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Fermare Israele per una pace giusta in Medio Oriente

(25 Luglio 2006)

Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una guerra di aggressione scatenata dal governo dello stato d'Israele contro le popolazioni del Libano e della Palestina; questo stato dotato di uno degli eserciti più efficienti al mondo, fa pesare tutta la sua forza distruttrice contro due popoli, libanese e palestinese, che non hanno la stessa capacità di reazione, allora ci chiediamo chi sono i terroristi, le popolazioni che resistono in armi contro un esercito straniero, oppure lo stato israeliano che con le sue forze armate colpisce popolazioni civili, ponti, centrali elettriche, aeroporti, ecc.?

Crediamo che sia legittimo chiedersi cosa avviene in quella regione e perché continui a scorrere tanto sangue e perché tante risoluzioni ONU siano sistematicamente violate da Israele, mentre altri stati appena si muovono vengono condannati e sottoposti ad embarghi duri e a volte ad invasioni. Israele continua ad occupare, in barba alle risoluzioni ONU: le alture del Golan (Siria), le fattorie di Sheba (Libano), la Cisgiordania, la striscia di Gaza e Gerusalemme Est (Palestina), è da qui che bisogna partire per capire i problemi del Medio Oriente, è da queste illegali occupazioni che bisogna muovere i primi passi per inoltrarsi nel complicato mosaico del vicino oriente, senza sottolinearle non si capisce cosa avviene in quelle tormentate terre.

Solo il ritiro unilaterale israeliano da tutte queste terre può essere il primo passo verso la pace, ma senza restituire il maltolto e senza la nascita di uno stato palestinese con una sua autonomia anche economica, non vi saranno mai le basi per una pace durevole.

Noi tutti sottoscrittori di questo appello, ci siamo mossi da vario tempo affinché le giuste aspirazioni del popolo palestinese abbiano il riconoscimento che meritano, ancora una volta non possiamo che trovarci dalla parte di chi subisce una ingiusta dominazione contro un esercito occupante. Palestinesi e Libanesi sono presentati come terroristi, mentre difendono il loro territorio, mentre Israele che occupa distrugge e si muove a suo piacimento in tutta la regione come l'unico padrone di casa, viene presentato come una vittima. Vogliamo dire ancora con forza che le cose non stanno così, vogliamo dire che i terroristi sono coloro che colpiscono le popolazioni civili e le opere che servono alla vita quotidiana di queste popolazioni, perciò al di la di etichette preconfezionate basta ascoltare chi è che distrugge i ponti, gli aeroporti, le centrali elettriche per capire chi è il terrorista e chi è la vittima.

Pertanto siamo a richiedere l'intervento delle Nazioni Unite e dell'intera comunità internazionale affinché fermi l'esercito israeliano, la mancanza di detto intervento costituirebbe una gravissima corresponsabilità.

Oltre all'Onu, è anche il governo italiano a dover far sentire la sua intransigente condanna, senza restare schiacciato ancora una volta dal peso politico ed economico delle lobbies ebraiche nostrane: bisogna impedire ad Israele di proseguire su questa strada.

Bologna, 17/07/06

PRC Federazione di Bologna
RdB-CUB Federazione Emilia Romagna
Coordinamento Cittadino PDCI Bologna
Centro di Documentazione "Krupskaja" Bologna
Lista Reno per il rilancio dello stato sociale - Bologna
Partito Comunista Libanese Sezione Italiana

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