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Se non le donne, chi?

Se non le donne, chi?

(11 Dicembre 2011) Enzo Apicella

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(Flessibili, precari, esternalizzati)

Non e' cambiato niente. Siamo stanchi di denunciare la situzione dei lavoratori degli appalti

(14 Settembre 2006)

Siamo ancora una volta a denunciare la grave situazione che devono continuare a sostenere i lavoratori e le lavoratrici delle Cooperative Sociali

Le Cooperative hanno pagato solo un terzo dell'Integrativo Regionale adducendo motivazioni di crisi del settore delle Cooperative Sociali a livello regionale.

Le Cooperative attribuiscono la responsabilità ai mancati pagamenti da parte degli Enti Pubblici (Comuni, Asl, Consorzi, ...) per un ammontare di 11 MILIONI di Euro.

Inoltre con lacrime di coccodrillo denunciano la concorrenza sleale tra le cooperative come se il mercato, anche dei servizi alla persona, non sia terra del dio denaro e frutto della loro stessa esistenza L'Integrativo Regionale per i lavoratori e le lavoratrici delle Residenze Sanitarie tanto sbandierato da Regione e sindacati confederali nella realtà non viene applicato togliendo cos¨¬ un piccolo incremento che, come da noi denunciato, peraltro riguarda solo una piccola parte di quelli impegnati nei servizi gestiti in appalto dalle cooperative sociali Il Contratto Nazionale è già scaduto da oltre 9 mesi e non se ne parla di vederlo rinnovato.

Come abbiamo più volte denunciato il precedente fu rinnovato dopo oltre due anni con una perdita media di arretrati di oltre 3 mila euro.

Chiediamo:

- Che il giochetto dell'appalto e l'appaltatore finisca di essere il modo di non pagare quanto dovuto ai lavoratori e lavoratrici degli appalti. I nostri padroni di casa se non paghiamo ci cacciano, al discount non ci fanno fare la spesa e il benzinaio non ci mette carburante. Perchè gli Enti Pubblici possono permetterselo?

- Che gli Enti mettano a disposizione e che si facciano garanti davvero del rispetto del Contratto in tutte le sue parti attualmente in vigore e per garantire il pari trattamento retributivo per i lavoratori e lavoratrici degli appalti dove i salari si collocano su una media di 750 ¨C 800 euro a tempo pieno, sotto il livello di povertà in una città come Firenze

- Che sia invertita fin da subito la tendenza alla esternalizzazione dei servizi e si proceda alla previsione in bilancio del riassorbimento della gestione diretta sia dei lavoratori e lavoratici attualmente impegnati negli appalti e/o precari, sia dei servizi stessi

Per questo aderiamo alla giornata di sciopero del 6 Ottobre 2006 con manifestazione nazionale a Roma per sostenere la proposta di legge Assunti

Davvero e più precisamente quello che la sua approvazione dovrebbe determinare: l'assunzione dei precari/e e lavoratori/trici degli appalti da parte delle amministrazioni pubbliche per cui lavorano.

Vogliamo questa volta senza remore ribadire che non saranno solo nè questo nà altri scioperi che verranno, le uniche forme di lotta, ma faremo di tutto per far comprendere quale importanza rivestiamo nell'erogazione dei servizi alla persona, nella pulizia e la vita di questa città

Cdlc - Firenze

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