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Dignità operaia

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(9 Marzo 2012) Enzo Apicella
Oggi sciopero generale dei metalmeccanici convocato dalla Fiom e manifestazione nazionale a Roma

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GETRONICS ACQUISTATA DA UNA CONSORTERIA FINANZIARIA

Un ramo "produttivo" di GETRONICS sarebbe stato acquistato da un gruppo finanziario-assicurativo di Arezzo

(22 Maggio 2006)

La Getronics, la filiale italiana della multinazionale informatica olandese venduta simbolicamente per un euro(la notizia diffusa dal Sole 24 Ore)

Alla vigilia della manifestazione prevista il 23 Maggio prossimo in Olanda sono accaduti fatti e coincidenze alquanto sospette. Avevamo dato la notizia in un post precedente che vi erano stati incontri "riservati" a Roma tra alcuni sindacalisti nazionali ed il "responsabile dei rapporti sindacali" Getronics Valdameri in un noto ristorante. Un incontro che era servito a "raffinare" il cosiddetto piano industriale. Nello stesso tempo si terrorizzavano i lavoratori e le lavoratrici Alchera, Sume ed Education-lab, facendo mancare loro i salari, annunciando la presentazione dei "libri in tribunale" mentre alcune società controllate dal presidente Innotech Corba Colombo acquistava azioni e "rami aziendali" con il chiaro intento di incassare liquidità e mollare le perdite. Intanto si aprivano le inchieste della magistratura, la guardia di finanza indagava su Soveria Mannelli turbando il sonno di molti noti personaggi, i capitani coraggiosi. La base dei lavoratori e delle lavoratrici della Getronics intanto si mobilitava, denunciava illegalità e malaffare. I capetti locali, intanto, si preoccupavano di attivare iniziative per "controllare" alcune rappresentanze sindacali aziendali. Con una "delicata" vertenza in corso alcuni sindacati nazionali e territoriali si preoccupavano di indire elezioni per avere "nuove" e più malleabili RSU. I sindacati nazionali facevano circolare voci, disinformazioni che avevano il chiaro obiettivo di dividere i lavoratori e le lavoratrici. Alcune sedi venivano "rassicurate". Non chiuderete - dicevano i galoppini - Addirittura venivano diffusi sulla rete deliranti comunicati firmati dai "veri lavoratori getronics" quelli che miseramente avevano concesso culi e cervelli a Schisano ed ai kapetti, si sono trasformati in "delatori", vessatori, mobber aziendali. Bracci armati filopadronali che difendono i propri privilegi. Nei giorni scorsi alcuni "padroncini" e delegati filopadronali hanno messo all'indice i collettivi dei lavoratori e dei lavoratrici che in questi mesi hanno avuto il coraggio di denunciare le illegalità. Lavoratori accusati di "irresponsabilità" e di estemismo. I filopadronali rivendicavano e teorizzavano che non bisognava disturbare i "manovratori" ovvero bisognava concedere deleghe in bianco agli avvocati, sindacalisti nazionali e vertici aziendali.Gli scioperi e le manifestazioni sono state banalizzate o ridicolizzate. I fatti hanno dato ragione a chi si sta ribellando. Alla vigilia della marcia in Olanda,Sabato è stata diffusa una notizia dal giornale della Confindustria. Un ramo "produttivo" della Getronics sarà venduto ad una consorteria di finanzieri, dei veri e propri ricottari i quali culturalmente si comportano da sempre come i ricottari descritti dall'inchiesta giornalistica "Reporter" andata in onda domenica scorsa su Rai 3. Vi presentiamo il biglietto da visita dei presunti nuovi acquirenti del "ramo aziendale" Getronics. Altri vessatori. Addirittura controllano con le telecamere i lavoratori o li trasferiscono per "punirli". Alcuni lavoratori e lavoratrici di quella azienda ci hanno inviato le prime doumentazioni. Annunciano di inviarci altre documentazioni interessanti. Leggete il testo integrale dell'interrogazione parlamentare presentata qualche mese fa dall'onorevole Falomi che provvediamo a pubblicare. Altri lavoratori quelli della NoiCom acquistati da Eutelia hanno subìto addirittura atti di censura. I finanzieri-assicuratori di Arezzo hanno addirittura chiuso il loro blog www.noicomworkers.splinder.com così come è successo ai lavoratori e alle lavoratrici Getronics. A questo punto nessuno si deve sentire garantito. Sia quelli che sono stati "caricati" sui centri di costo del "ramo produttivo" che sarebbe stato venduto a seguito di un presunto "accordo preliminare" sia quelli che rimarrebbero in Getronics. Il Giornale della Confindustria tirerebbe in ballo anche Olivetti Ricerca. Bisogna agire. Occupare subito le filiali!! Indire subito scioperi spontanei. Tirare fuori le "carte" e le documentazioni "calde". Affidarsi ad avvocati penalisti e civilisti e preparare esposti in Procura e procedure d'urgenza ai sensi dell'articolo 700 del codice di procedure civile. Una procedura mai adottata dagli avvocati del sindacato. Lo scontro, insomma, si fa duro. L'attendismo potrebbe essere fatale per il futuro dei lavoratori e delle lavoratrici Getronics.

