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Addio compagne

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(23 Febbraio 2010) Enzo Apicella
Il logo della campagna di tesseramento del prc 2010 è una scarpa col tacco a spillo

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Lettera ad un compagno di Rifondazione Comunista

I voti parlamentari dei nostri gruppi creano uno spartiacque tra la dirigenza e la base di questo partito

(31 Luglio 2006)

Caro Vittorio in questo momento così drammatico per il partito la questione provinciale credo passi in secondo piano.

I sodali del nostro leader maximo alla camera ed al senato, dopo aver votato favorevolmente alla missione di guerra in Afghanistan, hanno in veste di patrocinatori dato il loro assenza anche all’ indulto;si badi bene fatto non per favorire solo i poveracci,gli extracomunitari o i detenuti per pene leggere,ma i pluriomicidi come Carretta,Erica e Omar.Piero Maso ed anche le teleimbonitrici Wanna Marchi e figliola, ma soprattutto per alleggerire le posizioni dei furbetti del supermercatino del quartierino e del palloncino.i primi in special modo, ma anche i secondi hanno commesso reati contro la legge e la morale così odiosi, da far passare in secondo piano persino quelli di Previti,

Il PRC ha partecipato al grande inciucio contro la moralità e la legalità.per di più come saprai a nostro ulteriore scorno il condono è valido anche per quegli imprenditori che hanno avvelenato con l’amianto i propri lavoratori o per quelli che non gli hanno permesso di lavorare in sicurezza causandone la morte o l’invalidità permanente.

In due giorni il PRC ha abdicato a quel connubio di Etica e Politica che lo aveva reso unico nel nostro panorama politico nazionale Da partito pacifista ed antimperialista a partito filo atlantico e filo-sionista,da partito della moralità e della lotta ai politici corrotti a paladino degli imbroglioni che vivono con ed a fianco della politica.

Nei prossimi giorni il PRC sarà determinante nella quasi totale eliminazione dello strumento delle intercettazioni ,senza le quali tanti politici e loro amici già l’avrebbero fatta franca fino ad ora.

Dulcis in fundo, ieri Bertinotti ha richiesto espressamente l’allargamento della maggioranza a forze del polo.

Si impicca e impicca tutti noi sull’albero della governabilità e pensare che lo ricordo fino a pochi mesi fa, quando nei suoi comizi, roteando le braccia ,affermava che bisognava lottare contro la deriva populista e liberista delle destre.

Credimi Vittorio non vorrei affliggerti in questi giorni di calura equatoriale,ma la cosa più grave di queste che ti ho elencato è che non intravedo nel partito nessuna reazione a questi ignominiosi accadimenti.

C’è solo un riposizionamento continuo per trovarsi in una situazione di forza maggiore a livello politico.

Anche i compagni delle minoranze sia a livello nazionale che provinciale mi sembrano allineati alla linea bertinottiana del governo senza se e senza ma.

Sono convinto che se Berlusconi avesse fatto molto meno di quello che la sinistra dell’unione ed il nostro PRC hanno fatto da Maggio in poi tutti noi oltre ai sindacati, saremmo andati a Roma a far uno dei nostri soliti e famosi cortei con pistolotto finale del leader maximo che avrebbe affermato di essersi avvicinato a Dio e quindi di essere pacifista nonviolento e a favore dei poveri ma che ora, essendo alta carica istituzionale è cambiato profondamente ed addirittura nei giorni scorsi ha chiesto espressamente l’allargamento della maggioranza con i partiti del polo e con l’entrata di un suo caro amico Marchionne.

Voi penserete che sia un nuovo suo amico candidabile come lo fu il senatore-domatore Togni,candidato dal Berty secondo la regola politica del pane e circensem.

Niente paura è solo l’amministratore delegato della Fiat,azienda notoriamente dedita alla filantropia che esercita in particolar modo verso i propri dipendenti spesie se metalmeccanici(basta chiedere a quelli della F.M.A. di Pratola Serra) e definito dal Berti mondano e super-istituzionalizzato il capitalista dal volto buono e un cardine per la linea politica del Prc.

Se la situazione non fosse così tragica potremmo anche sorridere,ma credimi sentire che il fu segretario del partito della Rifondazione Comunista tesse elogi e lodi sperticate ad un simbolo del capitalismo rampante fa aumentare la mia insonnia già forte a causa del caldo.

Con questo indulto in cui sono state alleviate per ulteriore sfregio alla brava gente, anche le pene degli strozzini(usurai), si è creato un nuovo asse politico Bertinotti-Mastella.

Quanto sono lontani quei tempi in cui i compagni avevano l’orticaria solo a pensare alla presenza del nostro simbolo nella stessa coalizione del ceppalonese?

Cercate di avere un soprassalto di orgoglio voi tutti,solo così sarà possibile salvare questo partito.

Oramai i gonzi cioè gli elettori che hanno abboccato alle scorse politiche presi all’amo dalla nonviolenza,dal pacifismo,dalla nostra questione morale berlingueriana hanno capito la lezione e l’inganno e staranno ben alla larga da noi dopo questi voti e patti scellerati nelle camere.

Scusami Vittorio per la lunghezza di questa missiva ,ma ciò è quanto ritenevo opportuno dirvi.

Hasta la victoria sempre

Avellino 31 Luglio 2006

Beniamino Petracca
Iscritto fino al 2005 al PRC di Avellino

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