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Salvate la Sanità

Salvate la Sanità

(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
Secondo Monti il sistema sanitario nazionale è a rischio se non si trovano nuove risorse

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Finanziaria tra deficit e risanamento nella Sanità Campana..

(13 Settembre 2006)

“ Troppi sprechi! Troppe inutile consulenze!!! Si grida ancora da più parti. Inoltre il ministro dell’economia già ha sentenziato che la sanità come al solito,sarà l’agnello sacrificale per rilanciare l’economia nazionale probabilmente con l’introduzione di nuovi ticket sulla salute.

Tra pochi giorni inizia l’ attività della commissione di controllo imposta dall’Assessore Regionale alla sanità e sarà obbligata a sentenziare quali direttori generali dovranno essere sollevati dall’incarico e quali invece resteranno.
Dando un’occhiata ai quotidiani cittadini,si legge: “Malgrado la manovra antideficit e l’operazione di ripiano con la messa in campo della società Soresa, la situazione comunque resta critica e il disavanzo economico della sanità campana si fa sempre più consistente.”
In questo caso non provo come sempre nessun turbamento. Tanto la musica è sempre la stessa!!
Leggo inoltre:” Ci sono aziende ospedaliere che rientrano nei parametri fissati dalla manovra di contenimento della spesa e hanno rimediato agli sprechi e risultano superare la soglia del 6,5 per cento di tagli preventivati dall’assessore Montemarano”.
Questa notizia mi lascia un po’ perplesso. Per carità, lungi da me l’idea di presentarmi a chi legge come una persona che ancora oggi riesce a tormentarsi per così poco, ma penso che è altrettanto utile mettere da parte l’emotività e iniziare a capire dove è allocato il cosiddetto risanamento che si sta praticando in queste Aziende e se la cosa ci tocca direttamente in prima persona.
“Tagliare!!!” è stata la parola d’ordine degli amministratori in questi mesi. Priorità assoluta è presentare alla Ragioneria Generale di Stato un bilancio della sanità campana in ordine, per cui la manovra antideficit dovrà arginare la voragine ed evitare un inasprimento fiscale per tutti i cittadini della Regione .“ Troppi sprechi! Troppe inutile consulenze!!! Si grida ancora da più parti. Inoltre il ministro dell’economia già ha sentenziato che la sanità come al solito,sarà l’agnello sacrificale per rilanciare l’economia nazionale probabilmente con l’introduzione di nuovi ticket sulla salute.
Sinceramente tutto questo fa solo ridere. Quando parlano di sprechi nella sanità, si parla in termini di numeri assoluti e pochissime volte di esigenza della cittadinanza .
Così indiscriminatamente nella maggior parte dei casi, ogni qualvolta che c’è una difficoltà economica si taglia. A chi? Che cosa? Bisogna anche comprendere e focalizzare che ormai la Sanità campana è armonicamente compromessa per colpa dei politici e delle lobby economiche che si sono annidate nel sistema pubblico e lo dissanguano e ostacolano qualsiasi processo di rinnovamento.
Allora qual è la fonte del risanamento economico? C’è chi sostiene che la vera ciliegina sulla torta antideficit è sempre stata quella del taglio dei posti letto.Infatti le associazione dei malati e sindacati aziendali per quello che contano fanno dormire gli amministratori tra dolci cuscini di piuma d’oca.
L’altra ciliegina è il rincaro dei ritmi di lavoro, anche perché molti lavoratori sono andati in pensione negli ultimi anni e per nulla sostituiti. Vuoto questo, spesso fronteggiato dagli studenti del corso infermieri e allievi dei corsi di formazione OOSS.
Infine la decurtazione dei salari ai lavoratori dipendenti,rammento che la spesa del personale copre circa il 70 per cento del bilancio.
Ecco che la torta è sfornata!!!
Mi ricordo che anche nel passato remoto si diceva.”Bisogna tagliare, “ci sono spese inutili,non ci sono soldi, ridimensioniamo lo straordinario” e poi si continuava a spendere e a sprecare più di prima. Si vedevano apparecchiature di miliardi mai utilizzate come è accaduto ultimamente alla ASL NA1
Ci sono poi i lavoratori ospedalieri dei settori appaltati dalle ditte private, di categoria B e C (manutentori, ex cucinieri, ex camerieri,ex lavandaie ecc.)sono quelli più adatti al sacrificio, ormai abituati ad arrangiarsi. I nulla facenti e gli eccedenti non chiedono niente e non danno niente, sono solo il fardello di tutto e di tutti. Troppi sono i segnali che indicano che ancora oggi si valorizzano troppo poco le energie ed il potenziale umano nelle Aziende Ospedaliere .Mentre i lavoratori delle ditte appaltanti, legittimamente anche per salvaguardare la propria pelle con il beneplacito degli addetti al controllo, spesso utilizzano materiale dell’ospedale (rotoloni di carta,guanti monouso,sapone ecc.) che dovrebbe fornire la ditta di cui sono dipendenti. Non c’è controllo, né un elenco specifico di tutte le attrezzature e apparecchiature che vengono abusivamente utilizzate e riparate sempre con i soldi del bilancio aziendale.
Poi nelle Aziende Sanitarie ci sono le famigerate “consulenze esterne”, ingegneri, avvocati,medici legali,ecc per i quali sarebbe meglio bandire concorsi pubblici per un esclusività di rapporto come si è chiesto ai primari e non elargire consulenze da capogiro. Si verifica spesso che queste figure sono la copia di professionalità già esistenti all’interno delle Aziende Ospedaliere e pertanto sono un ulteriore evidente spreco. Queste questioni dovrebbero portare ad una profonda riflessione su come potenziare una vera azienda pubblica per renderla veramente più efficiente.che sodisfi l'esigenza e il bisogno di salute dei cittadini.

RAFFAELE SALINAS

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