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Stefano Gugliotta

Stefano Gugliotta

(11 Maggio 2010) Enzo Apicella
Dopo che le tv hanno trasmesso il video di Stefano Gugliotta che viene pestato immotivatamente dalla polizia e poi arrestato per "resistenza a pubblico ufficiale", il capo della polizia Manganelli "dispone una ispezione".

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Bologna: ancora un accusa di associazione sovversiva

questa volta contro le lotte degli studenti

(19 Aprile 2006)

Di seguito l'appello a cui chiediamo di aderire a tutti: singoli, collettivi, centri sociali, reti di movimento, associazioni, partiti, sindacati...

Ancora una volta la Procura di Bologna, nella persona del PM Paolo Giovagnoli, colpisce con l'aggravante dell'eversione chi pratica lotte sociale in città. Un'aggravante figlia delle leggi speciali dei primi anni ottanta, e dunque di un contesto sociale e politico completamente diverso da quello attuale. Un'aggravante il cui uso, negli ultimi mesi, sta determinando a Bologna una situazione unica in Italia.

Un'aggravante che peraltro la stessa Corte di Cassazione ha già respinto due volte negli ultimi mesi in situazioni analoghe, chiarendo, speriamo definitivamente, il concetto per cui le iniziative di lotta politica, anche radicali ma sempre portate avanti alla luce del sole, non hanno nulla a che vedere con la categoria dell'eversione.

In questo caso però Giovagnoli pare aver superato ogni limite: l'accusa di eversione colpisce 9 studenti "colpevoli" di un'iniziativa di autoriduzione alla mensa universitaria, svoltasi peraltro in modo assolutamente pacifico e senza incidenti di alcun tipo. Un'accusa formulata solo sulla base del fatto che gli studenti avrebbero "lasciato intendere" di poter danneggiare la mensa se gli fosse stata impedita l'autoriduzione (formula utilizzata dallo stesso Giovagnoli e addirittura smentita anche dagli stessi rapporti degli agenti DIGOS).

Un'accusa che non è limitata all'episodio in sé e agli studenti denunciati, ma va a colpire il collettivo della Rete Universitaria, definito come associazione politica che si muove con finalità eversive.

La gravità e l'assurdità di simili accuse sono sotto gli occhi di tutti. Le mobilitazioni e le prese di parola contro questo folle teorema giuridico devono essere le più forti ed allargate possibile.

Non è in gioco solo la sorte di 9 studenti o di un collettivo, ma la possibilità stessa di praticare conflitto sociale senza essere accusati di eversione.

Per questo esprimiamo solidarietà a chi è stato colpito, in maniera assolutamente immotivata, dall'aggravante dell'eversione dell'ordine democratico.

Rete Universitaria - Bologna
reteuniversitari.bo@inventati.org

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