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Savona: presidenze e mistificazioni

(3 Luglio 2006)

Allora, a quasi quaranta giorni dal voto del 28 Maggio, nessuna delle Cinque Circoscrizioni di Savona è riuscita ad eleggere il proprio Presidente.

Anzi, ci troviamo davvero ancora in alto mare: la maggioranza, questa maxi – maggioranza formata da una “coalizione dominante” che traguarda quasi tutto lo spettro del sistema politico, si è arenata di fronte ad un meccanismo spartitorio di pesi e contrappesi che evidentemente non si riesce a gestire politicamente.

Oppure, molto più semplicemente, nessuno di questi “politici di quartiere” vuol mollare l'osso dei 1.700 euro al mese: una cifra, sia detto per inciso, davvero fuori mercato, quasi come gli ingaggi dei calciatori, almeno fino alla stagione scorsa.

In questo bailamme emerge, però, un dato politicamente grave, di vera e propria mistificazione politica: forze che, in determinate circoscrizioni, si sono collocate nella minoranza, ed hanno ottenuto i propri seggi sottraendoli al computo dei seggi spettanti – appunto - alla minoranza, stanno contrattando le Presidenze con le forze che hanno ottenuto – regolarmente – i loro seggi come maggioranza.

Questo fenomeno di malcostume politico coinvolge alla I Circoscrizione Rifondazione Comunista e alla III circoscrizione la Rosa nel Pugno ( o SDI, che dir si voglia, in quanto pare che i radicali siano già stati abbandonati al loro destino).

In entrambi i casi, infatti, le liste di Rifondazione Comunista e della Rosa nel Pugno si sono presentate distinte da quelle dell'Unione e, di conseguenza, sono state conteggiate nel computo delle minoranze: la contrattazione, come sta avvenendo almeno stando a notizie di carattere giornalistico, da parte di queste forze della Presidenza, rispettivamente della I e della III circoscrizione assume, così, palesemente il carattere di una mistificazione, di un inganno rivolto agli elettori e di una concorrenza sleale verso chi, in piena onestà intellettuale, si è rivolto al corpo elettorale richiamando la propria effettiva collocazione politica.

A questo fenomeno, davvero grave sul piano del rapporto tra l'etica e la politica, vanno aggiunte le “tresche” in corso alla V circoscrizione, laddove parte della minoranza (di centrosinistra, in questo caso) pare disponibile alle sirene di una parte della maggioranza (di centrodestra).

Insomma: il bipolarismo va bene in certi casi, ma soltanto in certi, altrimenti tutti i giochini di chi vuol entrare in Conclave Cardinale ed uscire Papa sono buoni.

Dal nostro punto di vista abbiamo subito, nel corso della campagna elettorale, vari tentativi di mistificazione: i più importanti dei quali da parte di forze politiche che avevano sottoscritto un determinato programma (nella fattispecie: Rifondazione Comunista, Verdi, Comunisti Italiani nel caso del candidato – sindaco Berruti) e poi hanno tentato di impadronirsi del “nostro” programma di chiara, netta, opposizione per confondere le idee ai cittadini.

Un tentativo fallito che si sta ripetendo, in altre forme adesso: di stare con l'opposizione per godere i vantaggi della maggioranza.

Se a questo quadro, davvero poco edificante, aggiungiamo il quadro di nomine eseguite dal Sindaco per il vertice dell'ATA: laddove, oltre al cumulo delle cariche tra Direttore Generale del Comune e Presidente dell'Azienda, abbiamo un consiglio d'amministrazione composto dai capolista dei partiti che non hanno ottenuto seggi in Consiglio Comunale, quale risarcimento del loro non rappresentare nessuno, abbiamo l'idea di come, a Savona, l'intreccio tra questione politica e questione morale rimanga di stretta attualità.

Savona, li 2 Luglio 2006

Franco Astengo

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