la Loggia di Banchi, che è stata forse l’unica lotta che i cittadini hanno fatto perdere alla coppia Pericu-Gabrielli, ma che ci è comunque costata anni di volantinaggi, assemblee, manifestazioni e ricorsi legali. Oppure le strade: un po’ ovunque sono sorti cancelli senza che nemmeno i residenti ne venissero informati ma sempre in nome di una fantomatica sicurezza, peraltro spesso non richiesta dai residenti ma imposta per favorire le velleità di alcuni negozianti e notabili di turno. Oppure - è il caso del’Acquasola - parchi pubblici cittadini da sventrare per costruirci parchi-macchine.

Dobbiamo purtroppo constatare che in realtà questa amministrazione non ha alcun serio progetto di pedonalizzazione del centro, di organizzazione della viabilità, di realizzazione di una città più vivibile. Ciò che conta è utilizzare ogni angolo di Genova come mezzo per far girare il denaro e permettere ai soliti noti di arricchirsi a nostre spese. Oggi sono le zone blu, forse domani ci si chiederà anche di respirare a pagamento.

Noi, sì, siamo mortalmente offesi che dopo due anni di battaglie per difendere l’unico parco pubblico del centro dalle incursioni di Genova Parcheggi e Ansaldo con le loro catramazioni, le loro recinzioni, i loro posti-macchina nel parco, gli accordi presi con il Comune scippati continuamente, dobbiamo constatare che le uniche cose che il Comune vuole difendere sono gli interessi delle solite lobbies cittadine.

Su Il Lavoro un giornalista avanzava di recente qualche dubbio sull’opportunità di toccare l’equilibrio estetico-ambientale del parco e sosteneva che una città intelligente dovrebbe ragionare su tutto ciò senza lasciarsi imporre decisioni piovute dall’alto. Peccato che ai cittadini, su tutto questo non sia mai stato chiesto il loro parere e ai pochi o ai molti che si oppongono non venga data voce.
Noi non smetteremo di lottare perché questa città non venga ulteriormente martoriata e invitiamo, i cittadini, i giornalisti non imbavagliati o non asserviti e coloro che nell’amministrazione hanno ancora a cuore il benessere collettivo a unirsi alle nostre voci per bloccare coloro che per interessi di parte vorrebbero continuare a lucrare sulla pelle di tutti noi.

Jeanne Vazzoler
Comitato per la difesa del Parco dell’Acquasola
tratto da: Resistenze - Foglio di organizzazione sociale di Progetto Comunista Sinistra Prc

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