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(13 Aprile 2006)
Sul piano nazionale è stata una tirata da spavento, fino alle ultime 60 sezioni elettorali, la vicenda era in bilico alla Camera, mentre al Senato Berlusconi e soci sembravano proprio avercela fatta, superando di un senatore le forze dell’Unione.
Ed invece alla fine il risultato è andato bene: vittoria alla Camera – che con il premio di maggioranza significa una settantina di deputati in più della casa delle libertà - vittoria al Senato, dove grazie ai voti degli italiani all’estero, il risultato si rovescia e l’Unione passa avanti di due senatori.
Per ora sorvoliamo le valutazioni sulla complessità del voto, ci torneremo con maggiori elementi.
Rifondazione conquista oltre 2,5 milioni di voti pari al 7,4%, ottenendo 41 deputati e 27 senatori, ben oltre ogni aspettativa.
Si è trattato comunque di una chiamata alla mobilitazione generale, con il voto massiccio di settori di popolazione tradizionalmente astensionisti.
Nel Veneto il dato è ancor più evidente, qui le spinte egoistiche, le paure solleticate da Berlusconi, la vulgata populista, violenta e radicalmente antipolitica, ha fatto il pieno.
La vandea ha consegnato un Veneto oltre il 57 % dei votanti alle destre; la sinistra non raggiunge il 40%, con un arretramento preoccupante anche rispetto alle elezioni regionali.
In questa situazione di scontro “di civiltà”, il voto a Rifondazione Comunista nel Veneto, segna un incremento significativo; al senato conquistiamo 144.502 pari al 4,93%, con un +1,5 rispetto alle regionali dello scorso (Verona 4,21%, Vicenza 3,88%, Padova 4,45%, Rovigo 7,6%, Venezia 7,2%, Treviso 3,95%, Belluno 5,6%).
Alla camera invece constatiamo un altro dato assai significativo che deve farci riflettere, ovvero il massiccio afflusso del voto giovanile alla lista Ulivo e al candidato Prodi.
Il voto PRC ne viene penalizzato.
Nella Circoscrizione Veneto 1 (Verona, Vicenza, Padova e Rovigo) Rifondazione raggiunge 3,42% con 65.630 (Verona 18.981 3,27% Vicenza 16.449 2,97 Padova 20.835 3,39% Rovigo 9.365 5,42%); nella Circoscrizione Veneto 2 (Venezia, Treviso, Belluno), le cose vanno meglio e Rifondazione raggiunge 58.451 4,63% (Venezia 33.613 5,9%, Treviso 18.099 3,26%, Belluno 6.739 4,86%)., Nessun trionfalismo, il paese non ha reagito con forza a cinque anni di Berlusconi, ancora troppi settori di popolazione che materialmente vivono con gravi disagi, hanno dato ascolto alle voci più retrive, ancestrali, bigotte invece che schierarsi “naturalmente” a sinistra.
Nel Veneto per Rifondazione il quesito rimane sempre lo stesso: una parte significativa del territorio si conferma impermeabile alle nostre proposte, ai nostri valori e questo diventa drammatico a fronte di una scarsissima presenza organizzata del partito.
Che fare? Possiamo tirar solo un sospiro, prima di immergerci nuovamente nel “gorgo”.
PRC del Veneto
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