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(Ora e sempre Resistenza)

Contributo al bilancio della manifestazione del 17 giugno a Milano

(8 Luglio 2006)

Sabato 17 giugno siamo scesi in piazza a Milano per chiedere l’immediata liberazione dei compagni e delle compagne rinchiusi nelle carceri dopo il corteo antifascista dell’11 marzo.

L’importanza di un corteo nazionale era una priorità per fare un passo concreto che rilanciasse la solidarietà militante nei confronti di chi ha riportato nella pratica la lotta antifascista. La situazione dei compagni arrestati è grave: solo ora, dopo 4 mesi, sta iniziando un processo dalla sentenza già scritta. Basta pensare all’accanimento politico, istituzionale (di centrodestra e di centrosinistra), e mediatico che dall’11 marzo si riversa contro gli antifascisti.

Rivendicare la giornata dell’11 marzo come concreto percorso antifascista e portare una solidarietà che sia in grado di continuare la lotta degli antifascisti arrestati è per noi l’unico modo per rompere la breccia della controrivoluzione. Non considerare l’antifascismo come una lotta fine a sé stessa, ma come una pratica che contrasta il sistema borghese che sfrutta, licenzia e scatena guerre per i propri fini economici, è oggi più che mai una necessità! Il fascismo ha mani diverse ma un solo volto: le perquisizioni e gli arresti preventivi, il carcere duro e le lame dei fasci, le microspie e i manganelli; sono strumenti in mano a chi ci governa per scongiurare la ripresa della lotta degli operai, degli studenti e di tutti quei giovani che si organizzano contro questo becero sistema!

Abbiamo portato questi contenuti al corteo di Milano aderendo allo spezzone promosso dal Coordinamento di lotta per la Palestina, dell’OLGA e del Panetteria, che ha visto la partecipazione di circa 700 compagni. È molto importante che a Milano si sia concretizzata una realtà così partecipata nonostante i continui tentativi di boicottaggio da parte di alcune realtà che hanno preferito sfilare al fianco di venduti come Farina o Caruso, o sfogiando enormi spinelli o inscenando una street parade.. alla faccia dell’antifascismo! Pensiamo sia molto importante rilanciare l’unità quando si tratta di lottare contro la repressione, ma la pratica dimostra che è solo rivendicando l’antifascismo e continuando su quei percorsi che la solidarietà diventa concreta, altrimenti diventa una solidarietà umanitaria che serve a gran poco. Chi partecipa a questi cortei con il solo intento di portare acqua al proprio mulino elettorale, come chi ha tentato di boicottare la presenza dei compagni a questo corteo, ha subito una bella sconfitta! Milano ha dimostrato che si sta rafforzando sempre di più un percorso rivoluzionario che ha la capacità di unire il discorso antifascista alla pratica antimperialista, che è in grado di affiancare la lotta dei popoli oppressi a quella degli operai sfruttati e dei compagni colpiti dalla repressione. Dare continuità a questo percorso e partecipare in massa alle udienze e alla sentenza del processo agli antifascisti è ora più che mai necessario.

FIDUCIA NELLO STATO NON NE ABBIAMO,
L’ANTIFASCSIMO È ROSSO E NON LO DELEGHIAMO.
LIBERTÀ PER I COMPAGNI E LE COMPAGNE!

Centro popolare Occupato Gramigna - Padova

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