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L'Italia tripudia la guerra

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(5 Novembre 2010) Enzo Apicella

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No al rifinanziamento e no alle basi militari

(25 Luglio 2006)

L'aggressione al Libano e il rifinanziamento alle missioni di guerra sono due facce della stessa guerra permanente che gli Usa hanno scatenato da anni con il sostegno più o meno attivo dell'Unione Europea.

Nei mesi scorsi il Dipartimento di stato americano ha cercato il consenso di Mosca e Pechino ad una missione militare contro l'Iran e fallito l'obiettivo è scattata puntualmente l'escalation militare Israeliana prima contro i territori palestinese ,distruggendo tutte le vie di comunicazioni libanesi e dando il via alla occupazione del sud del paese.

Molti osservatori occidentali ricordano che a scatenare la rappresaglia di Issale è stato il rapimento di due militari sionisti ma quasi nessuno ricorda che il 17 Giugno scorsa forze di sicurezza libanesi hanno scoperto una rete terroristica del Mossad (servizio segreto di Isarele) responsabili di decine di attentati e di uccisioni compiute nel Libano e nei territori occupati. Come può dunque Israele accusare altri (hezbollah e palestinesi in generale) di terrorismo?

Nello stesso tempo la stessa idea che le basi militari Usa Nato in territorio italiano siano inoffensive è venuta meno con la denuncia (sulle pagine de Il Manifesto) del trattato di cooperazione militare italia Isarele che prevede la importazione, esportazione e transito di materiali militari. E quale supporto logistico migliore delle basi militari Usa Nato in territorio italiano?

Possiamo sviluppare mille utopie concrete per trasformare Camp Darby "da campo di odio a campodi incontro" (liberazione il 23\7) ma è innegabile che l'utilizzo della basi militari è sempre lo stesso sia che ci siano al Governo post fascisti e centro destra sia che ci sia l'Unione inclusi PRC e PDCI

E' sconcertante che le Amministrazioni locali, di centrosinistra, che si sono pronunciate tante volte a favore della riconversione di camp darby oggi tacciano e con anche le forze che in questi anni hanno manifestato contro la guerra e che oggi si trincerano dietro al voto di fiducia per accettare una supina subalternità ad un apolitica estera fatta di peace Keeping, di missioni militari sotto l'egida Nato e in prospettive di nuove missioni umanitarie (con bombe sempre più intelligenti nello sradicare ogni traccia di umanità e di infrastrutture in territorio"nemico"

Che fare?

La scelta di mettere il voto di fiducia non può che trovarci in pieno disaccordo, del resto non è una giustificazione plausibile sostenere di preservare un presunto baricentro a sinistra dell'attuale Governo visto che tra liberalizzazioni e politica Filo nato non registriamo nessuna scelta "di sinistra" e di rottura con la precedente coalizione.

Il no al rifinanziamento e alle basi militari sono due elementi insostituibili per una politica di pace e contro la guerra, come è inimmaginabile una qualunque equi vicinanza tra Palestinesi ed Israele visto che i soli aggrediti sono i popoli palestinesi e libanesi.

Non riserviamo alcuna fiducia verso conferenze di pace che escludono a priori soggetti scomodi e costruiscono a tavolino una pace fittizia ad uso e consumo degli Usa, pace fittizia basata sul controllo delle vie nevralgiche e sulla supremazia di Isrele senza alcun rispetto delle 70 e passa risoluzioni Onu a favore del popolo palestinese, senza un risarcimento (che certo non compenserà le morti di centinaia di civili palestinesi morti sotto i bombardamenti di Israele (nessuno vuole mettere in discussione,. Almeno in Parlamento, il tratto di cooperazione militare , del 2005, tra Italia ed Isrele) per i popoli martoriati dalla guerra e dalla distruzione.

Sulla base di queste riflessioni la Confederazione Cobas propone

1.. Una iniziativa/conferenza stampa davanti alla Prefettura di Pisa per mercoledi' o Giovedi' mattina visto che il Governo Italiano e i suoi rappresentanti stanno operando scelte subalterne agli Usa e funzionali alla guerra permanente.Per un atto di sfifuca al Governo Italiano a partire dal territorio pisano

2.. Si propone una grande manifestazione contro Camp darby per fine settembre al fine di rilanciare una iniziativa ampia contro la presenza delle basi militari e la politica estera italiana ad uso e consumo Usa.

per adesioni confcobaspisa@alice.it 3498494727 3491636503

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