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(9 Aprile 2013) Enzo Apicella

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Azienda Speciale Provinciale: no al trasferimento al buio di importanti deleghe e funzioni dell’Ente Provincia.

(19 Maggio 2006)

Stamane si è svolto l’incontro sindacale con l’Amministrazione Provinciale rappresentata dal Presidente, dagli assessori al Lavoro e Trasporti, dal Segretario generale.

La CGIL, sulla scorta del mandato ricevuto dai lavoratori, nell’assemblea di venerdì 12 maggio ha ribadito:
1. che le modalità di presentazione, la parziale conoscenza del progetto, la fretta e l’assenza di trasparenza sono il sintomo più grave del mancato coinvolgimento dei lavoratori e delle Organizzazioni sindacali;
2. che la delibera è priva dei requisiti minimi di presentazione e di valutazione della scelta di creare un’azienda speciale. Mancano la relazione d’accompagnamento del provvedimento proposto, il contratto di servizio, i costi della nuova azienda, il capitale che si intende trasferire ( umano, finanziario, strumentale), la motivazione della scelta sulla compagine gestionale e sui rami aziendali trasferiti, il programma applicativo, lo scenario di base, lo sviluppo futuro;
3. la legittimità e l’opportunità di avvalersi di altri strumenti a disposizione, come l’Istituzione, che consentono di rispettare i vincoli della legge finanziaria 2006, senza determinare la fuoriuscita dall’ambito dell’Ente Provincia di interi settori, strutture,funzioni. La nostra contrarietà al contenitore Azienda speciale è decisa proprio per lo svuotamento delle deleghe provinciali che questa scelta determina;
4. l’assenza di controlli e del necessario bilanciamento democratico dei poteri. Quando nella stessa persona si concentrano i poteri di formulare atti d’indirizzo, di gestione e di controllo, c’è il rischio reale e concreto di un loro utilizzo arbitrario. Questa fattispecie oltre a mettere in discussione il principio legislativo della divisione dei poteri tra la dirigenza ed il potere politico, comporta anche profili di incompatibilità per alcune cariche riportate dallo Statuto;
5. lavoro, formazione professionale, trasporti, opere viarie ed edilizie sono deleghe diverse e disomogenee. Alcune di queste non sono configurabili come servizi a rilevanza economica e imprenditoriale come disposto dall’art.114 del testo unico;
6. la necessità di prevedere una corretta e completa informazione, condizione basilare per aprire un confronto di merito sia sul contenitore sia sul contenuto della delibera di Statuto.

Al termine del confronto odierno, si sono ottenuti i seguenti parziali risultati:
· La delibera dello Statuto sarà riscritta in ordine all’art. 2 con lo stralcio dei servizi per opere viarie ed edilizie, nonché all’art. 12 relativamente al passaggio del personale.
· La Provincia ha infatti accettato di riconoscere al personale la doppia opzione ( mobilità solo volontaria e utilizzo del comando, garanzia del diritto al rientro in Provincia anche nel caso di trasformazione dell’Azienda Speciale), la previsione del concorso pubblico per tutte le assunzioni nell’azienda speciale.

La CGIL valuta assai negativamente l’insistenza della Giunta Provinciale di agire con la massima urgenza, in questa direzione, scartando tutti gli altri strumenti a disposizione.
Alla fine è apparso chiaro che si tratta di una scelta determinata dalla precisa volontà politica di godere di un’azienda dotata di personalità giuridica con un grado di autonomia e di libertà di manovra più ampio dell’Istituzione proposta dall’assemblea dei lavoratori.

La CGIL promuoverà tutte le azioni che consentano di modificare questa scelta che riteniamo sbagliata.

Padova 15 maggio 2006

La Segreteria CGIL Padova

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