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Nogara-Adria: “Quell’autostrada non s’ha da fare”

(29 Maggio 2006)

Nogara-Adria: “Quell’autostrada non s’ha da fare”

Visto il via libera della Regione Veneto alla realizzazione dell’autostrada Nogara – Adria, rendiamo noto che si sta costituendo un comitato avverso a tale progetto.

NECESSITÀ VIABILISTICHE

La Bassa aspetta da decenni provvedimenti che ne migliorino la situazione dei trasporti. In particolare il completamento della Transpolesana e la realizzazione della variante alla SR 10.
La mobilità sul territorio è congestionata ed insicura a causa di scelte che hanno privilegiato negli anni la mobilità individuale ed il trasporto merci su gomma. Le città sono così diventate dei colli di bottiglia che scoppiano di traffico e d’inquinamento, riducendo significativamente la qualità della vita di chi vi abita. Anche se drammaticamente in ritardo, con pesanti danni economici, ambientali, sanitari, sociali, è però possibile pensare un sistema trasportistico più sostenibile. Servono però immediati investimenti per favorire la ciclabilità urbana, il trasporto ferroviario e quello fluviale.
La distribuzione degli insediamenti produttivi ed abitativi nella Bassa, come d’altronde di tutto il Veneto, è di tipo metropolitano diffuso (come dire: molto disordinata!). La Transpolesana ha effettivamente portato benefici sull’asse N-S mentre rimane grave la situazione sull’asse E-O.

Il nostro giudizio è allora che questo progetto è totalmente irrazionale e si può legittimamente sospettare che nasconda interessi diversi da quelli dichiarati. Poniamo l’attenzione su tre questioni:
Viene proposto il tragitto N-S già servito dalla SS 434 invece che E-O in direzione Monselice, tratto gravemente congestionato.
L’autostrada viene sovrapposta alla superstrada togliendole i vantaggi delle molteplici uscite e della gratuità. Ciò produrrà un maggior traffico locale e la necessità di altre strade.
Allo stato non esiste alcun progetto di collegamento fra Nogara e la CR-MN. Ci troveremo quindi alla fine un’arteria oltre ché inutile e dannosa anche slegata da un nodo importante. Perché tanta fretta?

ASPETTI ECONOMICI

E’ un ricatto dire: o prendete questa o niente. E’ aberrante calare dall’alto un’opera come questa senza una discussione preliminare con la cittadinanza e gli enti locali.
Le amministrazioni locali devono spingere per avere il meglio (variante alla SR 10, completamento della SS 434) e non accettare passivamente il peggio. Il peggio non porterà benefici per il territorio. Aumenteranno le spese per il trasporto delle merci e delle persone (è uno specchietto per le allodole l’annunciata esenzione decennale dal pedaggio). Aumenterà il traffico locale ed il conseguente degrado della mobilità locale allungherà i tempi di percorrenza nei piccoli spostamenti (i maggiori). Con l’aumento del traffico aumenteranno gli incidenti e l’inquinamento, e di conseguenza le spese sanitarie ed assicurative.

IMPATTO AMBIENTALE

La costruzione dell’infrastruttura a sud dei centri abitati e delle ZAI e gli insediamenti che seguiranno, comporterà la distruzione dell’ambiente delle Valli Grandi Veronesi.
Oasi naturalistiche come il Brusà saranno tagliate fuori dal territorio circostante con evidenti danni per la maggiore difficoltà di trasmigrazione della fauna.
Verrà tolta la possibilità di completare la ciclabile sull’ex-ferrovia Treviso – Ostiglia.
Aumenterà l’inquinamento in particolare da polveri sottili, in una zona che è già fuori norma.

QUALITÀ DELLA VITA DEI CITTADINI

E’ tempo che noi cittadini ci chiediamo quale futuro vogliamo per noi e per i nostri figli. Se è ancora opportuno e sostenibile puntare su un modello consumistico distruttivo o se riconsiderare invece che è preferibile optare per la qualità e la durata piuttosto che alla quantità e allo spreco.

CORRETTEZZA DELLE PROCEDURE DICHIARATE

Abbiamo infine forti dubbi che l’annuncio della Regione sia basato sui fatti e non si siano voluti invece anticipare i tempi per condizionare il campo. Anna Donati senatrice dei Verdi lo ha chiesto direttamente alla la responsabile infrastrutture del CIPE ricevendo risposta negativa. Il CIPE non ha deliberato l’aggiunta di questa opera alla lista delle opere che seguono la sola procedura della Legge Obiettivo. Ciò significa che l’iter seguirà la procedura ordinaria e quindi Comuni e Provincie saranno chiamati ad esprimersi sul progetto per l’approvazione.
Inoltre, per le caratteristiche dell’infrastruttura, la VIA dovrà essere nazionale e non regionale.


Legnago, 29/05/06

Per informazioni:
Maurizio Merlin tel. 0442 332579 – cell.333 4396629
Lino Pironato tel. 0442 21142 – cell. 340 5928393

I promotori del Comitato contro l’autostrada Nogara – Adria
(Legambiente – WWF – GEA – UISP – Arci – cittadini della Bassa)

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