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Sotterranei della giustizia

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(Omicidi di stato)

Chi era Federico Aldrovandi

Presentazione O.d.G. al Consiglio Comunale di Casalecchio di Reno

(18 Settembre 2006)

Faccio questa presentazione a nome dei Gruppi di Maggioranza che hanno firmato questo OdG. Prima di entrare nel merito crediamo sia il caso di fare un piccolo excursus sulla vicenda e su chi era Federico Aldrovandi.

Chi era Federico Aldrovandi

“Aldro”, così come lo chiamavano gli amici, era un ragazzo Ferrarese di 18 anni uguale, né più né meno, ai ragazzi della sua generazione; appassionato di musica, di sport (faceva Karate) e conduceva una vita assolutamente normale divisa tra lo studio ed un lavoretto che serviva per arrotondare le proprie finanze.

“Aldro” muore la mattina del 25 Settembre mentre rincasava a piedi, durante un controllo della Polizia. Una morte che, in un primo tempo, viene attribuita ad un malore causato da sostanze stupefacenti che il ragazzo avrebbe assunto, tesi che invece successivamente viene messa in discussione a causa dei segni di violenza che presenta su tutto il corpo e per via di alcune perizie di parte che escludono il malore causato da sostanze stupefacenti e che piuttosto denunciano un maltrattamento che ha portato all’asfissia e quindi alla morte del ragazzo.

I fatti di questa vicenda

I fatti di questa vicenda appaiono immediatamente strani ma non vengono messi in discussione da subito visto che la Questura di Ferrara dà una comunicazione ufficiale in cui si dice che il ragazzo era deceduto per i motivi sopraesposti. Solamente a Gennaio, ossia oltre 3 mesi dopo la morte di Federico, esplode il caso in tutta la sua drammaticità grazie ad un “blog” aperto dalla Mamma di “Aldro” che mette sul web tutte le stranezze che hanno riguardato la morte del suo ragazzo: il tempo intercorso dalla morte di Federico alla comunicazione alla famiglia (circa 5 ore); il fatto che nel quartiere si vociferasse che fosse morto un’Albanese e Federico era senza documenti; il fatto che si è parlato di una morte per malore e priva di violenza mentre il ragazzo aveva moltissimi segni di violenza ed i 4 poliziotti coinvolti andarono a farsi medicare all’Ospedale cittadino; il fatto che solo con una interrogazione parlamentare si è saputo che da quell’intervento di Polizia furono consegnati due sfollagenti rotti; il fatto che gli uomini del 118 intervenuti sul luogo hanno trovato il ragazzo già morto ed ammanettato mentre la versione ufficiale lasciava intendere che il ragazzo all’arrivo dei Sanitari fosse ancora vivo. Ma, soprattutto, rende ancora e maggiormente evidente il dramma di questo caso la pubblicazione su questo blog della foto del viso tumefatto ed insanguinato di Federico.

Le incoerenze citate hanno fatto salire questo caso alla ribalta della cronaca nazionale finendo addirittura per 2 volte alla trasmissione televisiva “Chi l’ha Visto”, ma non solo, in Aprile il “caso Aldrovandi” è diventato anche un problema di “Libertà di Stampa” con prese di posizione netta e dura della FNSI contro la Procura di Ferrara che aveva inviato alle testate locali e nazionali una richiesta di identificazione dei giornalisti che avevano parlato della vicenda di Federico. Paure, verità non dette ed arroganza da parte di alcune cariche Istituzionali hanno reso il clima pesante a Ferrara ma non solo, visto che anche a Roma, in Maggio, c’è stata una denuncia da parte del rappresentante del “Comitato Verità e Giustizia per Aldro” di pressioni da parte di 3 funzionari della Questura di Roma che non volevano consegnare una copia timbrata della richiesta di manifestazione su questo caso, situazione poi risoltasi solo grazie all’intervento di un parlamentare.

Perché presentare un’OdG su questa vicenda

I gruppi di maggioranza vedendo le tante incongruenze che sono emerse da questo fatto di cronaca ma soprattutto prendendo atto che sempre più cittadini hanno dimostrato interesse per questa vicenda arrivando a costituire in vari parti d’Italia, tra cui Bologna, dei Comitati per chiedere verità e giustizia per Aldro, credono opportuno licenziare un testo che dia solidarietà alla Famiglia e che chieda in tempi brevi una risposta alle tante domande che la Società Civile pone rispetto ad un fatto così grave. Ovviamente nel testo da noi proposto si rinnovano la fiducia nella Magistratura e nelle altre Istituzioni competenti in materia perché non si può mettere in dubbio la volontà e la capacità degli organi di Giustizia dello Stato di fare luce in una vicenda così delicata.

Dare attenzione a questa vicenda, ad un anno dal suo accadimento e alla vigilia di una grande manifestazione che ricorderà Federico, ha senso proprio perché crediamo che il caso Aldrovandi sia molto delicato ed importante anche, e soprattutto, per un corretto rapporto dei cittadini con le Istituzioni e la Giustizia. In questo quadro salutiamo con soddisfazione il recente interessamento del Presidente della Camera e del Ministro degli Interni che, in tempi diversi, hanno incontrato i familiari di “Aldro” a cui hanno espresso un auspicio per una risoluzione della vicenda.

La struttura dell’OdG

Questo OdG è fatto in maniera che possa raccogliere anche i consensi di chi non l’ha firmato, nasce da un testo condiviso, e votato all’unanimità a Gennaio, del Consiglio Provinciale di Ferrara. E’ ovviamente aggiornato e reso compatibile a ciò che si è sviluppato in questo periodo ma non si lascia andare a giudizi che potrebbero anche essere logici. Abbiamo pensato che la cosa importante al momento è quello di dimostrare vicinanza alla Famiglia rinnovando, come anch’essi più e più volte hanno fatto, la fiducia nelle Istituzioni Giudiziarie. Ci interessa questo e ci interessa raccogliere la “Parola d’Ordine” della manifestazione che oltre che chiedere “Verità e Giustizia per Aldro” chiede anche che queste cose non avvengano mai più, e noi non possiamo che allinearci, in questo periodo, a questo desiderio.

Consiglio Comunale 14 Settembre 2006

Grazie dell’attenzione

Odorici Marco

Fonte

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