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Una nazione di assassini

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(11 Maggio 2011) Enzo Apicella

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Cronaca dal Libano in fiamme

Cosi' l'entità sionista distrugge un popolo

(17 Luglio 2006)

Quello che sta accadendo e' terribile ed e' scandaloso che agli occhi della stampa sia aggredita "Israele" e non il popolo libanese

Ci arriva questa corrispondenza dall'Agenzia di stampa ISLAMITALIA DI DAGONBERTO HUSAYN BELLUCCI CHE CI SCRIVE BASANDOSI SUI RACCONTI DEGLI AMICI LIBANESI.
Pur non condividendo le posizioni politiche di Huseyn mi sembra essenziale riconoscere che sta facendo un grandissimo lavoro di controinformazione a favore del popolo libanese dell'Iran e della Palestina..

Corrispondenze da Beirut in fiamme

di Dagoberto Hus’ayn Bellucci

Gli amici libanesi ci riescono ancora a ’girare’ qualche email per informarci sugli ultimi sviluppi della vile aggressione che da mercoledì scorso ha stretto in una morsa il Libano.

Nel primo pomeriggio promettiamo di ricollegarci telefonicamente con Beirut per ora ecco una bilancio approssimativo delle ultime settantadue ore di aggressione.

Il quartiere meridionale di Beirut , sede di Hez’b’Allah , è stato completamente isolato dal resto della capitale. Ambulanze e mezzi dei vigili del fuoco continuano il loro viavai tra Haret Hreik e Bourje el Baranje dove ha sede il quartier generale del Partito di Dio e dove ieri è stata centrata l’abitazione di Sheick Hassan Nasrallah.

Il sud del Libano è in preda ad un esodo di profughi che a ondate stanno lasciando i villaggi di frontiera e cercano disperatamente un rifugio tra Tiro e Sidone. La bestia sionista bombarda dal mare e dal cielo le postazioni della Resistenza.

I principali obiettivi di queste prime settantadue ore dell’attacco israeliano sono essenzialmente le infrastrutture.

Nel sud tutte le principali arterie sono state distrutte. L’autostrada principale che costeggia il Libano meridionale fino alla capitale è stata scassata da un martellamento di razzi lanciati ieri notte dall’aviazione israeliana.

L’aeroporto internazionale di Beirut è chiuso oramai da giovedì’ nè è più possibile raggiungere la capitale libanese neanche via mare - sbarcando a Cipro - come inizialmente ci avevano informato presso la sede della MEA (Middle East Airlines).

Ieri un terzo raid aereo contro l’aeroporto Rafiq Hariri aveva seriamente danneggiato la pista occidentale. Giovedì erano stati colpiti i container dello scalo aereo libanese.

Praticamente solo la frontiera siro-libanese della costa settentrionale del paese dei cedri unisce il Libano al resto del mondo.

In nottata sono state colpite anche alcune basi della resistenza palestinese. Nella Bekaa settentrionale al confine con la Siria missili israeliani hanno centrato una base del FPLP-QG (Fronte Popolare di Liberazione della Palestina - Quartier Generale di Ahmed Jibril) mentre l’autostrada Beirut-Damasco è fuori uso da due giorni centrata nuovamente dall’aviazione israeliana nella notte tra giovedì e venerdì all’altezza di Sawfar sul Monte Libano.

All’alba di venerdì un nuovo bombardamento si è abbattuto sulla Beirut-Sidone.

Hez’b’Allah che aveva smentito il lancio di razzi katiusha contro la città di Haifa di giovedì ha dichiarato di essere pronto alla guerra totale.

Il segretario generale di Hezb’Allah , sheick Hassan Nasrallah (al quale vanno i nostri saluti e auguri), ha parlato chiaro: Vogliono la guerra totale? E guerra totale sia!

Ne siamo certi.... non sono minacce; sono promesse!
Noi siamo al fianco di Hez’b’Allah . Come sempre.
LABBAIKA HEZ’B’ALLAH , LABBAIKA NASRALLAH!

DAGOBERTO HUS’AYN BELLUCCI
dir. resp. agenzia di stampa "Islam Italia"

amina salina

Fonte

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