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(3 Ottobre 2010) Enzo Apicella
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    No-Tav, no destra. Miracolo in Valle di Susa

    Dopo la lotta il voto: boom di Prc e Verdi-Pdci nei paesi dello scontro con la politica e la polizia

    (14 Aprile 2006)

    Cominciarono gli uomini delle caverne a Vaie e Villarfocchiardo, seguiti dai pastori e dagli agricoltori neolitici, quindi fu la volta i palafitticoli di Avigliana e Trana. Le prime fortificazioni si debbono ai Liguri e ai Celti, finché arrivarono i Romani. Molte divinità, miti e culti diversi si passarono il testimone fino ad arrivare ai giorni nostri. L'unico mito che non passato in questa stretta via tra i monti è il Mito della Modernità, fatto di cemento e trafori, di prepotenza politica e ideologia astratta. Se arrivando da Torino guardi a sinistra, verso l'alto, resti incantato dall'imponente Sacra di San Michele, luogo magico in una terra di magia bianca e nera. E' la porta d'ingresso della Valle di Susa, rude, colta, caparbia. Qui abitano persone "toste" che pretendono attenzione e rispetto, che non demordono e non dimenticano. Anche nel segreto dell'urna, domenica e lunedì, i valsusini hanno voluto mandare un segnale netto a chi «invece di confrontarsi con questo territorio preferiscono ponzare da Roma o da Torino». La Valle, la bassa Valle, quella No-Tav, quella dei presìdi e degli scontri fisici con la polizia e politici con la politica, non ha dimenticato chi ha accettato di ascoltarla e chi invece ha provato a calpestarla: "Sarà düra", avevano promesso. E lo scrutinio delle schede non delude le attese. Sarà düra per molti. I valsusini sono andati in massa a votare, si sono schierati con l'Unione ma hanno dato la loro preferenza a Rifondazione e all'alleanza Verdi-Pdci. Così al Senato e così alla Camera. Sarà düra anche, e soprattutto, per i Ds ad alta velocità. Dunque, tutta la bassa Valle si è spostata a sinistra. Comuni medi, piccoli e piccolissimi amministrati dal centrosinistra ma con un voto oscillante, alle politiche e alle regionali, verso destra. Questa volta non c'è stata storia e la destra è uscita a pezzi, nonostante Forza Italia rivendichi di essere ancora, qua e là, il primo partito. Qualche numero per capire il terremoto politico valsusino. A Bussoleno, uno dei centri più importanti, Rifondazione comunista è il primo partito, così come a Condove, San Giorio e Baie. Luoghi in cui la somma dei voti del Prc e Verdi-Pdci sfiora o addirittura supera il 40% e dove i Ds arrancano, tramortiti dall'emorragia. A Mompantero, il «paese del ponte» dove la comunità No-Tav fu aggredita dalle forze dell'ordine, i Verdi raccolgono il 19,5% e il Prc il 19,3%, mentre Forza Italia cade al 16,1%, An al 9,2% e i Ds non vanno oltre l'8,8%. A Venaus, là dove la Tav avrebbe dovuto scavare il tunnel sperimentale, i Verdi sono al 27,5%, Rifondazione al 10,6 e i modernisti Ds precipitano al 3%. Ad Avigliana le destre crollano dal 47 al 40% mentre i voti di Prc e Verdi-Pdci superano quelli dei Ds di 3 punti. A Giaglione Verdi-Pdci al 19,3% e Prc al 16,6%, a Novalesa Verdi- Pdci al 22,1% e Prc al 13,9%. Secca vittoria della sinistra del centrosinistra anche a S. Antonino dov'è sindaco il motore della lotta No-Tav, Antonio Ferrentino che è anche presidente della Comunità montana Bassa Valle. Nell'alta Valle, non toccata dalla Tav e dal connesso conflitto sociale e il cui presidente è un leghista, tutt'altra musica: vince la destra a man bassa; a Sestriere, capitale olimpica, Forza Italia al 36,6%, An al 18,7% e Udc al 7,8%. Prc al 5,5%, Verdi all'1,4%, Ds al 6,6%% e Dl al 5,5%%. «Solo chi non conosce questo territorio e non si prende la briga di parlare con chi si batte per il futuro dei propri figli è rimasto sorpreso», ci dice Antonio Ferrentino. «Sono quattro mesi che lo ripeto: ci sarà un travaso di voti e ognuno raccoglierà quel che ha seminato. Così è stato. Avevo solo paura di una voce che parlava di astensionismo di massa per protesta. Mi sono battuto - continua - perché si percorresse una strategia opposta, andiamo tutti a votare e ognuno scelga chi premiare. Altro che popolo bue, questo è un terrotorio forte dove vive e lotta gente responsabile che è andata in massa alle urne, ha votato per l'Unione premiando i partiti che con coerenza si erano battuti al fianco della Valle contro l'alta velocità e il definitivo scempio del territorio». Pensi che il tuo partito, i Ds, farà buon uso di questo messaggio? «Mi auguro di sì. I partiti, il mio per primo, si devono rapportare con il territorio. Qualcuno dei Ds è venuto in Valle, ha parlato con noi, ha capito le nostre ragioni». Che pena quei vertici istituzionali che trattavano con fastidio e arroganza la comunità valsusina e i suoi rappresentanti. Non fa nomi, Ferrentino, non cita la presidente della regione Mercedes Bresso né il sindaco di Torino Sergio Chiamparano, ma insiste sul merito - democrazia, partecipazione dei cittadini alle scelte - e denuncia «chi si nasconde dietro un malinteso concetto di modernità» che calpesta diritti e passioni, dunque calpesta la democrazia: «Anche con il voto questo territorio ha mostrato la sua voglia di fare politica e io trovo questo fatto entusiasmante. Qui si facevano assemblee con 30 persone, dentro la lotta abbiamo organizzato un "forum dei cortili" a cui hanno partecipato in più di mille e cinquecento. Si fermino a riflettere, il centrosinistra e le istituzioni, prima di fare altri danni. Perché la storia della lotta contro la Tav è tutta in piedi». Sarà düra.

