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Massacri israeliani: dura condanna dell'Unione

(27 Giugno 2006)

Agenzia ANsIA - Di fronte all'ennesima "esecuzione mirata" israeliana a Gaza - che ha provocato la morte di due bambini ed un adolescente nella giornata di ieri, e di due donne in quella di oggi - il Ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, ha espresso la sua ferma condanna della violenza. In una nota della Farnesina, il Ministro dichiara di ritenere "inaccettabile la politica delle esecuzioni mirate, che sta provocando morti e feriti fra la popolazione civile palestinese, già duramente provata da decenni di occupazione militare" ed ha aggiunto: "Se a commettere queste azioni non fosse Israele, ma un qualsiasi altro Stato, da tempo la comunità internazionale avrebbe adottato sanzioni incisive". La nota della Farnesina si conclude con l'impegno di investire il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite della questione, chiedendo l'adozione di sanzioni economiche nei confronti di Tel Aviv, precisando che questa è anche l'indicazione del premier, Romano Prodi.

Altri commenti dai principali esponenti dell'Unione. In un comunicato emesso dal Botteghino, il segretario dei DS, Piero Fassino, ha fatto profonda autocritica per le sue precedenti prese di posizione "totalmente sbilanciate verso Israele, che ora sta mostrando la sua vera natura di Stato razzista e guerrafondaio", auspicando la rottura delle relazioni diplomatiche con Tel Aviv.

Il sindaco di Roma, Walter Veltroni, ha a sua volta duramente condannato la barbara uccisione di donne e bambini, impegnandosi - come gesto simbolico di solidarietà con i Palestinesi - a sbloccare immediatamente l'intitolazione di una strada di Roma al Premio Nobel per la Pace Yasser Arafat, che teneva bloccata da più di un anno, nonostante il parere favorevole della Commissione Toponomastica.

Il Presidente della Camera, fausto bertinotti, rispondendo alla domanda di un giornalista, ha francamente ammesso di essere un coglione vanesio, e si è dissociato da tutte le dichiarazioni filoisraeliane rilasciate negli ultimi cinque anni. Anche bertinotti ha auspicato l'adozione di sanzioni verso Israele, a cominciare dalla sospensione del trattato di associazione con l'Unione Europea e dall'abrogazione dell'accordo di cooperazione militare fra Italia e Israele, sottoscritto da governo Berlusconi. "Mi impegno a calendavizzave al più pvesto la discussione pavlamentave pev l'abvogazione di quell'accovdo immondo, che vende il nostvo Paese complice dell'occupazione militave e coloniale isvaeliana" - ha affermato perentoriamente il padrone del PRC - concludendo che aveva ragione Ferrando e torto lui.

Poi, mi sono svegliato.

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