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L'Estelle torneranno a brillare

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(21 Ottobre 2012) Enzo Apicella

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No alla nuova missione militare in Libano

(4 Settembre 2006)

Mentre il governo di centro sinistra si appresta alla commemorazione delle vittime dell'11 settembre, nasconde dietro le lacrime di coccodrillo il ghigno di soddisfazione per l'inizio della missione militare in Libano.

Destra e sinistra istituzionale, criminalizzando col nome di “terrorista” ogni popolo che resiste con tutto ciò che ha a disposizione all'aggressione e all'occupazione della propria terra, nasconde l'unico responsabile di tutte le vittime della guerra, cioè l'imperialismo e la sua sete di dominio.

D'Alema parla di equidistanza dell'Italia da Israele e dal Libano, ma i fatti smentiscono dal momento che 3000 berretti blu occuperanno il sud del territorio libanese, non certo quello israeliano, mascherando con la complicità dei mass media le infami ragioni di questa spedizione: il disarmo della resistenza partigiana e il guadagno che la borghesia italiana potrà ricavare dalla ricostruzione del territorio, deflagrato dalla furia nazista dell'esercito sionista.

Intanto sotto la guida del boia Olmert continua tranquillamente lo genocidio del popolo palestinese, l'allargamento delle colonie nella Cisgiordania, la costruzione del muro dell'apartheid e chiunque denunci i crimini commessi da Israele, non ultimi il massacro di Qana e le centinaia di morti nel solo mese di luglio a Gaza, viene additato come antisemita, perseguitato e represso secondo l’equazione: se sei contro Israele e sostieni la resistenza delle masse arabe, sei un terrorista.

Noi non siamo antisemiti, ma siamo contro il sionismo che è un movimento politico con l’obiettivo dell’occupazione dei territori palestinesi e di egemonia mondiale.

La risoluzione 1701 acclamata anche dai partiti sudditi PRC, PdCI, Verdi e da tanta parte del movimento arcobaleno, come segno della rinascita dell'Onu a favore dei popoli, altro non è che la lapide che Usa, Gran Bretagna, Israele, Francia, Italia, Germania cercheranno di mettere sulla resistenza libanese che è riuscita a fermare l'avanzata del super tecnologico esercito israeliano, così come l'intifada palestinese e irachena hanno messo nel pantano gli USA e stanno bloccando l'avanzare della guerra imperialista contro altri paesi quali l'Iran.

Il governo Prodi col rifinanziamento unanime delle missioni militari e l'aggressione al Libano supera le mire espansioniste di Berlusconi e si prepara a pugnalare lavoratori e proletari con una finanziaria durissima, smentendo quotidianamente le promesse elettorali. Tornano nel mirino le pensioni, il caro vita aumenta, criminali tagli vengono fatti alla spesa pubblica e alla sanità, il principio della precarietà della legge Biagi resta immutato, aumentano i licenziamenti e le morti sul lavoro.

Come al solito la crisi del sistema capitalista e le spese militari le devono pagare le masse popolari!

Vergogna!

Contro i guerrafondai di turno, contro chi ci sfrutta e ci riduce sul lastrico dobbiamo resistere, smascherare le menzogne governative, difendere i nostri diritti.

Non ci può essere pace con l'imperialismo, l'unica e vera pace ci sarà con la vittoria della lotta dei popoli oppressi contro gli aggressori.

NO ALLA FINANZIARIA DI GUERRA
UNITI ALLA RESISTENZA DEI POPOLI ARABI
SOLIDARIETA’ AGLI ARABI PERSEGUITATI E A TUTTI QUELLI CHE LOTTANO CONTRO L’IMPERIALISMO

Centro di documentazione Comandante Giacca
Via Varese 10 Padova

Fonte

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