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(17 Aprile 2013) Enzo Apicella

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No all’invio di truppe in Libano!

(24 Agosto 2006)

Durante la campagna elettorale, il centro sinistra aveva promesso una rottura in politica estera rispetto alla linea guerrafondaia e espansionista seguita dal governo Berlusconi. Le decisioni seguite da questo esecutivo hanno però smentito ampliamente questi falsi propositi. Il mantenimento, tuttora, delle truppe in Iraq, il rifinanziamento della missione in Afghanistan, l’indiscutibilità assoluta della presenza militare italiana nei Balcani e in altri luoghi del mondo avevano già dimostrato quanto il governo Prodi dimostrasse una continuità perfetta con i suoi predecessori nelle politiche di occupazione e spoliazione di popoli e nazioni.

Ora però, con il prospettato intervento in Libano, la banda di ciarlatani e ipocriti che risponde al nome di “Unione” si appresta a superare i loro degni compari del centro destra in termini di espansionismo militare. L’Italia potrà essere infatti la forza più rilevante, o addirittura assumere il comando, del contingente imperialista sotto mandato Onu che avrà il compito di realizzare sul confine libanese-israeliano e in Libano quanto Israele non è riuscita a fare con i bombardieri e i carrarmati nei giorni scorsi. Nonostante infatti la sinistra borghese italiana presenti l’intervento in Libano come “missione di pace”, appare chiaro che essa sia l’ennesimo tentativo di disarmare e sconfiggere la Resistenza Libanese, in particolare Hezbollah, e disegnare un Libano docile e sottomesso ai sionisti e agli imperialisti. La risoluzione 1701 è infatti il frutto della comune volontà di Israele, Usa, Gran Bretagna, Francia, Germania e Italia di obbligare il governo libanese a farla finita con la Resistenza, usando la doppia pressione della presenza militare diretta e della possibile ripresa dei bombardamenti israeliani. L’Italia si candida a far la parte del leone proprio per il suo attuale ruolo (così è stato voluto da Prodi) di mediatore fra l’asse Usa-Israele e la Francia, l’unico paese imperialista nella Ue che persegue interessi propri rispetto a Washington e storicamente legato alla borghesia libanese.

Difronte a tutto ciò, nel nostro paese, non si può non rilevare la latitanza pressoché totale del movimento per la pace nella lotta contro la politica guerrafondaia di Prodi. D’altronde, in parte, questa assenza si motiva con la posizione di totale sudditanza manifestata dai partiti come Pdci, Prc e Verdi alle scelte interventiste della loro coalizione. Questi cosidetti “non-violenti”, dopo essersi riempiti la bocca con i loro deliri sulla equivalenza della guerra imperialista e delle guerre di liberazione (definite come “terrorismo”), oggi si fanno addirittura promotori degli interventi militari, rispolverando la vecchissima balla delle missioni di pace.

Appare chiaro dunque che la lotta contro la guerra imperialista non può essere condotta facendo riferimento a forze istituzionali e opportuniste, vere e proprie macchine dell’illusione e dell’inganno politico. Bisogna altresì guardare ai fatti i quali oggi dimostrano che solo la Resistenza dei popoli oppressi riesce a fermare le aggressioni delle potenze capitaliste. E’ questa la lezione da trarre dalla sconfitta inferta dalla Resistenza Libanese a Israele, il cui esercito è stato travolto e sbaragliato da una straordinaria guerriglia partigiana. E’ questa Resistenza, al pari di quella afghana, palestinese e irachena, che ha permesso di fermare l’allargamento della sanguinaria “guerra al terrorismo” a nuovi paesi e popoli quali Siria e Iran. E’ con la Resistenza che si può guadagnare la pace, negandola si fa solo un piacere ai guerrafondai! O, dunque, il movimento pacifista muterà la sua natura, alimentando il sostegno alle lotte di liberazione dei popoli aggrediti e opponendosi realmente e concretamente ai governi imperialisti e guerrafondai siano di destra o di “sinistra”, oppure finirà per essere semplicemente una pedina politica dell’imperialismo italiano.

VIVA LA RESISTENZA LIBANESE E TUTTE LE GUERRE DI LIBERAZIONE!
GIU’ LE MANI DA SIRIA E IRAN, NO ALLE GUERRE DEI SIONISTI!
RITIRO IMMEDIATO DI TUTTE LE TRUPPE ITALIANE ALL’ESTERO!

Gruppo Primo Maggio 1945 –Trieste

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