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    (Imperialismo e guerra)

    Insolita unità sulla missione “Unifil 2”

    (17 Settembre 2006)

    Sulla missione italiana in Libano, il mondo politico italiano ha trovato una “insolita” unità.

    Anche alcuni dirigenti dell’Area dell’Ernesto di RC i quali, avevano fatto della missione in Afganistan una battaglia di principio e di sostanza politica, hanno dichiarato il voto favorevole in Parlamento.

    I loro interventi nella riunione della direzione di RC del 13/14 settembre, ma soprattutto il documento a firma di Bruno Steri, contengono molte conferme nel giudizio negativo sulle missioni in Iraq e Afganistan e un inaspettato voto favorevole sulla missione in Libano.

    Sia il documento che gli interventi non nascondono i rischi di questa missione, fanno un’analisi chiara del contesto internazionale nel quale s’inserisce la missione, ma poi giustificano il voto perché, secondo loro, è di rottura rispetto all’unilateralismo americano.

    A mio parere questo giudizio è sbagliato e se perseguito può indurre a pensare che ci possa essere nell’immediato futuro, una politica estere italiana ed europea autonoma rispetto a quella americana.

    Se gli Stati Uniti hanno permesso che l’ONU sia protagonista in Libano è per un mero calcolo di politica interna americana.

    L’unica nota positiva è l’annunciata disponibilità del Governo Cinese a mandare loro truppe in Libano,

    Questo è il vero elemento di rottura dei piani strategici americani in Medio Oriente ; disponibilità del Governo Cinese che non è detto che sia accettata; vedremo.

    Il Libano, dopo decenni di guerra civile e di divisione del suo territorio tra la Siria e Israele, stava marciando velocemente verso quella stabilità politica che avrebbe permesso di far uscire il suo popolo dalla miseria.

    Sono bastate poche settimane di guerra per riportare il Pese in una condizione di estrema precarietà e caos politico.

    Poche settimane di guerra hanno portato il Libano a perdere la sua sovranità e, invasa da un esercito che, anche se sotto la bandiera dell’ONU, ne limiterà l’autonomia politica ed economica.

    Questi sono gli effetti della politica neoliberista praticata dal Governo americano con i suoi alleati europei.

    Il neoliberismo produce la distruzione di nazioni per omologarle al modello capitalista americano.

    Nel nuovo ordine mondiale che vogliono costruire non c’è spazio per democrazia, libertà e uguaglianza.

    Come non accorgersi di questo!

    Le analisi che il Sen. Grassi e il On. Burgio, nonché Steri fanno sul ruolo dello stato Ebraico, sul problema Palestinese e sul contesto internazionale sono pertinenti e corrette dal punto di vista dei comunisti.

    Quello che è contraddittorio è la dichiarazione di voto a favore della missione “Unifil 2”

    Mi rendo conto, però, che forse non possono che votare a favore dato il ruolo che è costretta a svolgere RC in questo Governo.

    Trovo di estrema attualità quanto affermava E.Berlinguer a proposito dei comunisti e il Governo.

    “…elementi comunisti o democratici meccanicamente inseriti nei posti chiave non darebbero migliore prova dei loro predecessori democristiani. Per cambiare uno Stato non basta cambiare i suoi uomini.
    Per governare uno Stato occorre infatti che esso sia credibile, e perché sia credibile è necessario uno Stato diverso da come è …”

    ( da lettere agli eretici Enaudi 1977)

    Sempre di più mi convinco che la presenza di RC al governo nuoci al futuro del Partito.

    Le forze moderate dell’Unione sono riuscite ad imbrigliare con i vincoli della governabilità e dello spauracchio delle elezioni Rifondazione Comunista.

    Questa presenza al Governo di RC diventa ogni giorno più imbarazzante e pericolosa per la crescita di una opposizione politica e sociale.

    Lucio Miotto

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    Commenti (2)

    Insolita unità sul Libano

    Al contrario del compagno Miotto io trovo compatibile il voto a favore della missione Unifil2 con il ragionamento prodotto da Essere Comunisti a firma di Bruno Steri. L'unico appunto che mi sento di fare è la mancata sottolineatura degli interessi economici ( ricostruzione) che stanno sotto all'iniziativa italiana e che la rendono a mio parere "meno ideale". Sono invece d'accordo sul ruolo del PRC in questo governo in quanto concordo con lo scritto di Berlinguer, ma questo fa parte di un'altro discorso.

    (17 Settembre 2006)

    Lucio Costa

    costa.lucio@libero.it

    attenzione!

    Berlinguer non ha mai detto niente del genere. Le "lettere agli eretici" è un falso di autore ignoto di ottima fattura, pubblicato chiaramente senza autorizzazione. Per delucidazioni controlli il sito: http://www.nelvento.net/archivio/68/settesette/einaudi.htm

    (20 Ottobre 2007)

    Francesco Bratos

    francescobratos@hotmail.it

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