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Nubifragio, danni e lassismo politico

(30 Luglio 2006)

La tragedia che ha colpito Vibo Valentia e la sua provincia può dirsi improvvisa e non annunciata? La Procura della Repubblica, come atto dovuto, ha aperto un' inchiesta contro ignoti per disastro e omicidio colposo. L'augurio è che non sia solo un lavoro di facciata ma che vada in profondità sollevando, ad esempio, il velo sull'abusivismo. Un fenomeno, questo, evidente nel nostro territorio dove nulla è stato fatto per impedirlo, né da parte delle amministrazioni provinciali di centro-sinistra che si sono susseguite negli anni,né quelle comunali di destra e sinistra. In particolare il comune di Vibo si trova da mesi in una fase di stallo politico, per dare spazio solo ai soliti giochi visti e rivisti di potere e alla spartizione delle poltrone.

Includendo in ciò anche Rifondazione Comunista. che continua a dare il suo appoggio ad una maggioranza lassista, indifferente ai problemi della società vibonese, rispecchiando d'altronde le linee nazionali.

Come dire anche Rifondazione Comunista è diventato il solito partito burocrate, lontano dalle piazze, dai problemi della gente. Il sindaco di Vibo Valentia, purtroppo,è schiavo dei partiti. Se avesse il pugno dell' ex- sindaco Iannello forse riuscirebbe a smuovere le acque, ma lui sa che questo non è possibile perché altrimenti dovrebbe fare le valigie come ha fatto Iannello.

Ricordando che il Sindaco dovrebbe rappresentare gli interessi dei vibonesi e non dei partiti che gli stanno dietro. Abusivismo, rete fognaria inadeguata, depuratori non funzionanti, concessioni edilizie rilasciate con discrezionalità incredibile, è tollerabile tutto ciò? Identico discorso è rapportabile alla Provincia,che a parte la sistemazione di qualche strada con asfalto scadente non sembra abbia fatto altro in questi anni.

Vibo Valentia, città senza un piano regolatore, dove sembra vigere l'anarchia, città dove spadroneggia la ndrangheta e l'omertà. Città dove il cittadino ha perso la sua fiducia nelle istituzioni continuando a sostenere per forza di cosa il clientelismo, deve ribellarsi a tutto ciò. Sono decedute quattro persone in questa tragedia. Sono state già dimenticate? Occorre cambiare strada , mutare la concezione politica e amministrativa della città, non è più tollerabile la spartizione delle poltrone, il continuo dilagare del nepotismo, del clientelismo, lasciando il territorio vibonese al suo sfacelo più totale.

Il movimento costituivo del Partito comunista dei lavoratori invita i cittadini Vibonesi a prendere coscienza di ciò e ad iniziare a ribellarsi a tale situazione, chiedendo in primis che le relative amministrazioni comunali e provinciali, si assumano le dovute responsabilità, con le prevedibili conseguenze. Non è possibile scaricare tutte le cause del disastro sulla natura, che si è ripresa ciò che le è stato tolto. Sarebbe troppo semplice, e inutile, come lavarsi le mani dopo aver concorso ad un disastro di cui sono evidenti e lampanti le relative responsabilità.

26 luglio 2006

Movimento Costitutivo per il Partito comunista dei lavoratori di Vibo

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