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(4 Maggio 2011) Enzo Apicella

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Libano: Stop alla carneficina

(4 Agosto 2006)

Il governo israeliano sta bombardando il Libano.Aerei, strade, palazzo e, non ultimo, centinai di vite umane sono state distrutte. In molti tra i lavoratori e i giovani hanno mostrato il loro disappunto giá davanti all’attacco su Gaza da parte delle forze armate israeliane, ma quello che succede da 20 giorni è una tremenda escalation della crisi in Medio Oriente.

Il regime di Bush, è responsabile della massiccia destabilizzazione della regione a causa della guerra e dell’occupazione dell’Iraq per il petrolio. Adesso sostiene gli attacchi di Israele sul Libano, dicendo che comunque vengono colpiti i “terroristi” Hezbollah ma chiude gli occhi davanti ai crimini dell’esercito israeliano. In altre parole ha dato l’ok al regime di Israele a continuare il bagno di sangue.
L’escalation di questo conflitto riflette principalmente i tentativi di Israele di riconquistare una posizione dominante a livello militare nella regione. Ma, come sempre succede sotto il capitalismo, chi paga un prezzo terribile sono sempre i lavoratori e la popolazione civile in Libano, Israele e Gaza.
Nessuna delle due fazioni puó “vincere”. Dopo tutto, 18 anni di occupazione del Libano del sud (1982-2000) da parte delle forze armate israeliane non hanno sconfitto la guerriglia Hezbollah, anzi questi si sono rafforzati ed hanno dato un tremendo colpo al prestigio militare di Israele.
Tuttavia, gli Hezbollah non potranno mai sconfiggere militarmente lo stato di Israele e liberare il popolo palestinese dall’occupazione. Quest’ultimo conflitto puó solamente approfondire le divisioni tra i lavoratori in Israele, in Libano e nelle zone palestinesi.
Alla base di questi conflitti nazionali c’è una lotta di potere tra le varie classi dominanti della regione che sono spalleggiate da altrettante potenze imperialiste.
Bush e i suoi alleati sostengono che la Siria e l’Iran siano dietro alle manovre degli Hezbollah ma non dicono nulla sul fatto che miliardi di dollari vengano dati in prestito, in aiuti militari ecc. ad Israele da parte nordamericana.


Né la classe dominante israeliana né i marci regimi arabi nel MO – compresi il repressivo regime islamico in Iran e la dittatura in Siria – possono offrire una soluzione per i lavoratori. Tutte queste elite dominanti hanno un comune obiettivo: il controllo territoriale, delle risorse e delle industrie, e lo sfruttamento dei lavoratori e dei poveri per difendere le loro posizioni di privilegio.
Il sistema capitalista dell’imperialismo continua ad essere “terrore senza fine” – un sistema sfruttatore che porta con se oppressione, guerre e povertá alla maggioranza della popolazione mondiale.
Per porre fine permanentemente alla Guerra e al terrore dobbiamo lottare per la fine del capitalismo per costruire una societá socialista gestita nell’interesse dei miliardi di persone invece che per i profitti di pochi miliardari.
Tuttavia, i marxisti e i militanti non possono semplicemente attendere che questo accada da sé. C’è bisogno invece urgentemente di creare un movimento per la trasformazione socialista rivoluzionaria in tutta la regione.

• No al terrore di massa del regime israeliano contro la popolazione del Libano. Stop al bombardamento del Libano. Costruire una opposizione internazionale di massa alla “punizione collettiva” del popolo libanese.

• Per il diritto della classe lavoratrice libanese e dei contadini poveri a difendersi contro lo stato d’aggressione israeliana. No al bombardamento indiscriminato.

• Per la costituzione di comitati di difesa armati sotto il controllo democratico delle masse libanesi. No al concetto di punizione collettiva dei civili innocenti.

• Per il rilascio di tutti i prigionieri politici. Fuori le truppe imperialiste dalla regione !

• Per un movimento di massa dei lavoratori arabi e palestinesi, dei contadini poveri e dei giovani per abbattere il capitalismo che produce guerra, povertá, disoccupazione di massa e attacchi neoliberisti in Medio Oriente. Per una confederazione socialista degli stati arabi fondata sulla democratica pianificazione economica, sotto il controllo e la direzione dei lavoratori.

• Per un movimento di massa dei lavoratori ebrei israeliani che abbatta il regime capitalista israeliano per porre fine alle guerre e agli attacchi contro i livelli di vita. Per una Palestina socialista e uno stato socialista d’Israele come facenti parte di una confederazione socialista mediorientale dove i lavoratori e i contadini poveri e non corrotte borghesie decidano come debba essere governata la societá e dove i diritti nazionali, religiosi ed etnici di tutte le minoranze vengano garantiti.

ARigato (LPS/MAS Lotta per il Socialismo/Movimento per l'Alternativa Socialista)

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