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Ancora sulla Superior

(4 Ottobre 2002)

Il 23 settembre scorso su "il pane e le rose" è stato pubblicato il comunicato dei compagni di “Lavoro Società - Cambiare Rotta Area Programmatica della Filtea Cgil - Padova” sull'assemblea convocata dalla CISL lo scorso 9 settembre alla Superior.

Così come era stato inviato a "Il pane e le rose" il comunicato era stato inviato anche ai giornali locali chiedendone la pubblicazione.

Ma da questi ultimi il comunicato non è stato mai pubblicato.

Oggi invece, esce sul Il Mattino di Padova un articolo che ritorna sulla vicenda senza citare mai né il comunicato (che giace in redazione da ormai due settimane) né l'esistenza di una posizione collettiva dei compagni di “Lavoro Società - Cambiare Rotta Area Programmatica della Filtea Cgil - Padova” .

Ne risulta, travisando la realtà, una contrapposizione tra una "singola" delegata CGIL e le posizioni ufficiali di CISL e CGIL.

Riportiamo per intero l'articolo de "Il Mattino" invitando chi lo legge di confrontarlo con il comunicato all'indirizzo http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o692.


PIOMBINO DESE. ALLA «SUPERIOR»
Scintille in assemblea tra Cgil e Cisl
Delegata zittita, scattano le accuse reciproche di scarsa democraticità


Lorena Levorato

PIOMBINO DESE. Divieto di intervento all'assemblea sindacale. Questo è quanto lamenta Maria Scquizzato, dipendente della Superior di Piombino Dese e delegata Cgil all'interno dell'azienda. «Qualche settimana fa - racconta - è stata indetta un'assemblea sindacale dalla Cisl, l'organizzazione maggiormente rappresentativa nella fabbrica, per presentare a iscritti e simpatizzanti il loro punto di vista sul Patto per l'Italia. Alla presentazione dell'incontro, al quale erano presenti Renato Sbrizza, della Femca Cisl di Padova, e Danilo Bosco, della segreteria, si è parlato di democrazia; hanno detto di essere democratici e di confrontarsi con tutti e con tutti i governi. Una volta data la parola ai lavoratori, visto che nessuno parlava, ho chiesto di intervenire per sapere il motivo della firma da parte della Cisl del patto in questione. Mi è stata negata da un'iscritta Cisl, dicendomi che solo i tesserati avevano diritto di parola. A quel punto - continua Maria Scquizzato - me ne sono andata perchè ho ritenuto antidemocratico tale comportamento e così moltissime altre lavoratrici. Andandomene ho fatto notare ai presenti la scarsa democraticità di chi sottoscrive accordi per conto di lavoratori senza consultarli nè prima nè dopo la firma».

Danilo Bosco della Cisl risponde che «l'assemblea era allargata ai simpatizzanti. Terminato il mio intervento, la delegata Cgil Scquizzato ha chiesto di parlare e una nostra delegata le ha risposto che potevano intervenire solo gli iscritti Cisl ed eventualmente, se avanzava tempo, anche gli altri. E' chiaro che la presenza della delegata Cgil era per strumentalizzare l'assemblea perchè era palese che voleva solo disturbare. Noi - continua Bosco - non abbiamo mandato via nessuno e l'incontro è stato assolutamente democratico. Inoltre non è affatto vero che molte lavoratrici se ne sono andata: sono rimaste lì tutte. Solo un'altra ha seguito l'esempio della Scquizzato ed è andata via».

Sull'accaduto, Leopoldo Tartaglia, Filtea Cgil, ha commentato che «tutto sommato ho trovato inopportuno quel comunicato stampa della Scquizzato. All'assemlea della Cisl, giudicata poco democratica, noi abbiamo risposto con un incontro giovedì 26 aperto agli inteventi di tutti. Abbiamo spiegato perchè non abbiamo firmato il patto e perché aderiamo allo sciopero del 18 ottobre. Assenti tutte le delegate della Cisl».

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