    LORIS CAMPETTI - Manifesto, 12.4.06

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    Commenti (2)

    Alta valle..

    Nell'alta Valle, non toccata dalla Tav e dal connesso conflitto sociale e il cui presidente è un leghista, tutt'altra musica
    scritto come è scritto il manifesto fa torto al presidente della CMAVS che oltre ad essere un notav impenitente, non è stato candidato dal suo partito proprio per questa sua idea e che il suo consiglio di comunità sta cercando in tutti i modi di far fuori.
    mentre con buona probabilità, l'alta valle ha votato contro una sinistra rea (e quanto meno parafulmine in quanto attualmente in carica nella città di torino ed alla regione piemonte) di una gestione torinocentrica dell'evento olimpico che ha visto in alta valle solo danni e disagi a fronte dei molti eventi organizzati a torino (premiazioni comprese).

    (14 Aprile 2006)

    NoTav Valsusa

    notav.valsusa@gmail.com

    il voltafaccia del Prc...

    Care-i compagne-i,
    che cosa c'è di vero che,con l'accordo per Torino,il Prc si sarebbe rimangiato l'impegno preso con la valle ed abbia voltato le spalle a chi gli ha dato fiducia con il voto?

    Nell'ultimo Cpn del 22-23 aprile scorso la notizia è stata in parte smentita dal comp.Gianni Favaro ma,al di là della fiducia,tra compgne e compagni ancora mi rimane qualche dubbio.

    Mi mancano informazioni di "prima mano"sulla reazione delle cittadine e dei cittadini della Valle e delle altre forze politiche che,grazie a quella lotta,sono state premiate.

    Grazie,
    saluti comunisti

    (8 Maggio 2006)

    Giorgio Bendelari

    bendelari@tiscali.it

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