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(27 Giugno 2006)
Qualche giorno fa il presidente dell’Anpi di Massa Ermenegildo Della Bianchina e un altro antifascista sono stati condannati perché, il 30 aprile ‘04, in concorso tra loro, “… promuovevano, organizzavano ed incitavano, mediante affissione di striscioni, distribuzione di volantini, una riunione pubblica davanti al monumento in memoria del partigiano Aldo Salvetti senza darne preventivo avviso all’Autorità di Pubblica Sicurezza” in base al Regio Decreto n° 773 emanato il 18 giugno 1931, in pieno regime fascista. Quel giorno gli antifascisti massesi si erano recati al monumento ad Aldo Salvetti, partigiano comunista della formazione “Cartolari” catturato, torturato e ucciso dai tedeschi nel 1944, per cancellare la svastica con cui era stato sfregiato e deporvi dei mazzi di fiori.
Mentre ai fascisti viene consentito di sfilare protetti dalla polizia, come l’11 marzo ’06 a Milano, e le autorità non sono “capaci” di scoprire e punire i responsabili delle provocazioni fasciste, come quelle avvenute l’anno scorso al monumento ai partigiani del 9° Korpus in territorio sloveno e recentemente alle scuole slovene di Gorizia, queste stesse autorità perseguono sistematicamente – in base a leggi fasciste ! - chi in qualsiasi modo si opponga al fascismo. Come è avvenuto l’11 marzo a Milano con le cariche selvaggie e gli arresti subiti dagli antifascisti che tentavano di impedire l’oltraggiosa e illegale sfilata fascista, e come è accaduto agli antifascisti toscani, rei di aver voluto porre rimedio ad un oltraggio alla memoria di un antifascista caduto.
Sono i frutti di anni di riabilitazioni del fascismo e di criminalizzazione dell’antifascismo, di celebrazioni dei “martiri dele foibe” e di denigrazione della resistenza, di leggittimazione – in barba alle leggi e alla costituzione – di formazioni esplicitamente fasciste che rimandano, seppure in termini e proporzioni – per ora – diversi, gli anni precedenti alla salita al potere del fascismo, quando le squadre fasciste potevano agire impunemente protette, finanziate e sostenute dagli apparati dello stato liberale. Di fronte a questo riteniamo sia necessario rinsaldare l’unità e la solidarietà antifasciste.
Esprimiamo perciò la nostra più ampia solidarietà al presidente dell’ANPI di Massa e a tutti gli antifascisti massesi colpiti da una così infame condanna e invitiamo tutti gli antifascisti onesti ad inviare messaggi di solidarietà all’indirizzo: Della Bianchina Ermenegildo c/o sede Comitato Provinciale ANPI, P.zza Mazzini, 22, 54100 Massa.
Trieste, 26.6.2006
Per Promemoria - Associazione per la difesa dei valori dell’antifascismo e dell’antinazismo
Il presidente Sandi Volk
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