L'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE :

Atto n. 3-02329
Pubblicato il 7 novembre 2005 Seduta n. 888FALOMI - Al Ministro delle attività produttive. -
Premesso che:
il gruppo Eutelia è una società di telecomunicazioni e servizi IT che impiega circa 550 lavoratori presso le sedi di Arezzo, Roma, Torino e Milano, quotata presso l’indice borsistico del nuovo mercato dal 20 gennaio 2005;
il gruppo suddetto nasce dall’acquisizione di EdisonTel da parte della società Plug It, avvenuta il 1° gennaio 2004;
il 2 marzo 2004 Plug It Spa cambia nome in Eutelia Spa, completando così l'unione tra Plug It ed Edisontel;
nello stesso anno il Gruppo acquisisce l’80% di Nts (società quotata al nuovo mercato e operante nel settore dei media e Internet) ed il 71,5% di Noicom;
nei primi mesi del 2005 Eutelia incorpora le società New Dial s.p.a. e Voiceplus Italia s.r.l.;
contestualmente alle acquisizioni realizzate, la direzione aziendale ha posto in essere una serie di azioni vessatorie nei confronti delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori stessi, tra cui l’installazione di telecamere nei corridoi in dissenso con le organizzazioni sindacali, l’adozione di un nuovo istituto di reperibilità più oneroso per i lavoratori;
nel secondo trimestre 2005 la direzione aziendale ha imposto con il dissenso delle organizzazioni sindacali il trasferimento di 12 lavoratori dalla sede romana alla sede centrale di Arezzo, preannunciando altri ulteriori 29 trasferimenti entro la fine del 2005;
la motivazione addotta relativamente ai trasferimenti è stata quella dell’ “efficientamento” delle attività, tuttavia l’azienda ha offerto al personale da trasferire un incentivo all’esodo pari a due mensilità, per incoraggiarlo ad abbandonare definitivamente l’azienda;
considerato che:
i dati del bilancio consolidato di giugno 2005 non sono in linea con il piano industriale;
le organizzazioni sindacali reclamano uno scarso livello di informazione circa le strategie future del gruppo, ed hanno in più occasioni espresso la loro preoccupazione;
l’articolo 25, comma 4, del contratto collettivo nazionale di lavoro per le imprese esercenti servizi di telecomunicazione dispone che “I trasferimenti collettivi formeranno oggetto di preventiva comunicazione alle organizzazioni sindacali stipulanti e, a richiesta delle stesse, di esame congiunto”,
si chiede di sapere:
se il Governo sia informato della situazione della Eutelia Spa e delle tensioni esistenti con le organizzazioni sindacali e con i lavoratori e le lavoratrici;
se il Governo non intenda accertare la correttezza, il senso e la direzione di marcia delle numerose acquisizioni di aziende che dal 1994 ad oggi sono state completate da Eutelia Spa;
se il Ministro competente non intenda intervenire al fine di convocare un tavolo di trattativa tra le parti.

NINO STELLA

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