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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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(11 Ottobre 2002)
Il coordinamento provinciale dei GC di Bologna giudica estremamente negativo l'esito del congresso regionale dell'Emilia Romagna del 22-23 settembre 2002, che ha riconfermato, a larga maggioranza, la presenza del PRC nella giunta Errani. L'alleanza di governo regionale col Centrosinistra ha reso, infatti, il nostro partito corresponsabile di politiche neoliberiste e antioperaie:
*PRIVATIZZAZIONI DELLA SEABO E DEGLI ENTI FIERA (quest'ultima rivendicata da Errani in occasione dell'inaugurazione della fiera di Rimini nell'aprile del 2002: "siamo stati gli unici ad avviare un serio progetto di privatizzazioni in Italia"), che avranno effetti devastanti su centinaia di lavoratori e lavoratrici.
*VARO DELLA LEGGE BASTICO, che avalla la parificazione tra istituti pubblici e privati, introduce criteri meritocratici, prevede finanziamenti diretti alle scuole private (oltre ad aver inficiato migliaia di firme per la convocazione del referendum abrogativo della legge Rivola).
*ASSUNZIONI DI LAVORATORI INTERINALI da parte della Regione stessa.
*Nessuna messa in discussione della LEGITTIMITA' DEI CPT, per i quali oggi Errani parla di "necessità di una gestione più umana" degli stessi (di fatto una posizione al riparo della Turco-Napolitano).
*Proposta di legge che prevede l'intromissione di ASSOCIAZIONI CATTOLICHE ANTIABORISTE NELLA GESTIONE DEI COSULTORI .
Necessario era che il PRC, prendendo atto del fallimento della nostra esperienza di governo in Regione, rompesse con la giunta Errani e ricollocasse il partito all'opposizione.
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