">
Posizione: Home > Archivio notizie > Stato e istituzioni (Visualizza la Mappa del sito )
(17 Giugno 2006)
La vicenda della formazione della nuova giunta comunale, a seguito del risultato elettorale dello scorso 28 Maggio, pone in risalto alcune questioni di analisi politica che merita la pena di porre in rilievo, anche sulla base di alcune interessanti valutazioni di carattere giornalistico che abbiamo letto con attenzione.
Si tratta di annotazioni che speriamo di poter approfondire con il contributo di altre forze politiche il prossimo 24 Giugno, in un dibattito pubblico che abbiamo organizzato (ore 10, Sala Rossa del Comune) proprio per approfondire al meglio il significato dello stesso risultato elettorale.
La vicenda della formazione della giunta ha dimostrato:
1) La conferma che siamo di fronte ad una "coalizione dominante" e non ad uno schieramento politico determinato. Prova ne sia che tutti gli "equilibri di raccordo" con le altre istituzioni (Provincia, Regione, che pure sono dello stesso colore politico) si sono dovuti ricercare all'interno di equilibri ben diversi da quelli espressi dal voto.
All'interno di questi equilibri il dato di maggior fatica sembra essere stato quello del raccordo di continuità con la precedente amministrazione, ed il ruolo che l'ex-Sindaco interpreta in Regione Liguria. Insomma: non sono stati i voti a determinare l'assetto vero del potere in Città, ma la ricerca ha seguito criteri ben diversi ed opachi rispetto ai meccanismi della democrazia competitiva, basata sul bipolarismo;
2) Il peso della personalizzazione della politica appare ormai insostenibile: la ricerca di quegli equilibri cui si faceva cenno poc'anzi è avvenuta anteponendo, assolutamente, il peso delle persone rispetto a quello dei contenuti. Si è discusso esclusivamente di questo e non certo di deleghe. D'altro canto, come dimostra la vicenda stessa del governo nazionale, le cose da fare all'interno di un esecutivo appaiono ormai secondarie rispetto al tipo di "lobbies" che debbono essere rappresentate nelle sedi decisionali. L'esempio della giunta di Savona diventa eclatante nel momento in cui l'elemento di continuità con l'amministrazione uscente è rappresentato ad un assessore che prosegue nel suo mandato, retrocedendo di peso nella delega. Quindi un vero e proprio "cane da guardia". Altrettanto significativa la vicenda legata all'assessorato all'Urbanistica, che cambia titolarità sotto l'aspetto del partito di appartenenza, nel momento in cui mutano - al fondo - gli interessi che debbono essere fatti avanzare. Lavorato di "fino" sui grandi obiettivi, adesso tocca agli altri confrontarsi con il "lavoro sporco" del prosieguo - difficile - di un solco già tracciato. In questo senso emerge anche la marginalità nella presenza della cosiddetta "sinistra alternativa". Vedremo meglio lo"spacchettamento delle deleghe", ma ci pare proprio che si stia facendo il "bis" della Regione: laddove lo spesso della questione energetica è affrontata con il carbone a Vado e Ferrania, e si concede la "medaglietta" di un marginale aumento dell'eolico;
3) Il vero punto di contrasto, tra il peso del neo - Sindaco e quello delle forze politiche è rappresentato dallo scivolamento che, appunto il neo - Sindaco, intende portare avanti sul terreno del passaggio diretto ad una "tecnocrazia" più visibile ed efficace nel rapporto con la politica. Nasce da questo punto la nomina del direttore generale, che avrà il compito - presumibilmente - di misurarsi con una concezione del rapporto tra politica e amministrazione, tale da definire un ulteriore meccanismo di separatezza, che consegnerà il livello decisionale allo scontro tra le "lobbies" e l'attuazione a corpi separati, legati più direttamente che non al passato al potere economico. Ecco: su questo punto pare realizzarsi il vero riequilibrio rispetto al passato. Il potere economico continuerà ad imperare, mentre il potere politico non ne sarà più l'esclusivo interfaccia ma dovrà spartire il ruolo con i tecnici o meglio i "tecnocrati": "gran commis" che non hanno, però, frequentato L'Ecole National, ma semplicemente i corridoi di Via Gramsci.
Franco Astengo
Responsabile Politico "A Sinistra per Savona"
12361