">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Panerose blog    (Visualizza la Mappa del sito )

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

APPUNTAMENTI

SITI WEB

Archivio notizie:: Altre notizie

Big Bang: una lettera aperta alla comunità scientifica

(17 Settembre 2006)

Il big bang oggi si fonda su un crescente numero di entità ipotetiche, cose che non abbiamo osservato: l’ “inflazione”, la “materia oscura” e “l’energia oscura”, sono gli esempi più importanti. Senza di esse si avrebbe una contraddizione fatale tra le osservazioni fatte dagli astronomi e le previsioni della teoria del big-bang. In nessun altro campo della fisica questo continuo ricorso a nuovi oggetti ipotetici sarebbe accettato come un modo per superare il divario tra la teoria e l’osservazione. Ciò, come minimo, avrebbe sollevato serie domande sulla validità della teoria sottostante. Ma la teoria del big-bang non può reggere senza questi fattori rabberciati. Senza l’ipotetico campo d’inflazione, il big-bang non predirebbe l’uniforme radiazione isotropica di fondo che è stata osservata, perché non ci sarebbe modo per parti dell’universo che ora costituiscono più che punti lontani nel cielo di trovarsi alla stessa temperatura e, perciò, emettere la stessa quantità di radiazione di micro-onde. Senza qualche specie di “materia oscura”, diversa da qualsiasi cosa da noi osservata sulla terra, malgrado venti anni di esperimenti, la teoria del big-bang farebbe previsioni contraddittorie sulla densità della materia nell’universo. L’inflazione richiede una densità venti volte maggiore di quella sottintesa dalla nucleosintesi del B.B. : la giustificazione teorica dell’origine degli elementi leggeri. E senza “l’energia oscura”, la teoria predice un universo di appena otto miliardi di anni circa; un’età di vari miliardi di anni più piccola di molte stelle della nostra galassia. E, quel che più conta, la teoria del B.B. non può vantare previsioni quantitative che siano state convalidate dall’osservazione. I successi rivendicati dai sostenitori della teoria consistono nella sua capacità di adattasi retrospettivamente alle osservazioni attraverso un sempre maggiore e continuo disporre di parametri regolabili, proprio come l’antica teoria geocentrica di Tolomeo aveva bisogno di strati su strati di epicicli.

Tuttavia il B.B. non è la sola cosmologia disponibile per la comprensione della storia dell’universo. La cosmologia del plasma ed il modello dello stato stazionario ipotizzano entrambi un universo che si evolve senza inizio o fine. Questi ed altri approcci alternativi possono anche spiegare i fenomeni fondamentali de cosmo, compresa l’abbondanza di elementi leggeri la generazione su vasta scala della struttura, la radiazione cosmica di fondo, ed in che modo il redshift delle galassie remote aumenta con la distanza. Essi hanno pure predetto nuovi fenomeni che furono successivamente osservati, qualcosa che il B.B. non è riuscito a fare.

I sostenitori del B.B. potrebbero ribattere che queste teorie non spiegano ogni osservazione cosmologica. Ma ciò non sorprende dato che il loro sviluppo è stato fortemente ostacolato da una completa mancanza di finanziamenti. Anzi, questi problemi e alternative, ancora oggi, non possono essere discusse liberamente. Un aperto scambio di idee è assente nella maggior parte delle conferenze comuni.

Mentre Richard Feynman diceva che “la scienza è la cultura del dubbio”, in cosmologia, oggigiorno, dubbio e dissenso non sono tollerati, ed i giovani scienziati imparano a restare muti pur avendo qualcosa di negativo da dire sul modello standard del B.B. Quelli che hanno dubbi sul B.B. temono che manifestandoli perderanno i propri fondi.

Persino le osservazioni ora sono interpretate attraverso questo filtro di pregiudizio, giudicate giuste o sbagliate a seconda che confermino o meno il B.B. E così i dati discordanti sui redshifts, l’abbondanza di litio ed elio, la distribuzione delle galassie, tra gli altri argomenti sono ignorati o ridicolizzati. Ciò riflette una crescente impostazione mentale dogmatica estranea allo spirito della libera indagine scientifica.

Oggi, di fatto ogni risorsa finanziaria o sperimentale è dedicata, in cosmologia, agli studi sul B.B. I finanziamenti giungono solo da alcune fonti, e tutte le commissioni paritarie d’esame che le controllano sono dominate dai sostenitori del B.B. Di conseguenza il predominio del B.B. sul campo si autoalimenta, indipendentemente dalla validità scientifica della teoria. Sostenendo solo i progetti che rientrano nella struttura del B.B. si mina un elemento fondamentale del metodo scientifico: la verifica costante della teoria attraverso l’osservazione. Una tale restrizione rende impossibili la ricerca ed il dibattito oggettivi. Per rimediare a ciò, noi esortiamo quelle agenzie che finanziano il lavoro nella cosmologia ad accantonare una parte significativa dei loro finanziamenti per le ricerche sulle teorie alternative e sulle contraddizioni del B.B. basate sull’osservazione. Per evitare parzialità, la commissione paritetica d’esame, che ha il compito di stanziare questi fondi dovrebbe essere composta da astronomi e fisici estranei al campo della cosmologia.

Stanziando finanziamenti per la ricerca sulla validità del B.B, e le sue alternative, permetteremo al metodo scientifico di determinare un modello più preciso della storia dell’universo.

Il testo è la traduzione di An Open Letter to the Scientific Community, pubblicata in New Scientist, 22 maggio 2004
Seguono 510 firme che troverete insieme all’originale in inglese nel sito cosmologystatement.org
(traduzione di Gianmarco Satta)

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Notizie sullo stesso argomento

3779