Stato e istituzioni :: Dove va il centrosinistra?

Governare le diversità della città di Bologna

(28 Maggio 2006)

Ancora una volta la questione giovanile a Bologna viene "risolta" con metodi autoritari e proibizionisti. Il Livello 57, e precedentemente altri spazi, sono stati utilizzati strumentalmente per nascondere problemi della nostra città. La città di Bologna, è composta da una miriade di soggetti sociali, che in forme differenti vivono il declino del modello emiliano: aumento della precarietà sociale, nuovi flussi di immigrazione, scomposizione del tessuto produttivo, inaridimento culturale. Di fronte a questi problemi, non si può creare una assurda guerra e contrapposizione fra fasce sociali spesso vicine tra loro.

Bisogna iniziare ad avere il coraggio di saper governare questa nuova fase, considerando tutti i cittadini di Bologna.

Rilanciare la politica giovanile in città, non è uno slogan, ma deve essere assunto come priorità. Ossia avere la forza, l'intelligenza e la fantasia di saper far convivere e dialogare forme diverse di aggregazione giovanile, assumendosi la complessità del presente. Dove vi è maggiore partecipazione popolare vi è anche stabilità e coesione, dare vita sociale ai quartieri, per esempio, e non tramutarli in dormitori e centri commerciali (i casi più emblematici sono quelli legati a via Ferrarese), permetterebbe di risolvere alcune problematiche del centro storico di Bologna, decongestionando l'afflusso di persone nelle ore serali.

Se questa capacità di assumersi la responsabilità di governare le diversità non avverrà vi sarà una inevitabile polarizzazione sociale, culturale e politica, che favorirà solo le destre.

diego negri
coordinatore cittadino pdci bologna