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    Cesare Damiano, il portaborse di Tripi

    finisce l'epoca delle vertenze, inizia quella delle circolari

    (24 Giugno 2006)

    Riprendo un post inviato da Giuseppe Castaldo in merito all' avvilente circolare 17/6 del 14/6 voluta dal Ministro del Lavoro Cesare Damiano.

    In essa sostanzialmente, sulla scia della migliore storia italiana di connivenza politico-finanziaria, si autentica la distinzione di profilo tra operatori telefonici “out-bound” (che fanno telefonate) ed “in-bound” (che ricevono telefonate).

    Secondo questo signore, scelto da un governo di faccendieri di centrosinistra amici dei puttanieri di centrodestra, gli "out-bound"sarebbero lavoratori parasubordinati ( cui può applicarsi la contrattazione atipica) mentre gli "in-bound" subordinati tout-court.

    Evidentemente Damiano, sotto dettatura dell’Armata Brancaleone di centrosinistra e della Cgil da cui proviene, prova a risolvere a colpi di Circolare le migliaia di vertenze di lavoro che costerebbero a gente come Tripi, proprietario del Gruppo Cos di cui Atesia fa parte, svariati milioni di euro in risarcimento ai lavoratori, sfruttati come dipendenti e pagati da co.co.co./co.co.pro.

    Dunque una circolare molto apprezzata dal management Atesia, in dovere di esternare sentimenti di giubilo per mezzo di un comunicato diffuso nei giorni successivi, dove si dichiara l'azienda "assai soddisfatta".

    Lo crediamo bene.

    E’ veramente una vergogna della sinistra questo Ministro e sarebbe opportuno mandarlo a casa prima che combini altri guai.

    Siccome però siamo persone consapevoli, guardando in faccia Padoa-Schioppa e Francesco Rutelli ci rendiamo conto dei limiti della nostra proposta: era semplicemente un pour-parler!

    Tuttavia rimane il fatto: il Ministro del Lavoro è un portaborse conclamato.

    In un momento delicato della vertenza Atesia, dove centinaia di uomini e donne vengono espulsi dall’azienda per via dell'applicazione dell' infamante accordo sottoscritto dai confederali in Aprile e sotterrato anche dalle critiche de “Il Sole 24Ore” ( illuminante, a tal fine, l'articolo del prof. Tiraboschi) questo spaventapasseri ha ritenuto:

    1- non necessario ricevere al Ministero una delegazione di lavoratori (contrariamente a quanto fece il suo predecessore, il razzista Maroni, cui dobbiamo riconoscere nel punto almeno un elemento di attenzione ipocrito-cortese) ;

    2- non necessario emanare una Circolare che sgombrasse il campo da equivoci ed aiutasse i giudici ad interpretare la legge 30 per quello che è: una truffa non solo ai danni dei lavoratori, ma ai danni dello Stato che, introitando meno tasse, si vede costretto a tagliare sulla ricerca, sulle pensioni, sull’assistenza sanitaria, ecc.

    Al contrario, viene prodotto uno strumento che le aziende utilizzeranno in sede giudiziale per avvalorare le loro tesi di estraneità a fatti di natura illecita.

    Quando i banditi hanno come sceriffo un altro bandito il risultato è questo.

    I lavoratori del centrosinistra che hanno votato per questi beceri individui sappiano per tempo cosa sta accadendo nel palazzo.

    Fin quando i lavoratori si faranno rappresentare da portaborse di papponi ed usurai, i risultati non potranno che essere identici a quelli della penosa Circolare 14/6 del 17/6.

    francesco fumarola
    www.mercantedivenezia.org

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