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Non serve un grande medico ma una tessera di partito

(7 Agosto 2006)

Lo chiamano “spoil system” e tradotto nella lingua che ci dovrebbe essere propria significa pressappoco rivoluzionare politicamente tutti i vertici delle varie istituzioni esistenti nel paese ad ogni cambio di colore della maggioranza di governo.
In una dimensione politica come quella del nostro paese, ormai da un paio di decenni in balia dell’alternanza, la pratica d’insediare sulle varie “poltrone che contano” l’amico o l’amico del partito, scalzando il predecessore senza curarsi dei risultati del suo operato, si qualifica come esercizio scarsamente virtuoso e spesso nocivo nell’ottica di una buona gestione della “cosa pubblica”.
In questa sorta di resa dei conti quinquennale sarebbe auspicabile che i “tagliatori di teste” facessero ricorso almeno ad un minimo di logica e sensibilità quando si apprestano a falcidiare settori altamente delicati quali la salute pubblica e la ricerca. Settori laddove i programmi portati avanti nelle singole strutture sono spesso a medio termine e travalicano abbondantemente il battito di ciglia di una legislatura.

Logica e sensibilità non sono certo venute in soccorso del neo Ministro della Salute Livia Turco che procedendo nell’applicazione dello “spoil system” ha pensato bene di sostituire alla Direzione scientifica dell’Istituto dei tumori Regina Elena di Roma, il professor Francesco Cognetti (reo di essere stato a suo tempo nominato da Berlusconi) oncologo di fama internazionale, con l’epidemiologa dottoressa Paola Mutti.
Senza sindacare sulla valenza professionale di entrambi i soggetti in questione, (su quella del ministro sarebbe invece logico azzardare più di qualche ragionevole dubbio) fermo restando la convinzione che trattandosi di lotta ai tumori la figura di un oncologo fosse quanto mai appropriata, ciò che colpisce maggiormente è l’assoluto disinteresse dell’autorità politica nei confronti dei risultati che il professor Cognetti ha ottenuto durante questi anni.
In un paese come l’Italia dove per acquistare la proprietà di una farmacia occorre per forza essere medici ma può bastare una laurea in filosofia per diventare ministri della salute tutto sembra piegarsi alla logica dei partiti che distribuiscono il potere talvolta in spregio alle più elementari regole del buon senso.

Il filosofo Livia Turco non ha tenuto conto del notevole prestigio di cui il professor Cognetti gode anche a livello internazionale e neppure del fatto che in 5 anni sia riuscito ad incrementare concretamente dell’800% le ricerche scientifiche sul cancro. Non ha tenuto conto del fatto che nello stesso periodo grazie all’attività “promozionale” del professor Cognetti l’entità dei finanziamenti sia pubblici che privati verso l’Istituto sia più che raddoppiata, nonostante i tagli ai fondi per la ricerca presenti nelle ultime finanziarie.
Così come non ha tenuto conto del fatto che il professor Cognetti ha recentemente elaborato un interessante progetto nel campo dell’oncologia molecolare che, se portato avanti, nei prossimi anni potrebbe produrre ottimi risultati.

La decisione ha sollevato molte polemiche non solo da parte degli esponenti del mondo scientifico, ma anche di molti uomini politici sia di opposizione che di maggioranza, fra i quali Rizzo dei Comunisti italiani, Di Pietro dell’Italia dei valori e Ronchi di Alleanza Nazionale.
E’ drammatico constatare come in un mondo politico che si finge sensibile alla meritocrazia e al conseguimento dei risultati i pochi personaggi che si sono distinti per la propria competenza e professionalità finiscano immolati sull’altare delle tessere di partito, con il risultato spesso disastroso di vanificare l’ottimo lavoro che stavano portando avanti.

Marco Cedolin

Fonte

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Commenti (5)

revoca cognetti nomina muti

la nomina di paola muti puo' non essere condivisa ,ma verificando i fatti non ha niente a che vedere con tessere di partito.

(7 Agosto 2006)

favalli aldo

aldofavalli@virgilio.it

E' la solita legge del taglione

Sono cambiate le musiche ma i sonatori sono gli stessi.Cambiano i nomi ai partiti,ma l'arrivismo politico non cambia.Si sciaquano la bocca,con la democrazia ed il progresso,ma sono rimasti ai sistemi bulgari.Cosi' in tutti i campi cosi' in tutte le istituzione del paese,perfino nello sport.Vedi calciopoli.Per tirarsi un po' su alscoltiamo la canzone di Battiato "POVERA PATRIA". Grazie dell'ospitalita'

(7 Agosto 2006)

Piero Lavoratti

Pierol@alice.it

Prof Cognetti

Bravo! Mi sembra un articolo esempplare per pacatezza e chiarezza. Come si può fare affinchè il Ministro dia una chiara risposta sulle motivazioni del suo gesto?
Grazie e cordiali saluti

(8 Agosto 2006)

Antonio Mastromei

ninomastro@tiscalinet.it

Dimentincanza

Caro Gioirnalista: hai un sacco di cose eccellenti, qualcuna inutile, hai solo dimenticato una cosa che a mio avviso è determnante nella faccenda: il facente funzione di Ministro della salute del precedente governo, (anche il secondo Ministro della salute di quel governo non era un santo!) ad elezioni passate e a sconfitta definita ha, allora e solo allora, riconfermato alla carica il Cognetti. Non ti sembra una carognata sleale, che meritava una risposta adeguata da una ministra con le palle? E così è stato, spiave per Cognetti, ma l'ha voluto in primo luogo il Berlusconi (faccio tutto io!)

(8 Agosto 2006)

Giorgio Stroppa.

vigieffe@tiscali.it

Ragionate...

1. Il dott. Cognetti è stato nominato a seguito di regolare concorso nel 2001? la risposta è : NO
Allora perchè si pone il problema perchè la Turco fa la stessa cosa che è stata fatta dall'allora ministro in carica ?

2. Per giudicare i curricula di questi professionisti ci vogliono degli esperti. Di sicuro la Muti è Professore in due università americane ( a Boston e ad Harvard , nello stato di New York),mentre il dott. Cognetti lo è diventato con contratto , quindi a termine ( cioè con incarico politico), e normalmente non potrebbe neanche farsi chiamare "Professore", lo sapevate?

3. Cognetti è difeso da molti politici, invece la Muti lo è soprattutto da ricercatori e scienziati, e questo la dice lunga...sono questi i personaggi che vi sentite di difendere?

4. Se fosse uno che vale non avrebbe scatenato questo putiferio, non ne avrebbe bisogno...

Questi argomenti mi sembrano sufficienti a far sì che si lasci la Turco lavorare in pace.

(10 Agosto 2006)

Cotulla

cotulla@freemail.it

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